Horner-Renault, la scintilla non s'accende in casa Red Bull

Formula 1
Complicata la situazione all'interno della Red Bull, in difficoltà nel Mondiale di Formula1 (Foto Getty)
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A RUOTA LIBERA di Gian Carlo Minardi. Dopo la deludente prestazione del team che ha lasciato Zeltweg a testa bassa, il team principal alimenta dubbi sul motore a disposizione. L'estate aprirà nuovi scenari

di Gian Carlo Minardi

Ci siamo lasciati alle spalle un Gran Premio d'Austria agro-dolce per la Red Bull. Se da un lato hanno avuto l’intuizione giusta per riportare il Circus e il pubblico delle grandi occasioni tra le verdi colline di Zeltweg su un impianto completamente modernizzato, conservando però le linee storiche che hanno reso celebre questo appuntamento, dall’altra hanno incassato il ritiro di Sebastian Vettel e l'ottavo posto di Daniel Ricciardo.

Il week-end austriaco ha portano dunque nuovamente a galla i problemi in casa Renault, oltre ad alcuni accorgimenti tecnici ed aerodinamici che non hanno dato i frutti sperati tra gli uomini di Horner. Il Mondiale di Sebastian Vettel è ormai compromesso mentre l’australiano, unico pilota ad aver interrotto il dominio Mercedes con il personale successo di Montreal, ha fatto il possibile per portare la RB10 in una Top-ten che conta la bellezza di sette Power-Unit Mercedes. Proprio per questo mi aspetto il riaccendersi delle voci su possibili nuove partnership per i vari team spinti dalla P.U. francese.

Nonostante le dichiarazioni sui rinnovi dei contratti o le smentite dei team principal, non credo che un team quattro volte campione del mondo possa continuare su questa strada, senza garanzie tecniche, restando a guardare senza vagliare alternative, così come Lotus e Caterham che certamente vedono aggravarsi la loro posizione economica per la mancanza di competitività. L'estate si sta surriscaldando e potrebbe diventare incandescente. Tutte queste incertezze probabilmente avranno ricadute tecniche e di marketing che apriranno nuovi scenari sul mercato piloti.