Un successo strepitoso di Seb e della Ferrari in Gran Bretagna, nel regno di Hamilton. Il tedesco allunga sul britannico della Mercedes nella classifica piloti, la Scuderia di Maranello nel Mondiale costruttori. Qui il meglio del Gran Premio, tra contatti al via, sorpassi da brivido e scintille nel post gara
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Sebastian Vettel conquista il feudo di Lewis Hamilton e allunga il vantaggio sul britannico in testa al Mondiale piloti. A Silverstone, con una grande gara e un sorpasso capolavoro nel finale, il tedesco della Ferrari ha fatto suo il GP della Gran Bretagna (gli era riuscito solo nel 2009), precedendo al traguardo il campione del mondo della Mercedes. Delusione per il poleman Hamilton, che in casa sperava di centrare il quinto successo consecutivo. Terzo un ottimo Kimi Raikkonen che ha preceduto il connazionale Bottas e ha completato la festa della Rosse. Ora sono 8 i punti di vantaggio di Seb su Lewis, con la Scuderia di Maranello che porta a 20 lunghezze il distacco dalle Frecce d'Argento nel Mondiale costruttori.
Classifica piloti
Classifica costruttori
Pronti, partenza... contatto!
Vettel, con un cerotto al collo per un fastidio avvertito sabato, prende subito il comando del GP bruciando la Mercedes di Lewis Hamilton alla partenza. Alla prima curva, però, subito un contatto tra la Ferrari di Kimi Raikkonen e la Freccia d'Argento del britannico manda in testacoda la W09 del campione del mondo che resta imbrigliato nel gruppo in 17esima posizione. Seconda posizione per Valterri Bottas e terzo per la Red Bull di Max Verstappen. Il contatto Kimi-Lewis finisce sotto investigazione e per il finlandese arriveranno 10 secondi di penalità da scontare al pit stop (avvenuto al Giro 14).
Le safety car
Al 32esimo giro brutto incidente per Marcus Ericsson dell'Alfa Romeo-Sauber, che esce fuori pista a 300 km orari e finisce contro le barriere alla curva 1. Macchina semidistrutta ma il pilota scende dalla vettura con i suoi piedi. In pista la safety car. Vettel si ferma a cambiare le gomme, Bottas prende il comando della gara. Altro incidente e altra safety car al 39esimo giro: questa volta sono coinvolti Carlos Sainz (Renault) e Romain Grosjean (Haas). Il gruppo si ricompatta per la seconda volta.
Kimi passa Max
Nuova ripartenza a dieci giri dal termine, con la Mercedes di Bottas ancora in testa seguito dalla Ferrari di Vettel e all'altra W09 di Hamilton. Quarta la rossa di Raikkonen che in staccata riesce a passare la Red Bull di Verstappen, sesto Ricciardo. In precedenza, Raikkonen e Verstappen erano stati protagonisti di un altro duello con sorpasso e controsorpasso. Per il pilota Red Bull, di lì a poco, prima un testacoda e poi il ritiro.
La svolta
Arriva con il sorpasso di Vettel a meno di 30 chilometri dalla fine quando, con una manovra da brivido, scavalca Bottas alla staccata della Brooksland sfruttando le gomme più fresche. La vittoria a questo punto è cosa fatta. "Grazie ragazzi, grazie. Qui a casa loro", ha commentato l'euforico pilota tedesco al traguardo. Quinta la Red Bull di Ricciardo, sesto Hulkenberg (Renault), settimo Ocon (Force India) e ottavo Alonso. Hamilton è riuscito a contenere i danni in una gara partita malissimo e chiusa con il secondo posto dopo una notevole rimonta. Per la rivincita le Mercedes dovranno aspettare un altro appuntamento 'casalingo', il 22 luglio a Hockenheim per il GP di Germania. Ma quella sarà anche la gara di Vettel davanti al suo pubblico. E Seb sa di poter contare su un Raikkonen ancora a podio e apparso ancora in grande forma.
Coda velenosa ai box
Scintille nel post gara. Il direttore esecutivo delle Frecce d'Argento, Toto Wolff, riportando un commento di James Allison, ex direttore tecnico del Cavallino e oggi alla Mercedes, parla di "volontarietà o "incompetenza" per l'incidente causato da Raikkonen alla partenza che ha penalizzato Hamilton. "Se veramente ha detto una cosa del genere, dovrebbe vergognarsi", ha replicato il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene. "Allison ha lavorato molti anni a Maranello e due lire da Maranello le ha portate via- ha aggiunto -. Bisogna essere eleganti e saper perdere. Se vogliono insegnarci a essere dei gentleman, cominci lui per primo. Chi è lui per giudicare un pilota?". Poi Wolff fa un passo indietro parlando di "scherzo". E infine ancora Arrivabene: "Se ha scherzato ci ridiamo sopra, altrimenti vale quello che ho detto". Anche questo fa parte di un Mondiale spettacolare e dalle mille emozioni.