Domenica speciale nell'ultima tappa della stagione: da un lato il saluto (addio o arriverderci?) di Alonso, dall'altro il passaggio di consegne in rosso da Raikkonen a Leclerc. In mezzo il trionfo di Hamilton e il 2° posto di Vettel
IL RACCONTO DEL GP DI ABI DHABI
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Si sono salutati a modo loro: undici titoli mondiali insieme senza più pressioni e solo con profondo rispetto. I tre grandi eroi dell'era moderna della Formula Uno. Alonso ha salutato dopo diciassette stagioni: se sarà stato un vero addio o solo un arrivederci solo il tempo ce lo dirà. La certezza invece è che Hamilton e Vettel si ritroveranno e ripartiranno da qui per sfidarsi di nuovo. Magari con Verstappen a fare da terzo incomodo, come è stato per questo finale di stagione. L'ultimo podio di Abu Dhabi ha regalato una fotografia di quella che potrebbe essere un'entusiasmante sfida del futuro.
Hamilton instancabile
Il cinque volte campione del mondo ha chiuso in bellezza una stagione pazzesca con l'undicesima vittoria, la 51^ dell'era turbo-hybrid. Difficile pensare che possa ancora migliorarsi, ma lui è convinto che ci sia ancora del margine. E la sfida del 2019 è già lanciata.
Da Raikkonen a Leclerc
Grazie anche ai problemi avuti da Valtteri Bottas, Sebastian Vettel ha chiuso quest'ultima gara al secondo posto, con una Ferrari che gli ha anche permesso di togliersi il gusto di siglare il giro veloce e affrontare i mesi invernali con la consapevolezza che per battere la Mercedes c'è da migliorare ma la base per ricominciare c'è, come le persone per farlo. Il tempo per fermarsi e riflettere su cosa alla fine non ha funzionato in questo 2018 forse non sarà nemmeno così lungo: errori condivisi, tra piloti team e sviluppi. Ad Abu Dhabi è finita anche l'era Raikkonen - con un ritiro purtroppo - e inizierà fin da subito quella di Leclerc, che già mercoledì girerà ai test con la Rossa. E' appena finita questa stagione che già c'è l'antipasto della prossima.
