Ferrari F80, un po' F1 e un po' Wec: la supercar più potente di Maranello da 3,6 milioni
SUPERCARIntroduzione
Un'altra Rossa da sogno: è la Ferrari F80, il modello stradale più potente mai costruito a Maranello. V6 turbo ibrido da 1.200 CV complessivi e 3,6 milioni di euro. Presenta sia caratteristiche della Formula 1 che della hypercar 499P che ha vinto a Le Mans. Qui tutti i suoi dettagli e la scheda tecnica.
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Quello che devi sapere
La stradale più potente di Maranello
Erede della F40, la nuova supercar di Maranello: 1.200 CV, 350 km/h di velocità massima, 0-100 km/h in 2,15 secondi, 0-200 km/h in 5,75 secondi.
Il telaio
Cellula e sono in fibra di carbonio e materiali compositi, mentre i sottotelai anteriore e posteriore sono in alluminio e sono fissati alla cellula con viti in titanio. Al posteriore è poi presente un sottotelaio in alluminio dedicato all’installazione della batteria e avvitato a quello posteriore
1050 kg di carico verticale
I 1050 kg di carico verticale la "schiacciano" al suolo, - si legge sul sito della Ferrari. Di fatto un record per una Ferrari di produzione: 460 kg arrivano dall’asse anteriore, i rimanenti dal posteriore; qui lavorano un estrattore di 1,80 m e un'ala mobile che può avere un'incidenza di 11°.
Gli esterni della F80, un'aerodinamica da F1 e WEC
Spiccano i fianchi molto verticali, spioventi. Lunga 4,84 metri, larga 2,06 e alta 1,14 con un passo di 2,67 metri. La capacità del bagagliaio è di 35 litri, il serbatoio della benzina può contenere 63,5 litri; il peso dell'auto a secco è di 1.525 kg, con una distribuzione dei pesi 42% anteriore e 58% posteriore. Non solo: l'aerodinamica vede l'applicazione di concetti impiegati in Formula 1 e nelle gare di endurance del WEC
Un richianmo all'industria aerospaziale
La F250 si inserisce all’interno di una ricerca creativa che ha portato il team del Centro Stile Ferrari diretto da Flavio Manzoni a un cambio radicale di paradigma progettuale, stabilendo un ponte tra passato e futuro nel design Ferrari. Fortissimo impatto avveniristico e un evidente richiamo all’industria aerospaziale. Architettura è caratterizzata da una sezione a diedro con due appoggi molto solidi in corrispondenza delle ruote. In vista laterale, l’appoggio posteriore si sviluppa in modo assai plastico, enfatizzando la muscolarità di tutto il parafango posteriore. Effetti più architettonici caratterizzano invece l’appoggio anteriore: una sorta di pannello in rilievo funge da prolungamento dell’arco ruota, un omaggio ai codici stilistici della F40.
Posteriore a 'coda tronca'
Il posteriore della F80 è caratterizzato da un tema a 'coda tronca' e prevede due configurazioni: uno con l'ala mobile riposta e l'altro con ala mobile sollevat. I gruppi ottici sono incastonati in un doppio livello composto dallo specchio di poppa e dallo spoiler. L'idea è quella di "creare un effetto sandwich che dà al posteriore un carattere molto sportivo in entrambe le configurazioni"
Gli interni: l'abitacolo ispirato alla monoposto di F1
L'abitacolo "1+1" si ispira a quello di una monoposto, disegnato attorno al pilota. I sedili sono sfalsati (con il passeggero più arretrato) e sono differenziati anche a livello di colori e materiali. Inoltre, aver ridotto la larghezza della caina determina vanraggi in senso aerodinamico con una minore resistenza all'avanzamento.
Il motore e il legame con il WEC
Il motore F163CF a V di 120° della F80, da tre litri di cilindrata, eroga 900 cv e ha un valore di potenza specifica di 300 cv/l, ai quali vanno aggiunti i 300 cv del sistema ibrido composto da assale (e-4WD) e motore (MGU-K) elettrico. Il legame con le gare di durata è forte: l’architettura e vari componenti derivano dal motopropulsore della 499P vincitrice delle edizioni 2023 e 2024 della 24 Ore di Le Mans.
Volante rivisto, ergonomia migliorata
La F80 presenta un nuovo volante che troverà posto nelle future auto stradali del Cavallino Rampante. Più piccolo del precedente e dalla forma stondata in alto e in basso, vede la geometria della corona ridursi per aumentare la visibilità e la sensazione di sportività della guida. L’impugnatura è stata perfezionata per aumentare il grip delle mani sul volante. Fanno il loro ritorno i tasti fisici sulle razze destra e sinistra del volante per una maggiore facilità di utilizzo e riconoscibilità al tatto dei pulsanti.
Le sospensioni
Il sistema comprende quattro corner indipendenti attuati da altrettanti motori elettrici a 48V, sospensioni a doppio quadrilatero, ammortizzatori attiv in-board e leve create con stampa 3D e tecnologia additive manufacturing. I vantaggi del sistema riguardano l’ottimizzazione del layout, l’inquadramento più elevato dei corner, la riduzione delle masse non sospese, l’assenza della barra antirollio e un recupero dedicato del camber.
Il Side Slip Control della F80
Un’altra grande evoluzione della F80 - riporta sempre il sito Ferrari.com - è il nuovo sistema SSC (Side Slip Control) nella sua versione 9.0 che beneficia dello stimatore integrato FIVE (Ferrari Integrated Vehicle Estimator). Il nuovo stimatore si basa sul concetto di digital twin, modello matematico che replica in virtuale il comportamento della vettura utilizzando le misurazioni provenienti dai sensori presenti su di essa.
Boost Optimization e la novità dei freni
La nuova funzione Boost Optimization individua il circuito che si sta attraversando per dare una potenza maggiore dove necessario. E tutto questo senza necessità di interventi da parte del pilota. Non solo: la novità che riguarda i freni della F80 concerne la tecnologia CCM-R Plus, derivata dall’esperienza di Ferrari nelle corse nel campionato Challenge e sviluppata con Brembo (per la prima volta su una stradale).
Motore elettrico MGU-K
Quello della F80 è il primo motore elettrico interamente progettato, testato e prodotto da Ferrari a Maranello. Il design dei motori elettrici deriva direttamente dall’esperienza maturata da Ferrari nel mondo delle corse; in particolare, la tipologia con statore a bobina di dente e rotore con configurazione Halbach array e ritegno dei magneti con fibra di carbonio è stata mutuata dal design utilizzato in Formula 1.
Triplano e S-Duct
Il generoso S-Duct che caratterizza la parte centrale del cofano della F80 nasconde al suo interno un’ala a triplo elemento - triplano - che indirizza il flusso proveniente dall’anteriore e dal fondo verso l’abitacolo e l’ala posteriore. Il profilo principale del triplano, definito dalla sezione centrale del paraurti, è seguito da due flap che completano una configurazione alare di chiara ispirazione 499P le cui curvature e gli slot di soffiaggio sono finemente ottimizzati per generare il massimo carico aerodinamico.
799 esemplari
La Ferrari F80 in Italia costa 3,6 milioni di euro (tasse incluse) e verrà costruita in 799 esemplari. Prime consegne sono previste alle fine del 2025
- La stradale più potente di Maranello
- Il telaio
- 1050 kg di carico verticale
- Gli esterni della F80, un'aerodinamica da F1 e WEC
- Un richianmo all'industria aerospaziale
- Posteriore a 'coda tronca'
- Gli interni: l'abitacolo ispirato alla monoposto di F1
- Il motore e il legame con il WEC
- Volante rivisto, ergonomia migliorata
- Le sospensioni
- Il Side Slip Control della F80
- Boost Optimization e la novità dei freni
- Motore elettrico MGU-K
- Triplano e S-Duct
- 799 esemplari