Superbike test a Phillip Island (Australia): risultati e tempi della prima giornata
MotoGpIl turco Razgatlioglu svetta a Phillip Island, Baz e Sykes seguono breve distanza, Rea è quarto e punta sul passo. Haslam fa ancora la differenza su Bautista, Redding più rapido di Davies. Locatelli primo in Supersport. Il Mondiale Superbike e Supersport live su SkySport MotoGP (canale 208) dal 29 febbraio con il Round di apertura a Phiillip Island in Australia. Gara 1 e 2 SBK sabato e domenica ore 5:00
L'attesissima coppia formata da Toprak Razgatlioglu e Yamaha è uno dei principali motivi di interesse del Mondiale Superbike 2020. Il pilota turco è stato da subito veloce a bordo della R1 e si è confermato a Phillip Island, dove ha svettato nella prima giornata dell'ultima sessione di test pre-stagionali. Uno spruzzo di pioggia nelle ultime ore di attività in pista non ha impedito al plotone di migliorare i tempi del mattino, dove il più veloce era stato Tom Sykes in 1’30”938: Toprak ha infatti abbassato il limite a 1’30”740.
Massimo equilibrio
I primi tre della classifica sono racchiusi in soli trentasette millesimi: Sykes si è ripetuto sui livelli del primo turno e alla festa si è aggiunta un’altra Yamaha, quella di Loris Baz, altro pilota che ha mostrato grandi cose durante l'inverno. Jonathan Rea è quarto, a due decimi e mezzo dal leader sul giro secco, ma convincente come spesso accade in termini di ritmo gara; su una pista che talvolta lo ha visto faticare, il campione del mondo ha necessità di cominciare al meglio l'anno per confermare il ruolo di favorito e scongiurare un’altra prima parte di stagione da inseguitore. Soprende nuovamente Leon Haslam, quinto con la nuova Honda CBR a quattro decimi e mezzo da Razgatlioglu. Ciò che continua a fare impressione è il differenziale rispetto al compagno di squadra Alvaro Bautista: lo spagnolo è infatti solo quindicesimo, a 1”3 da “Pocket Rocket” e a 1”8 dalla testa. E' difficile comprendere fino in fondo la reale situazione in casa HRC, ma quantomeno le prestazioni di Haslam possono far ben sperare. Scott Redding su Ducati è sesto, non distante dal connazionale e davanti a Michael Van Der Mark, che paga sette decimi esatti dal suo collega in blu in cima alla classifica.
Eugene Laverty stacca l'ottavo tempo precedendo Alex Lowes (autore di una caduta) e Chaz Davies, due protagonisti che ci si aspetterebbe di vedere qualche posizione più in alto, ma che per ora stanno subendo l’altissimo livello della competizione. Fuori dalla top-10 troviamo poi Sandro Cortese (al debutto con la Kawasaki del Team Pedercini), Michael Ruben Rinaldi (migliore degli italiani) e Xavi Fores, che precede il rookie Maximilian Scheib. Dietro a Bautista quindicesimo si piazzano invece Federico Caricasulo (scivolato a fine turno), Garrett Gerloff e Leon Camier. Non ha girato nel pomeriggio Takumi Takahashi, la cui Honda MIE Racing ha preso fuoco al termine della prima sessione della giornata per un problema tecnico.
Supersport, Locatelli è il migliore
Il capitolo Supersport è lieto per i colori italiani, alla luce della prima posizione di Andrea Locatelli (Yamaha Bardahl Evan Bros, 1’33”336) e della presenza delle MV Agusta di Randy Krummenacher e Raffaele De Rosa subito dietro. Quarto tempo per Isaac Vinales, che al secondo anno nella categoria e dopo un'ottima chiusura di 2019 punta a diventare protagonista assoluto. Lucas Mahias è quinto davanti a Jules Cluzel e Steven Odendaal, mentre chiudono le prime dieci posizioni Philipp Oettl, Corentin Perolari e Hannes Soomer. Niente male l'undicesima posizione di Can Oncu a precedere Filippo Fuligni, con Manuel Gonzalez tredicesimo alla prima presa di contatto con la pista australiana. Quattordicesimo Peter Sebestyen, seguito da Hikari Okubo e dalla wild card Oliver Bayliss, figlio di Troy Bayliss, sedicesimo. Completano la classifica Christoffer Bergman, Patrick Hobelsberger, Danny Webb, Loris Cresson, Andy Verdoia e Jaimie Van Sikkelerus. Senza tempi cronometrati Galang Hendra Pratama.