F1, GP Brasile 1991: la prma vittoria di Ayrton Senna a casa sua. LA STORIA
MAGIC AYRTONIntroduzione
In quel marzo del 1991 venne scritta una pagina leggendaria della Formula 1: un pilota che aveva già incantato il mondo, una squadra formidabile come la McLaren e un Paese, il Brasile, che attendeva con ansia la vittoria del suo idolo. Riviviamo qui il primo successo di Ayrton 'a casa sua'. Dopo la bandiera a scacchi, indimenticabile quell'indice puntato verso l'alto in una domenica che, complice la pioggia, unì la terra e il cielo. Il fine settimana della F1 a San Paolo è tutto in diretta su Sky e in streaming su NOW
Quello che devi sapere
L'URLO DI SENNA, QUEL 24 MARZO DEL 1991 CHE FECE LA STORIA DELLA F1
Non si può non partire da qui. Dall'urlo di Ayrton Senna, un grido liberatorio dove c'è il senso profondo di una gara che scrisse, in tutta la sua drammaticità, una pagina epica della storia della F1. Dopo il secondo posto del '90, Ayrton costruì un vero e proprio miracolo sportivo l'anno successivo. Mentre il brasiliano si trovava saldamente al comando, si ruppe il cambio della sua McLaren, che rimase bloccata in sesta marcia, sotto la pioggia. Nonostante il tentativo di rimonta di Riccardo Patrese, Senna riuscì a portare la macchina fino al traguardo, conquistando il successo davanti a 70.000 connazionali. Nell'abitacolo e sugli spalti, la commozione fu enorme. Riviviamo nel VIDEO che segue quei momenti, con Ayrton che punta l'indice verso il cielo. A sottolineare che quel giorno qualcosa di divino a Interlagos.
L'ESULTANZA DI SENNA DOPO LA VITTORIA IN BRASILE DEL 1991: VIDEO
IL GP DEL BRASILE 1991: LA VIGILIA
L’Autodromo José Carlos Pace di Interlagos ospita la 20^ edizione del Gran Premio del Brasile, secondo appuntamento del campionato mondiale 1991. Dopo la dura battaglia con Alain Prost nel 1990, culminata in Giappone con uno degli episodi più noti della Formula 1, Senna e la McLaren iniziano la stagione sfoderando una velocità alla quale gli altri non sembrano potersi opporre.
LA PARTENZA
Impeccabile la partenza di Ayrton: scattato dalla pole, tiene il comando della corsa davanti a Mansell, Patrese, Alesi, Berger e Prost. Il brasiliano sembra poter attuare l'operazione fuga, ma dopo 8 giri, Mansell (Williams) aumenta il ritmo e arriva a soli 7 decimi da Senna. La minaccia inglese, però, viene meno a causa di due circostanze:
- Giro 17°. Mansell si ferma ai box, e per un errore il pit stop è lunghissimo (14''). Si ritrova 4°, poi riprende il 2° posto e torna a recuperare terreno su Ayrton: al 50° giro cono incollati.
- Foratura per Mansell. Il leone inglese costretto a rientrare ai box e Senna si ritrova con un vantaggio di oltre 40'' su Patrese e la sua fuga verso la vittoria sembra senza intoppi. Sembra.
IL CAMBIO DI SENNA E QUELLO DI MANSELL
Al 60° giro la vittoria sembra roba scontata per Senna. A 11 giri dalla fine, però, il cambio della sua McLaren va in tilt e perde la quarta marcia. La vera storia del GP Brasile 1991 comincia da qui. Mansell torna ad essere una mnaccia, ma al giro 61 è il suo cambio a fare i capricci, fino a costringerlo al ritiro. Ma non è finita. A questo punto Senna perde prima la terza marcia, poi la quinta, la seconda e, infine, la prima. Semplicemente pazzesco, Ayrton può utilizzare solo la sesta (la marcia più alta), problema enorme nell'affrontare curve lente e nei tornanti. A cinque passaggi dalla fine Patrese è vicino, solo 14'' dal leader della gara.
LA PIOGGIA E MAGIC SENNA
È la sua gara, attorno c'è il suo popolo, la vittoria non può sfuggirgli. Arriva pure la pioggia e con condizioni del genere ha già dimostrato di essere 'Magic'. Ma non è certo tutto semplice, la fatica immane con il cambio bloccato e le gomme d'asciutto su una pista bagnata rendono il finale ancora più leggendario. Ayrton resiste, Patrese perde quota. Bandiera a scacchi dopo il giro 71, l'urlo di Senna è da brividi. Tutto il Brasile è in deliro per lui, la storia è stata scritta.
IL TERZO TITOLO DELLA LEGGENDA AYRTON
A fine stagione arrivò il terzo titolo iridato per Senna. La vittoria in patria arrivò anche nel 1993, ma fu meno emozionante rispetto a quella di due anni prima. In quel marzo del 1991, il copione fu semplicemente perfetto per un gran premio consegnato all'eternità.