Introduzione
8 ottobre 2000. Una data che resterà per sempre nei cuori dei tifosi Ferrari, con la scuderia di Maranello che in quella domenica tornò a vincere con Michael Schumacher il titolo piloti per la prima volta dal 1979. Qui il ricordo di quella stagione, nella quale la Rossa festeggiò con il tedesco la vittoria del titolo al termine del GP del Giappone
Quello che devi sapere
Schumacher e il suo primo Mondiale in rosso
- Ci sono momenti impossibili da dimenticare. Per i tifosi Ferrari sicuramente uno di questi è l'8 ottobre del 2000. Data nella quale Michael Schumacher, al termine del GP del Giappone a Suzuka, divenne campione del mondo per la terza volta in carriera, la prima in assoluto con Ferrari. La Rossa, infatti, tornò a vincere il titolo ben 21 anni dopo l'ultima volta. Ma come andò davvero quella stagione? Quanto era pensabile un successo targato dalla squadra di Maranello? Qui tutti i dettagli.
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La vettura: Ferrari F1-2000
- Venne presentata a Maranello il 7 febbraio del 2000. Vettura, la F1-2000, formata da una nuova aerodinamica anteriore: la macchina, infatti, era composta da un muso alto che poi scende leggermente a sostenere l'ala bassa. Il telaio, invece, aveva subito un abbassamento del baricentro. Vista da tanti come la vettura che poteva permettere alla Ferrari di tornare al successo, di certo non deluse le aspettative. A fine anno, infatti, arrivarono 10 vittorie, 10 pole, 21 podi e 14 volte in prima fila in 17 GP. Il tutto, ovviamente, unito al titolo piloti di Michael Schumacher e a quello Costruttori.
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La sfida Schumacher-Hakkinen
- Vittoria del Mondiale non proprio semplicissima per Michael Schumacher. Il tedesco, infatti, nella stagione 2000 fu protagonista di una bella sfida con Mika Hakkinen, campione in carica e pilota della McLaren. L'inizio di annata fu tutto in favore di Schumacher, che vinse a Melbourne, Interlagos e a Imola. Dopo le prime 8 gare, in cui Schumacher ottenne ben 5 successi, il tedesco era leader del campionato con 56 punti seguito da Hakkinen (a quota 32).
- Dal Gran Premio di Francia (9^ gara della stagione), iniziarono le difficoltà per il pilota Ferrari che si ritirò per tre gare consecutive. Da qui partì la rimonta da parte di Hakkinen che al Gran Premio del Belgio (13° appuntamento dell'annata 2000) aveva sei punti di vantaggio.
- La situazione cambiò proprio dal GP successivo, a Monza, in cui Schumacher vinse due gare consecutive e si riprese la testa della classifica piloti.
Il weekend decisivo in Giappone
- E siamo all'evento che resterà poi nella storia dei tifosi della Ferrari: il fine settimana di Suzuka, proprio quello che consegnò il titolo di campione del mondo a Michael Schumacher. Nelle qualifiche il tedesco (che in classifica aveva 8 punti in più di Hakkinen) conquistò la pole position davanti al suo rivale finlandese e all'altra McLaren, quella di Coulthard. In partenza ci fu il sorpasso di Hakkinen che, obbligato a chiudere davanti a Schumacher, si prese la prima posizione. Il pilota McLaren decise di rientrare ai box al 37° giro, con Schumacher che iniziò a spingere al massimo per prendersi la leadership. Negli ultimi giri Hakkinen riuscì a ridurre lo svantaggio, ma non a superare Schumacher, che divenne con una gara d'anticipo campione del mondo con la Ferrari.
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La classifica finale del Mondiale
- Michael Schumacher (Ferrari): 108 punti
- Mika Hakkinen (McLaren): 89 punti
- David Coulthard (McLaren): 73 punti
- Rubens Barrichello (Ferrari): 62 punti
- Ralf Schumacher (Williams): 24 punti
- Giancarlo Fisichella (Benetton): 18 punti
- Jacques Villeneuve (Bar): 17 punti
- Jenson Button (WIlliams): 12 punti
- Heinz-Harald Frentzen (Jordan): 11 punti
- Jarno Trulli (Jordan): 6 punti
- Mika Salo (Sauber): 6 punti
- Jos Verstappen (Arrows): 5 punti
- Eddie Irvine (Jaguar): 4 punti
- Ricardo Zonta (Bar): 3 punti
- Alexander Wurz (Bentton): 2 punti
- Predro De La Rosa (Arrows): 2 punti
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