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F1, Hamilton e quella montagna da scalare con Mercedes nel 2023

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Mara Sangiorgio

©IPA/Fotogramma

Alla diciassettesima stagione in Formula 1, Hamilton ha tanti motivi per lottare: dalla rivincita su Verstappen alla voglia di tornare a vincere, ma deve fare i conti con i problemi della W14, apparsa sbilanciata nei test. Il rinnovo con Mercedes, per ora, può attendere

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La montagna da scalare è ancora impervia. Parole di Lewis Hamilton. E in parte inaspettata anche per lui, che a 38 anni compiuti ha appena iniziato la sua diciassettesima stagione e si immaginava di farlo in maniera diversa. Hamilton e Alonso: sono rimasti loro a difendere una generazioni di piloti e campioni del mondo che piano piano ha lasciato spazio ad altri. Grinta e determinazione non sono mai cambiati però, nonostante la carta d'identità e anche alcuni bocconi amarissimi da mandar giù come il finale di stagione 2021. Di motivi per lottare il sette volte campione del mondo ne ha tanti: la rivincita su Verstappen, rimettere al suo posto il compagno di squadra Russell, riapparire sul gradino più alto di tutti dove è salito tante volte ma che gli sta sfuggendo ormai da 23 GP, più di un anno. Ma soprattutto c'è la voglia di tornare a sussurrare la parola mondiale e non solo podio.

Quei problemi della W14...

Il risveglio però non è stato dei migliori. La sua W14 lo ha fatto per ora remare più del dovuto. Sbilanciata e con un anteriore ancora tutto da decifrare, manca di velocità e aderenza, tanto da costringere gli uomini Mercedes a usare le gomme più morbide per trovare grip e tempi. Cosa mai successa negli ultimi anni. Pezzi nuovi per far assomigliare di più questa macchina agli avversari sono già in cantiere, e così Toto Wolff sarà costretto a chiedere alla sua punta di diamante ancora un po' di pazienza. Il rinnovo del contratto che scade a fine anno non è certo una priorità delle parti ora, né per Toto né per Lewis, ma il sette volte campione del mondo qualche risposta su una reazione che forse doveva essere diversa la sta già aspettando.

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