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MotoGP, Guidotti in esclusiva: "Iannone in Pramac? La voglia di correre insieme non manca"

esclusiva

Antonio Boselli

Francesco Guidotti, team manager della Ducati Pramac, ha rilasciato un'intervista a Sky Sport: "Noi siamo orientati sui giovani, ma vogliamo bene a Iannone: se ci trovassimo nella condizione che a noi manca un pilota e lui è alla ricerca di una moto, si potrebbe fare. Ma c'è anche l'ipotesi di confermare Miller e Bagnaia, perché potrebbe essere una stagione da ripetere"

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Ciao Francesco, come stai?

"La vivo in fasi alterne, da una parte sono sereno perché c'è poco che possiamo fare, dall’altra parte più intimamente mi fa guardare il futuro con un po’ di preoccupazione. Ma l’ottimismo deve prevalere, anche per farsi trovare pronti in casi di ripartenza".

 

Tu sei team manager di un team privato, è una situazione più difficile da sopportare rispetto agli ufficiali?

"La situazione è delicata. Secondo me i team satellite non soffrono di più degli ufficiali, tutti soffrono in proporzione. Noi non incassiamo i soldi degli sponsor, loro i soldi della vendita delle moto. Anzi, da un certo punto di vista, più grande è il team, più complessi sono i problemi. Noi siamo un team flessibile, la proprietà vive il problema in prima persona e Dorna ci sta venendo incontro con un sussidio. Con il passare delle settimane cercheremo di riempire qualche casella in più".

 

Gli scenari sono innumerevoli, qual è quello migliore e più probabile?

"Difficile fare previsioni, da qui a due mesi nessuno sa cosa succederà, dobbiamo solo aspettare. Lo scenario migliore è ovviamente scendere in pista, anche con tutte le limitazioni del caso, perché ricordiamoci che ci sono almeno 2000 persone da movimentare. Sarebbe decisivo, più che il vaccino, magari un farmaco che smorzi i sintomi di questo virus".

 

Peccato per Pecco Bagnaia che stava crescendo, qual è la tua opinione?

"Pecco anche l’anno scorso ha fatto tante buone gare, poi per un motivo o per l’altro non è riuscito a concretizzare in alcune occasioni. Se riuscirà a coniugare il suo stile di guida, che predilige la percorrenza in curva, con le caratteristiche della Ducati farà bene. Dobbiamo aiutarlo anche noi in questo percorso. Anche i dati confermano questa crescita, e questa poteva essere una stagione importante".

 

Vi siete dati una scadenza per trattare i rinnovi eventuali dei piloti, considerando che sono in scadenza?

"È troppo presto per prendere decisioni, e anche loro sanno che dovranno aspettare. Stiamo cercando di non tagliare l’ingaggio in questa stagione, le loro entrate dipendono dai diritti di immagine e le prestazioni in pista, e finché non si va in pista dobbiamo aspettare, anche se a qualcosa dovremo rinunciare tutti. Vorrei precisare che nessuno vuole tagliare alcunché, aspettiamo di tornare in pista per fare i conti alla fine della stagione. Solo alla fine dell’anno sapremo se dovremo tagliare gli ingaggi, tutto dipende dal Mondiale che correremo. Certo, chi ha rinnovato a gennaio ha fatto bingo".

 

Nel caso non si corra, potreste confermare i due piloti per il 2021?

"È un’ipotesi che può essere vagliata, c’è qualcuno che si muoverà e quindi ci sono dei posti da occupare, mi viene in mente la Yamaha di Quartararo. Se facessimo poco o niente, c’è anche l’ipotesi di confermare i piloti attuali, perché potrebbe essere una stagione da ripetere".

 

Facendo un passo indietro, sei rimasto sorpreso che Vinales non sia passato in Ducati?

"Mi risulta che fossero molto vicini, ma Yamaha ha fatto l’unica cosa che doveva fare: rinnovare Vinales e promuovere Quartararo. Bisogna considerare che solitamente è più semplice per un team rinnovare un proprio pilota che strappare un pilota a un altro team. Yamaha poi stava crescendo nel finale di stagione e in generale per Ducati è difficile strappare un pilota Yamaha o uno Honda".

 

A questo punto che strategia pensi sia giusta per Ducati? Voi del team Pramac avete fatto da vivaio per Ducati: punteresti a un giovane o a un pilota di esperienza?

"In Moto2 ci sono Jorge Navarro e Jorge Martin come piloti interessanti, anche Xavi Vierge e poco più. In MotoGP qualche pilota si è fatto avanti con noi, ma sono solo chiacchere, anche perché con il coronavirus tutto si è fermato. Se ci portassero via uno dei due piloti attuali, saremmo in difficoltà, ma non vedo tutta questa urgenza".

 

Andrea Iannone ha detto che si è pentito di aver lasciato la Ducati, tu lo riprenderesti?

"Noi siamo prevalentemente orientati sui giovani, Iannone verrebbe da trentenne, ma storicamente gli vogliamo bene: se ci trovassimo nella condizione che a noi manca un pilota e lui è alla ricerca di una moto, si potrebbe anche fare. Iannone è stato con noi due anni, in una situazione tecnica molto difficile, diciamo che la voglia di correre insieme non ce la siamo tolta del tutto perché non siamo riusciti a fare neanche un podio, la voglia di fare qualcosa insieme è rimasta. Se dovesse mai succedere che siamo nelle condizioni giuste, nessuno vieta di concludere".