Nella conferenza del GP di Austin si è ancora parlato della stretta di mano post GP in Argentina tra Marquez e Rossi. Lo spagnolo: "E' stata una cosa naturale, come quando baci una ragazza, lo fai e basta". Il Dottore: "Era il momento giusto". Dovizioso: "Battere Marquez? Difficile, ma nulla è impossibile"
E' il ricercato d'America n.1, Marc Marquez, quasi imbattibile sul circuito texano di Austin. Quasi, perchè come ricorda in conferenza Dovizioso "niente è impossibile". Come batterlo è stato uno dei temi principali della conferenza stampa con cui si è aperta la settimana del terzo GP della stagione. Lui non ha paura: "Arrivo da un ottimo periodo ottimo e mi sento molto in forma. Anche la spalla va bene, non sarà un problema in gara come non lo è stato in Argentina". Ma il campione del mondo uscente è stato protagonista anche nel post GP a Termas de Rio Hondo: dopo un anno, ecco la stretta di mano con Valentino Rossi. "E' stato come dare un bacio a una ragazza, è naturale, fatto con trasporto... Non ho mai avuto problemi, la nostra è una relazione basata sul rispetto", ha dichiarato Marquez. Le parole del Dottore: "Era il momento giusto, aveva fatto un grande weekend, è stato normale farlo".
Dovizioso: "Niente è impossibile"
"Sono felice di com'è andata in Argentina, il nostro passo era buono e ha confermato l'ottimo ritmo che stiamo avendo. Marc ha già dimostrato di essere il re di questo tracciato, sarà dura per tutti, ma vedremo, ci sono tante variabili che potranno influenzare il GP e nulla è impossibile. Abbiamo un assetto superiore a quello del 2018, mi aspetto di essere più competitivo. L'obiettivo è il podio, ma come in ogni weekend potrà succedere di tutto".
Rossi: "Nessuno è battuto in partenza"
"Una delle cose più belle di quando hai un weekend come il nostro in Argentina è la settimana successiva, perchè sei ancora felice e rilassato. Ho cercato di prepararmi al meglio per questo circuito che è uno dei più difficili, tecnici, lunghi della stagione. Il primo anno ero molto lento, avevo bisogno di tempo per capire il tracciato, ma già dal 2014 sono riuscito a migliorare, sono anche salito sul podio, nel 2017 sono arrivato secondo, quindi è vero che è difficile, ma la nostra moto non è male. I numeri dicono che Marc qui è imbattibile perchè vince sempre, ma di certo non parti da casa pensando che sia impossibile batterlo".
La battaglia Dovizioso-Rossi
Alle spalle di Marquez infiammò la domenica di MotoGP il duello per il secondo posto tra Andrea Dovizioso e Valentino Rossi. La spuntò il Dottore, a cui il podio mancava da ben otto mesi.
Un ottimo segnale per lui e per la Yamaha. Peccato per l'altro pilota del team ufficiale, Maverick Vinales, caduto nel finale dopo un contatto con Franco Morbidelli mentre lottavano per il quinto posto.
I numeri di Marquez
In Argentina Marquez ha vinto la sua 45esima gara in MotoGP, poco più della metà rispetto a Rossi, primatista assoluto a quota 89 successi.
Per trovare un inizio di stagione migliore dello spagnolo bisogna tornare indietro di 5 anni - nella stagione delle 10 vittorie consecutive - e risalire al 2016 per rivedere Marquez in testa al Mondiale dopo sole due gare.
In caso di un'ennesima vittoria, abbatterebbe o eguaglierebbe altri record: 7 infatti è il numero di vittorie consecutive su un determinato circuito nell'era moderna firmato da Rossi al Mugello dal 2002 al 2008.
Dopo questa impresa di Rossi, a Marquez resterebbe da eguagliare solo Giacomo Agostini: 9 successi consecutivi sulla pista finlandese di Imatra dal 1965 al 1973 e 8 consecutivi a Spa dal 1966 al 1973, tutti ottenuti con la MV Agusta.
Austin ospita la MotoGP dal 2013. Marquez ha vinto tutte le gare disputate qui finora, sei siglando sempre la pole position.
Si riparte da Marc Marquez, già leader del Mondiale dopo 2 gare con 4 punti di vantaggio di Dovizioso e 14 su Rossi.
Il circuito
La pista di Austin, denominata Circuit of the Americas (COTA), è tra le quattro in calendario insieme a quelle di Barcellona, Zeltweg e Silverstone ad ospitare anche gare di Formula 1.
La staccata più impegnativa coincide con la curva 12, dove si frena per 6,3 secondi coprendo una distanza di circa 300 metri con una decelerazione di 1,5g.
Gli Stati Uniti hanno ospitato la MotoGP in 31 occasioni: 15 a Laguna Seca, 8 a Indianapolis, 6 ad Austin e 2 a Daytona.
Nel 2013 furono disputate ben tre gare negli Stati Uniti: ad Austin, a Laguna Seca e ad Indianapolis.