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Formula 1, GP Monza: tutte le statistiche principali della gara in Italia

Formula 1

Michele Merlino

Il libro dei record viene completamente stravolto al termine del GP d'Italia, tra i più emozionanti degli ultimi anni in Formula 1: a Monza si sono verificati eventi che nel circus non capitavano da 15-20 anni. Il Mondiale torna domenica 13 settembre al Mugello per il GP Toscana Ferrari 1000

GP DI MONZA, CRONACA E HIGHLIGHTS

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Dimentichiamoci per un attimo il ritmo da rullo compressore della Mercedes: al GP d’Italia ci prendiamo tutti una pausa, releghiamo (non noi, i commissari) Hamilton all’ultimo posto ed il risultato sembra tirato a caso. Il libro dei record dopo Monza è pieno zeppo di eventi che non si verificavano da 15-20 anni, e di prime volte. Ecco una carrellata delle principali.

  • Per la prima volta dal GP del Canada 2007 non ci sono precedenti vincitori sul podio: Gasly infatti è al primo successo, mentre Sainz e Stroll sono a quota zero. Nel suddetto GP del Canada 2007 il trio era Hamilton, Heidfeld, Wurz.
  • L’AlphaTauri vince il suo primo GP nello stesso circuito in cui la Toro Rosso, il team da cui è nata, ha vinto il suo unico GP nel 2008 con Vettel. Il motore che monta la monoposto di Faenza è Honda, che non vinceva qui dal 1992 (Ayrton Senna, McLaren/Honda).
  • Primo podio per la Racing Point: il loro ultimo piazzamento fra i primi tre era stato, con il nome di Force India, al GP di Baku del 2018. Bisogna tornare invece allo stesso GP dell’anno precedente per trovare il secondo podio, prima di quello di Monza, per Lance Stroll. Curiosamente, entrambe le gare sono state interrotte con la bandiera rossa e poi riprese.
  • Da quanto tempo assistevamo all’alternanza di Mercedes, Ferrari e Red Bull sul gradino più alto del podio? Tanto, tantissimo: per la prima volta dal GP di Malesia del 2013 -sette anni- vince un team diverso dai suddetti, interrompendo un “triumvirato” durato 146 gare, il più lungo della storia della F.1. Ma c’è di più, perché nessuno dei “Big Three” era sul podio a Monza, evento che non accadeva dal GP d’Ungheria 2012, 157 gare orsono.
  • L’elenco delle prime volte in questo GP di Monza è discretamente lungo: Gasly e AlphaTauri sono entrambi al primo GP in testa ed alla prima vittoria, e pure Carlos Sainz, alla sua 109^ gara, è andato in testa per qualche giro per la prima volta. 
  • Per finire, esulando dalla statistica pura, questo è il primo “vero” podio per Sainz, visto che il precedente lo aveva ottenuto virtualmente, dopo la penalizzazione di Hamilton nel GP del Brasile dell’anno scorso.
  • Gasly porta l’80^ vittoria alla Francia, attesa da tantissimo tempo, 24 anni. L’ultimo francese a vincere era stato Olivier Panis a Monaco nel 1996. Un successo talmente lontano nel tempo che i figli di quella generazione di piloti (Mick Schumacher, Giuliano Alesi) sono alle porte della Formula 1, impegnati in F.2.
  • Una McLaren sul podio a Monza? Dal passaggio ai motori Honda in poi, per loro qui era stato un calvario, con un solo arrivo a punti dal 2015 in poi, il 10° posto di Norris dell’anno scorso. Ma anche loro hanno avuto la loro riscossa, salendo sul podio con Sainz in seconda posizione per la prima volta dal 2012, quando Hamilton vinse.

La Ferrari da dimenticare

E’ una gara da nascondere al più presto sotto il tappeto per la Ferrari: una prestazione talmente opaca che ha pochi riscontri qui a Monza. 

  • Le qualifiche hanno dato il primo duro colpo: Leclerc 13° e Vettel 17°: il peggior risultato da quando hanno schierato solo due monoposto qui, nel lontano 1969, quando Brambilla fu 12° e Rodriguez 15°.
  • Un evento storico anche sul lato motori: per la terza volta dopo il suddetto 1969 ed il 1984, nessun motorizzato Ferrari era presente nella top-10 in griglia.
  • In gara è andata malissimo, con Vettel privo di freni dopo pochi giri e Leclerc fuori alla Parabolica a metà gara: si tratta del primo doppio ritiro a Monza dal 1995, un GP stregato, in cui le Ferrari, in testa, furono colpite dalla malasorte in modo beffardo. Ad Alesi si staccò la telecamera montata sull’ala posteriore, che colpì una sospensione di Berger, che lo seguiva a breve distanza. Rimasto solo e avviato alla vittoria, Alesi si dovette ritirare per la rottura di un cuscinetto, lasciando il successo ad un incredulo Herbert (Benetton).

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Ma ci sono sempre record per la Mercedes

Se la gara è stata trasformata in una lotteria, facendo registrare il primo GP di Monza senza Mercedes sul podio nell’era Power Unit, sul piano delle prestazioni pure, le frecce d’argento hanno fatto, come sempre, la voce grossa. 

  • In qualifica Hamilton ha registrato la pole più veloce della storia, a 264,362 km/h di media, strappando il primato alla Ferrari, che lo aveva messo a segno con Raikkonen due anni fa (263,587 km/h). 
  • Bottas ha completato l’opera, regalando con la seconda posizione la 70^ prima fila completa alla Mercedes, primo team a raggiungere questo traguardo.
  • Hamilton, rimontando fino al 7° posto finale, ha eguagliato un record “minore” di Schumacher, quello di gare a punti, 221, pur sempre un record di tutti i tempi.
  • Lewis ha anche eguagliato una sequenza di tutti i tempi, quella dei GP completati consecutivi, 41, appartenente a Nick Heidfeld (Francia 2007 – Italia 2009).
  • Anche la Mercedes eguaglia una sequenza record di tutti i tempi: nelle ultime 31 gare sono riusciti sempre ad andare in testa per almeno un giro. In precedenza solo la Williams era riuscita a metterne in fila altrettanti, dal GP di Francia del 1995 al GP di San Marino 1997.
  • 50° giro veloce in gara per Hamilton, secondo pilota nella storia a raggiungere questo traguardo dopo Schumacher, che guida la graduatoria a quota 77.