F1, GP di Budapest 2019: le qualifiche in Ungheria viste dalla pista

Affamato, come tutti i campioni, che appena raggiungono un nuovo traguardo pensano già a quello successivo. Max Verstappen è così: appena conquistata la prima pole position della sua carriera non si accontenta e pensa già all’ultima cosa che gli manca, il titolo mondiale. Ha tutte le carte in regola per essere un campione del mondo l’olandese, ora anche la maturità per sfruttarle al meglio, gli è mancata per ora la macchina giusta. Ma questa Red Bull è sempre più in crescita e lui ne esalta solo le qualità, come ha fatto qui all’Hungaroring sfruttandone carico, velocità in curva e facendo esplodere la marea arancione. È diventato il centesimo poleman della storia della F1 riportando il team austriaco davanti a tutti qui dopo otto anni. Soprattutto davanti alla Mercedes che in qualifica ha sempre trovato qualcosa in più di motore. E invece Bottas si è accodato a 18 millesimi, più indietro a due decimi Lewis Hamilton, Gasly in sesta posizione a nove decimi con la stessa monoposto del poleman. In questa esaltante sfida la Ferrari ha fatto per ora solo da spettatrice ma non si chiama fuori dalla lotta che più conta. Su una pista difficilissima da affrontare per la SF90 per mancanza di carico Leclerc partirà quarto e Vettel quinto, entrambi praticamente a mezzo secondo dalla pole. Il monegasco addirittura a muro in Q1 per aver strafatto ha dimostrato una volta di più di avere altrettanta fame prendendosi la posizione su Vettel. Ora saranno i primi giri a dirci se la Ferrari sarà solo spettatrice, come in qualifica, o potrà trasformarsi in attrice protagonista.