F1, Giovinazzi story: dalla Ferrari agli anni con l'Alfa Romeo. FOTO
Al termine della stagione si concluderà l'avventura di Antonio Giovinazzi con l'Alfa Romeo Racing. Arrivato in F1 nel 2017 da terzo sedile della Ferrari, dopo le "prove" con la Sauber viene ingaggiato nel 2019 dal Quadrifoglio verde riportando l'Italia al volante dopo anni di assenza dalla competizione
BABY GIOVI. "Quando da bambino mi chiedevano cosa volessi fare da grande la mia risposta era: il pilota di Formula 1". Un italiano mancava nel Circus dal 2011, quando addirittura potevamo contare su due rappresentanti: Jarno Trulli e Vitantonio Liuzzi. Poi un'assenza di 6 lunghissimi anni, spezzata dalla tenacia di un giovane talento di Martina Franca che per tre stagioni ha pennellato di Tricolore le piste di tutto il mondo: Antonio Giovinazzi.
LO SBARCO A MARANELLO. Classe 1993, campioncino nei kart, a un passo dal titolo nel campionato di Formula 3 europea e GP2 Series, contribuisce al 5° posto della Ferrari nella 24 ore di Le Mans 2018 (classe GTE-Pro) e viene 'premiato' dal Cavallino con l'investitura di terzo pilota in F1 al fianco di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
IL VOLO. Il 2 febbraio del 2017 plana a Fiorano con la Ferrari SF15-T e guida la Rossa anche al Motor Show di Bologna, ma prende parte pure ai test invernali della Sauber C36 al posto dell'infortunato Pascal Wehrlein e l'ottimo tempo (9° nella seconda giornata) convince la scuderia italo-svizzera a lanciarlo in orbita...
IL DEBUTTO IN F1. Giovinazzi esordisce in Formula 1 - sempre in sostituzione di Wehrlein - nel primo GP della stagione, in Australia. Ottiene il 16° posto in qualifica e in gara risale fino alla 12^ posizione. Conquistando la chance di guidare la Sauber anche a Shanghai (a muro dopo 4 giri).
ALFA ROMEO. Successivamente, partecipa a 7 prove libere con la Haas e viene confermato per il 2018 con il doppio ruolo di terzo pilota della Sauber e della Ferrari. E il 25 settembre dello stesso anno viene ufficializzato come titolare della Alfa Romeo Racing per il 2019 in coppia con Raikkonen.
TUTTI PAZZI PER GIOVINAZZI. Casco Tricolore sempre in testa e numero 99 come l'anno del suo primo campionato nazionale nei kart, conquista il primissimo punto nel GP d'Austria dopo un inizio di stagione di 'adattamento'. Ottavo a Hockenheim e soprattutto 9° a Monza come nel 2006 Giancarlo Fisichella, l'ultimo italiano a punti sulla Parabolica.
QUATTRO GIRI IN PARADISO. Nella gara successiva, a Marina Bay, approfittando del "valzer" dei pit-stop Antonio conduce il GP di Singapore per quattro magici giri, il primo italiano in testa da Fisichella nel Gran Premio del Belgio 2009. Alla fine sarà 10°, ma che storia!
IL PUNTO PIÙ ALTO. Il 17 Novembre 2019 in Brasile si piazza al 5° posto, che rimarrà il suo miglior risultato in carriera. E alla fine della stagione chiuderà 17° nel campionato piloti con 14 punti, confermato per il 2020.
2020. La stagione non è al livello della precedente: caratterizzata da ottimi spunti nelle partenze, ma su una macchina poco competitiva. Ottiene un 9° posto in Austria, 10° in Germania e nel Gran Premio dell'Emilia Romagna, autore di una rimonta super. Alla fine raccoglie 4 punti, come il compagno Raikkonen, entrambi confermati per il 2021.
2021. Annata non molto fortunata finora per il pilota pugliese, nonostante i buoni piazzamenti in qualifica: specialmente il 7° posto in griglia al Gran Premio d'Olanda (miglior risultato in carriera) e in Q3 anche a Monza (8° alla partenza). A tre gare dal termine, Giovinazzi deve fare i conti con un solo punto in classifica (a Monaco) e la decisione della Sauber di non confermarlo per la prossima stagione.
IL COMUNICATO UFFICIALE DELL'ALFA ROMEO
- "Antonio Giovinazzi lascerà la squadra al termine del Mondiale 2021. Il team gli augura il meglio per il futuro e lo ringrazia per aver fatto parte del nostro viaggio"