F1, Racing Bulls: una giornata nella factory di Faenza con Mara Sangiorgio. IL RACCONTO

IL RACCONTO

Introduzione

Una giornata trascorsa a stretto contatto con il team di Faenza, dagli uffici alla monoposto: così la nostra Mara Sangiorgio ha vissuto e raccontato la sua giornata nel quartier generale del team Racing Bulls. Tutto il Mondiale di F1 è in diretta esclusiva su Sky e in streaming su NOW

 

F1, GP ARABIA SAUDITA: QUALIFICHE LIVE

Quello che devi sapere

Nel quartier generale della Racing Bulls

Mara Sangiorgio è stata ospite all'interno del quartier generale della Visa Cash App Racing Bulls, con sede a Faenza, per vivere una giornata di weekend di gara con il team. Una grande esperienza per poter conoscere più da vicino la sede, l'organizzazione e quelle fasi operative che consentono ai piloti di scendere in pista.

MARA SANGIORGIO A FAENZA: IL QUARTIER GENERALE DELLA RB

Nel quartier generale della Racing Bulls

Operation Room: di cosa si tratta

Figura centrale è Matteo Piraccini, il direttore delle operazioni Racing Bulls a Faenza. Mara Sangiorgio lo ha incontrato per parlare dell'importanza dell'Operation Room. Queste le sue parole: "Qui trovi tanti giovani ingegneri, ragazzi e ragazze, che lavorano da casa per supportare la pista. Immaginati persone che guardano alla gestione delle gomme, persone che guardano all'affidabilità della vettura, alla gestione del setup, alla gestione della power unit. In più a casa, a Faenza ma anche a Milton Keynes, abbiamo degli strumenti che in pista non hanno, e cioè i nostri simulatori". Si tratta a tutti gli effetti del centro nevralgico, il cuore e il cervello del quartier generale.

L'INTERVISTA A MATTEO PIRACCINI

Operation Room: di cosa si tratta

L'ufficio tecnico, parola d'ordine: 'time to response'

Sullo stesso piano dell'Operation Room, c'è l'ufficio tecnico: un luogo che fa del tempo di risposta la propria forza. Piraccini: "La performance in Formula 1 è tempo, il time to race e il time to response, che significa che nel momento in cui noi riceviamo dalla pista un'informazione importante, che ci richiede una reazione, dobbiamo reagire in 'real time'. Sempre all'interno di questo building abbiamo la produzione: se esiste un problema, è in grado di reagire sia dal punto di vista progettuale sia dal punto di vista produzionale e di spedire addirittura in pista, nel giro di qualche ora, un prodotto che può risolvere il problema".

L'ufficio tecnico, parola d'ordine: 'time to response'

Il rapporto tra muretto e Operation Room

È sempre Piraccini a svelare il rapporto e le modalità di comunicazione tra il muretto (a seconda di dove si trovi il GP) e l'Operation Room: "Esiste un unico team di ingegneri che lavora all'unisono, che analizza i dati. Al muretto poi arrivano le informazioni gestionali dell'ultimo minuto, già scremate; noi raccogliamo le informazioni, le analizziamo, e poi diamo le risposte e le indicazioni al muretto per poter gestire all'ultimo minuto, all'ultimo secondo, quelli che sono i programmi di pista". 

Il rapporto tra muretto e Operation Room

L'operazione di body scan a bordo del mockup vettura

Altra fase fondamentale è il body scan: un'operazione che consente di verificare la vettura e acquisire dati utili per la progettazione delle monoposto. A bordo del mockup in questo caso troviamo Mara Sangiorgio. Dopo aver realizzato il sedile personalizzato per la monoposto, gli ingegneri procedono alla scansione di tutte le parti del corpo del pilota a bordo, per poterle inserire virtualmente nella scocca. Attraverso una tecnologia 3D è poi possibile vedere il pilota sullo schermo come se fosse realmente all'interno della vettura.

 

L'OPERAZIONE DI BODY SCAN

L'operazione di body scan a bordo del mockup vettura

Il lavoro al simulatore: come funziona

Mentre i piloti girano in pista, un lavoro fondamentale è quello che viene fatto al simulatore, anche durante i weekend di gara. Nel corso delle FP1 e FP2 si cerca di raccogliere le informazioni utili per poter settare il simulatore e fornire dati altrettanto utili per trovare l'assetto giusto. Sul simulatore della Racing Bulls, impostato sul circuito di Jeddah (GP Arabia Saudita) c'è la nostra Mara Sangiorgio.

 

COME FUNZIONA IL SIMULATORE - UN GIRO SUL SIMULATORE DELLA RB

Il lavoro al simulatore: come funziona

All'interno dell'Operation Room con l'Ing. Alessandra Ciliberti

Nel corso delle FP2 del GP dell'Arabia Saudita, Mara Sangiorgio ha messo piede anche all'interno dell'Operation Room. A Faenza, come spiegato dall'Ingegnere Alessandra Ciliberti, il gruppo lavora soprattutto sul comportamento meccanico e dinamico della vettura, mentre a Milton Keynes il focus è sulla strategia e sul comportamento aerodinamico. In tempo reale, gli ingegneri possono vedere e analizzare le condizioni delle gomme: dal degrado alla differenza tra le mescole. Un lavoro che può essere fatto anche a confronto con i competitors. Possono inoltre vedere un delta time del pilota, per poter capire dove la monoposto sta guadagnando e dove sta perdendo tempo

 

GP JEDDAH, ALL'INTERNO DELL'OPERATION ROOM

All'interno dell'Operation Room con l'Ing. Alessandra Ciliberti

Un pit stop da applausi

L'ultima sfida a Faenza, almeno per Mara Sangiorgio, è stato fare un pit stop a bordo della Racing Bulls: lei ha avuto un solo tentativo, ma i piloti solitamente fanno un numero elevato di prove. Ecco come è andata...

 

IL PIT STOP DI MARA SANGIORGIO

Un pit stop da applausi