La prima Monza di Hamilton da (quasi) ferrarista

Era il 31 agosto di dodici mesi fa. Seduta davanti a Lewis Hamilton discutevamo, durante la classica intervista che da qualche anno facciamo alla vigilia della 'nostra' gara di casa, del suo appena annunciato rinnovo con Mercedes. Avrebbe dovuto essere l’ultimo contratto, quello che a 38 anni lo avrebbe legato "per la vita", ovviamente sportiva, a quella che ha sempre chiamato la "sua famiglia", la Mercedes. Più di una volta negli ultimi anni il suo nome era stato accostato alla Ferrari, ma ormai sembrava più come nella favola di Pierino che urla "al lupo, al lupo", ma nessuno quasi ci credeva più. Come ogni volta, anche in quell’occasione parlammo della Ferrari e come ogni volta gli brillarono gli occhi per la stima che un amante del motorsport può avere per il brand più iconico e italiano che ci sia. Ma come ogni volta negò, ricordando che ormai non era più un ragazzino e che aveva definitivamente sposato la causa della stella a tre punte per legame, possibilità e rispetto. Quello che tutti scoprimmo nelle fredde giornate invernali dello scorso gennaio era che il sette volte Campione del Mondo aveva sì firmato il rinnovo con la Mercedes, ma che nella trattativa era stata inserita una clausola di salvaguardia che permetteva al pilota o al team di rescindere l’intesa senza sanguinose penali alla fine del 2024, rendendo di fatto l’ultimo prolungamento siglato un accordo annuale con opzione sulla stagione successiva. Il resto è storia recente. Dal primo febbraio, con ancora tutto un anno da vivere dietro il volante di una Freccia d’argento, Lewis Hamilton è diventato già un pilota Ferrari in pectore. Impegnato al cento per cento a far risalire la china a una Mercedes partita un po’ in affanno all’inizio di questo 2024, ma con suggestioni e pensieri anche sul suo futuro prossimo in Rosso, considerata la portata del matrimonio appena celebrato. Fino all’anno scorso per la marea rossa di Monza Lewis Hamilton è sempre stato il grande avversario, nemmeno troppo amato e persino fischiato sotto il podio in più di un’occasione. Io dico anche spiacevole. Come dopo la bella vittoria del 2018, l’ultima per lui nel tempio della velocità, dopo un contatto con il Vettel ferrarista alla Roggia e una manovra molto bella e chiusa con un appassionante duello con Raikkonen. Ai fischi rispose con un sorriso sincero: "Tifo contro? Accetto la sfida di questo grandissimo pubblico italiano che mi stimola e mi ha dato una forza positiva. Da questa negatività ho fatto emergere tante cose positive nel segno di non dover mollare mai". E pensare che con la pista di casa nostra Lewis ha anche un bel rapporto visto che ci ha vinto ben cinque volte, un record che condivide con Schumacher e che quest’anno, dovesse vincere, frantumerebbe per diventare il pilota più vincente a Monza. Hamilton e Monza, Hamilton e l’Italia: qualcosa è ovviamente già cambiato dopo l’annuncio di inizio anno. In lui ma anche in chi verrà in pista vestito di rosso a tifare Leclerc e Sainz ma quest’anno avrà anche un quasi ferrarista da guardare con curiosità perché è un’idea che fa già sognare. Vestito con qualche abito rosso lo si è già più volte visto Lewis. Manca vederlo con una tuta da gara addosso dello stesso colore ma per quello ci vorrà ancora un po’ di pazienza. Ma la Monza 2024 di Hamilton sarà ovviamente diversa da tutte quelle che ha vissuto fin’ora. È la curiosità ma sicuramente la certezza di tutti, anche la sua. Il popolo rosso lo ha già simbolicamente adottato in attesa del 2025. Dicendo sì alla Ferrari per finire la sua carriera Hamilton è come avesse detto sì a ognuno di loro, nella gioia e nel dolore. Dal prossimo anno lui li ricambierà mettendoci tutta la determinazione possibile in pista con una macchina Rossa, loro ricambieranno con la passione viscerale che contraddistingue italiani e soprattutto ferraristi. Da acerrimo nemico a idolo, magari dovrà passare ancora un po’ di tempo. Ma tra pochi giorni, quando varcherà i cancelli della pista di Monza ancora da rivale e incontrerà per la prima volta i tifosi italiani, scommetto che già sarà diverso. Sarà un incontro emozionante e carico di aspettative. I suoi occhi brilleranno e le bandiere Ferrari non saranno più solo un simbolo dell’avversario di una vita. Nella gioia e nel dolore, la promessa è già stata fatta e sia Lewis che il popolo Rosso non vedono l’ora di capire come andrà questa nuova avventura insieme.

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