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GP Ungheria, nelle prime due Libere c'è posto per (quasi) tutti...

Formula 1

Carlo Vanzini

Daniel Ricciardo, Red Bull (GP Ungheria 2017) - Foto: Getty Images

Daniel Ricciardo su Red Bull ha fatto registrare il miglior tempo in entrambe le sessioni. Nel pomeriggio, subito dietro al pilota australiano la Rossa di Vettel, la Mercedes di Bottas e Raikkonen. Hamilton quinto con gomma gialla 

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Il titolo per questa giornata l'ha fornito Sebastian Vettel: tante bandiere rosse, traffico e interruzioni che non hanno consentito una chiara visione delle forze in pista. Insalata mista ci sta, perché abbiamo visto un po' di tutto. Partiamo dalla Red Bull, gasata come non mai quest'anno. Ricciardo primo in entrambe le sessioni, può effettivamente "believe to can fly", per usare una citazione che lo stesso Ricciardo ha fatto già ieri. Molto bene anche nei primi giri di simulazione passo gara, un po' meno dopo pochi giri, ma comunque molto competitivo. Nuovo telaio e tante altre novità stanno mettendo nelle condizioni di mettere pressione ai due contendenti per il titolo, Mercedes e Ferrari.

Verstappen rappresenta il rovescio della medaglia, perché se la macchina di Ricciardo sembrava incollata all'asfalto, non si può dire lo stesso di quella di Verstappen: più ballerina e non sembrava solo una questione di stile di guida, vedremo con la qualifica. Ferrari seconda forza con Vettel a chiudere vicino a Ricciardo. In ottica Mondiale potrebbe anche andare bene cosi, ma la possibilità di vincere c'è. Prestazioni un po' altanelanti con una mattinata più complicata per Vettel e buona per Raikkonen, secondo nella prima sessione di prove libere, a ruoli invertiti nel pomeriggio, con tanti dati da analizzare nei briefing, soprattutto sul nuovo fondo.

La seconda sessione per Seb è stata solida sia in assetto qualifica, sia simulazione che passo gara, ma spaventa Mercedes, perché se è vero che classifica alla mano Bottas è terzo e Hamilton solo quinto, è altrettanto vero che a Bottas è "scappato" un 1'21'3 in simulazione gara che è un tempo inarrivabile per gli altri. È altrettanto vero che Hamilton la sua quinta posizione l'ha ottenuta con gomma gialla contro la più prestazionale rossa, ed è quindi un super tempo che in proiezione lo mette davanti a Ricciardo, ma poi montata la gomma da qualifica non ha trovato il giro. Anche qui dati da analizzare.

In definitiva è una succulenta insalata mista, più chiaro dietro che la McLaren qui ha una chance per andare a punti con entrambi i piloti. Il test della prossima settimana di Kubica con Renault sta già esaltando i polacchi, già in pista con le bandiere che mancano da sei stagioni e mezzo e attesi in 15 mila per mercoledì. La pressione è passata su Palmer a muro nel pomeriggio. A muro anche Giovinazzi e Wehrlein, anche loro sotto pressione per l'annuncio che Ferrari continuerà la collaborazione con Sauber. Il team svizzero, dopo aver scaricato Monisha Kaltenbor, ha scaricato anche l'accordo da lei firmato con Honda, il matrimonio più breve della storia tra una squadra e un motorista. È stata così annunciata la continuazione di quello già esistente con Ferrari. Un pluriennale con motori aggiornati, un inizio di una collaborazione più solida e redditizia.

La pressione su Wehrlein è che, essendo lui un pilota Mercedes, probabilmente verrà messo da parte, quella su Giovinazzi è che questo annuncio apre le porte a un ballottaggio tra Giovinazzi e Leclerc, cavallini Ferrari per un sedile in Sauber, dando per scontata la conferma di Ericsson, molto legato alla proprietà della squadra. A meno che non ci sia un colpo di mano e la line up di colpo potrebbe essere Giovinazzi e Leclerc o a meno che, Leclerc, settima pole su sette gare in F2, non venga messo con un po' di coraggio su Ferrari.