Vestappen, il quarto titolo raccontato attraverso le sue dichiarazioni

PARLA MAX
©IPA/Fotogramma

Introduzione

Max Verstappen è campione del mondo per la quarta volta in carriera! Una stagione  da montagna russa, prima aperta con la vittoria in Bahrain, un dominio ripetuto poi a Jeddah, in Cina e in Giappone;  poi le difficoltà, che anzichè abbattere Max ne hanno esaltato il talento, come in Brasile quando, sotto il diluvio, ha messo in scena una gara capolavoro. Ripercorriamo la sua stagione attraverso le sue dichiarazioni: dall'esaltazione delle prime gare alla rabbia nei periodi complessi, ecco cos'ha detto Max

LO SPECIALE VERSTAPPEN CAMPIONE 2024

Quello che devi sapere

Bahrain, un esordio dominante

"Penso che oggi sia andata anche meglio del previsto, la vettura è stata piacevole da guidare su ogni mescola. Penso che avessimo tanto passo, è stato davvero un piacere oggi, siamo rimasti fuori dai guai. Ottima partenza di stagione, non potevo chiedere di meglio. È stato divertente, mi sono sentito molto a mio agio in macchina, è sempre speciale avere giornate come queste perché non accadono spesso, dove tutto è perfetto e sei tutt’uno con la vettura, tutto è andato alla grande."

Bahrain, un esordio dominante

Il "caso Horner" e la difesa di papà Jos dopo le polemiche

"Sono stato con lui fino a ieri (con papà Jos ndr) parliamo continuamente, siamo una squadra: io, mio padre e Raymond (Vermeulen, il manager di Max) e sarà sempre così. Credo che da parte mia non abbia importanza essere schierato da una parte o dall'altra, poi ovviamente, come figlio di mio padre, sarebbe strano stare da una parte diversa. Ma voglio davvero concentrarmi solo sul lato prestazionale delle cose, e spero che si torni presto a parlare di ciò che accade in pista. Da come conosco mio padre posso dire che è sempre molto schietto ma di certo non un bugiardo."

Il "caso Horner" e la difesa di papà Jos dopo le polemiche

Il supporto a Helmut Marko, l'uomo che lo ha portato in Formula 1

"È molto importante tenere insieme le persone chiave, perché sento che se un pilastro così importante viene a mancare, questo è anche quello che ho detto alla squadra, non è buono per la mia situazione. Quindi sì, per me Helmut deve rimanere di sicuro. E penso che sia anche molto importante, naturalmente, dare a quest'uomo molto rispetto per quello che ha fatto. E questo si ricollega anche alla lealtà e all'integrità. Quindi, sì, certo. È importante che rimanga nella squadra, anche per me."

Il supporto a Helmut Marko, l'uomo che lo ha portato in Formula 1

Il "No" a Mercedes e Toto Wolff

"Posso capire che a Toto possa piacere l'idea di avermi in macchina... Quello che però ha detto non avrà alcun impatto su di me. Certo, è sempre bello sentir dire certe cose. Ma chiaramente, lo sapete, Toto e io abbiamo avuto i nostri momenti tesi. Ma credo che sia normale per due persone che lavorano per due team differenti e che lottano tra loro per il titolo. Ma il rispetto c'è sempre stato. Ma sì, da parte mia non cambia nulla."

Il "No" a Mercedes e Toto Wolff

Australia, la delusione per il primo ritiro stagionale

"Non è mai bello ritirarsi, perché con il freno posteriore bloccato, era come se fosse sempre attivo, e questo ha causato il problema. È un problema meccanico, sappiamo che può succedere ed è successo."

Australia, la delusione per il primo ritiro stagionale

Sprint in Cina? "Non credo sia la cosa più intelligente da fare"

"Penso che non sia il massimo farlo, perché quando si è lontani da una pista per un po' di tempo, non si sa mai cosa si rischia; quindi, sarebbe stato meglio organizzare un normale weekend di gara. D'altra parte, forse questo rende le cose un po' più vivaci, ed è forse quello che vorrebbero vedere. Ma dal punto di vista della guida e delle prestazioni, credo che non sia la cosa più intelligente da fare."

Imola, una pole position nel nome di Ayrton

"E' un grande inizio dell'anno, ma è anche molto speciale eguagliare il record di Senna proprio su questa pista, a 30 anni dalla scomparsa. Sono molto felice di aver fatto la pole qui. Per certi versi è un bel modo di ricordarlo. Ayrton è stato un pilota incredibile, specialmente in qualifica. Una grande giornata per me e per il team. Sono molto contento."

Imola, una pole position nel nome di Ayrton

Monaco: "Mi sembra di guidare un go-kart senza sospensioni"

"Non sono deluso per la posizione, ma solo per le nostre prestazioni che, per tutto il fine settimana, non sono state una sorpresa per me, conoscevo già i nostri limiti prima del fine settimana. Non è andata bene. Non riesco a prendere i cordoli, nel settore centrale sto guidando intorno ai cordoli. Onestamente mi sembra di guidare un go-kart senza sospensioni e senza ammortizzatori. È stato molto difficile per noi. Mi sentivo molto a mio agio nelle curve ad alta velocità, quindi almeno quelle erano piacevoli, ma a bassa velocità perdiamo troppo."

Monaco: "Mi sembra di guidare un go-kart senza sospensioni"

Barcellona, finalmente una pista "amica"

"Non credo che sarà come all'inizio della stagione, ma sappiamo che di solito questo è un tracciato su cui le nostre vetture si dovrebbero adattare meglio e siamo ovviamente entusiasti. Naturalmente sono consapevole che tutti hanno recuperato molto terreno su di noi; quindi, credo che tutti siano abbastanza fiduciosi per il weekend. Ma se si facesse un confronto con le ultime gare che abbiamo disputato, questa dovrebbe essere una pista migliore per noi."

Barcellona, finalmente una pista "amica"

Austria, l'inizio dello scontro con Norris

"Per me non si trattava di un movimento in frenata. Perché ogni volta che mi sono mosso, non stavo già frenando. Ovviamente da fuori sembra sempre così, ma credo di sapere abbastanza bene cosa fare in questo tipo di scenari. Inoltre, alcune di questi tentativi sono stati dei veri e propri dive bomb, dei tentativi molto tardivi, la butti all’interno sperando che chi sta davanti si sposti. Non è sempre così che si corre, ma credo che anche la curva qui si presti a questo. Sono stato nell’altra posizione e capita di provarci, dipende anche da come è fatta la curva." 

Austria, l'inizio dello scontro con Norris

Ungheria: "Aggiornamenti bocciati, qualcuno dovrebbe svegliarsi"

"Abbiamo portato degli aggiornamenti, ma ancora non è abbastanza, per questo sono frustrato. Speravo di poter fare di più. Nelle scorse gare, che sia un tracciato con curve veloci o lente, che ci sia caldo o freddo, siamo stati battuti a livello di passo puro. Giovedì avevo definito questo weekend come cruciale, per questo sono frustrato, mi aspettavo di più, ma non tutti sembrano frustrati quanto me, credo. Sanno che non cerco scuse, sono sempre molto realista in queste cose. Forse non tutti in squadra sono sulla stessa lunghezza d'onda. Penso che forse alcune persone debbano svegliarsi un po' adesso. Non c'è bisogno di entrare nei dettagli di chi sia."

Poi, sul litigio con Lambiase...

"A chi crede che io abbia mancato di rispetto alla squadra e che io abbia esagerato rispondo che possono andare tutti a farsi fottere. Con Lambiase abbiamo avuto degli scambi via radio che già in passato abbiamo avuto. Ero comunque solo infastidito dal fatto che oggi il team non abbia capito cosa stesse facendo di sbagliato o, comunque, non ha capito quanto fosse sbagliato. Dalla macchina si hanno sensazioni diverse."

Poi, sul litigio con Lambiase...

Olanda, il traguardo dei 200 GP a soli 27 anni

"Sicuramente ho già superato la metà del percorso in Formula 1, ma sino a ora è stato incredibile. Non sembrano 200 gare, ma durante la stagione ne facciamo così tante che si sommano abbastanza rapidamente. Il 2028 è lontano. Nella mia mente, al momento, non ho pensieri legati a un nuovo contratto. Voglio vedere come vanno le cose, voglio vedere i nuovi regolamenti per capire se saranno divertenti o meno. Poi anche nel 2026 e 2027, c'è ancora molto tempo per vedere cosa accadrà e decidere. Io tengo tutto aperto e sono abbastanza tranquillo."

Olanda, il traguardo dei 200 GP a soli 27 anni

Monza: "Entrambi i titoli non realistici, siamo messi male ovunque"

"Al momento, entrambi i campionati non sono realistici. Ho detto molto e ora spetta al team apportare molte modifiche alla vettura, perché in pratica siamo passati da una macchina molto dominante a una macchina inguidabile nel giro di sei-otto mesi. Per me è una cosa molto strana e dobbiamo davvero stravolgere la vettura. Per come siamo messi al momento, siamo messi male dappertutto, abbiamo bisogno di molti cambiamenti."

Baku, uno spiraglio di luce

"La sensazione è stata migliore. E' già un buon passo avanti per noi. Credo che ora ci stiamo muovendo nella giusta direzione, ma ci vorrà del tempo. Non si può trasformare una cosa del genere in una o due settimane. Ma credo che anche la squadra sia stata soddisfatta di quanto visto a Baku."

Baku, uno spiraglio di luce

Il "caso parolacce" e l'attacco a Fia e Ben Sulayem

"Cosa abbiamo, cinque o sei anni? Anche i bambini di quell’età che stanno guardando la televisione probabilmente diranno comunque le parolacce, anche se i genitori non saranno d’accordo o non glielo permetteranno. Quando saranno grandi, andranno in giro con i loro amici e diranno le parolacce a prescindere. Tutti le dicono, alcuni più di altri ma dipende dal tipo di linguaggio che uno utilizza. Credo basterebbe smettere di trasmettere i team radio o dare in qualche modo alle persone la possibilità di non sentire certe cose che diciamo. Ovviamente adesso ci sono applicazioni che permettono di ascoltare tutti i team radio ma credo si possano trovare dei limiti o imporre un ritardo nella messa in onda, così da poter censurare le parolacce."

Il "caso parolacce" e l'attacco a Fia e Ben Sulayem

Austin, l'attacco ai media inglesi e il "british bias"

"So come si comporta la maggior parte delle persone, non è una novità. L'anno scorso è stato tutto perfetto, quindi deve aver fatto molto male a molte persone il fatto di non poter dire nulla di negativo. Ora hanno la possibilità di dire qualcosa, quindi stanno uscendo tutti allo scoperto. Alla fine della giornata, ho il passaporto sbagliato per questo paddock", ha raccontato Verstappen, alludendo anche a quel “british bias”. "Parolacce? “Herbert aveva grandi opinioni su ciò che ho detto nella conferenza stampa (a Baku), ma non l'ho sentito dopo la conferenza stampa in Messico. In realtà, ciò che (Leclerc) ha detto è peggiore di ciò che ho detto io in base al contesto, e si trattava di una conferenza stampa molto più importante e più seguita dalle persone. Ma non ho intenzione di spendere tempo su questo. È quello che è."

Brasile, un'impresa lunga 71 giri

"Le mie emozioni oggi sono andate su e giù come su una montagna russa. Con le qualifiche davvero sfortunate, con la bandiera rossa e la partenza dalla 17esima posizione, sapevo che sarebbe stata una gara molto dura. Ma siamo rimasti fuori dai guai. Abbiamo fatto le scelte giuste, siamo rimasti calmi e stavamo volando come ritmo. Tutte queste cose insieme, ovviamente, hanno reso possibile questo risultato. Ma è incredibile vincere qui partendo da una posizione così arretrata sulla griglia di partenza."

Brasile, un'impresa lunga 71 giri