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Penalità a Bagnaia, Ciabatti: "Bandiera gialla, in alcuni circuiti postazioni inadatte"

MotoGp

Il direttore sportivo Ducati: "In molti circuiti le postazioni della bandiera gialla sono in punti pensati per le auto, non per le moto. Diventa pericoloso per il pilota cercare di vederle. Oggi era impossibile per Bagnaia accorgersene". Restando in tema di sicurezza: "Tempo eccessivo tra la caduta di Martín e la bandiera rossa". Il GP del Portogallo domani alle 14 live su Sky Sport MotoGP

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Il direttore sportivo della Ducati, Paolo Ciabatti, interviene a Sky analizzando il giro da record cancellato a Francesco Bagnaia, scivolato con la decisione della Direzione gara dal primo all'undicesimo posto in griglia per non aver rispettato il regime di bandiera gialla: "Aveva fatto un giro fantastico, meritava la pole, sarebbe stata la terza di fila per Ducati, era importante partire davanti. Peccato. La bandiera gialla c'era, è vero, ma credo che i piloti di moto abbiano dinamiche diverse rispetto a quelle di auto e molte postazioni sono state pensate proprio per gare di auto. Non si può ritenere che il pilota possa vedere la bandiera gialla esposta su una postazione esterna, sulla destra, in alto, quando lui sta girando a sinistra, si sporge fuori dalla moto e guarda avanti. Infatti Pecco non l'ha vista. Se la bandiera viene esposta in una posizione in cui non può essere vista dal pilota si sta facendo qualcosa di rischioso, non è sicuro, se si trova in una posizione inadatta non stiamo facendo il bene di questo sport".

"Caduta Martín, troppo tempo prima della bandiera rossa"

A proposito di sicurezza, Ciabatti aggiunge: "Il tempo impiegato per esporre la bandiera rossa dopo caduta di Martín è stato eccessivo, erano in difficoltà gli stessi soccorritori". Un applauso a Quartararo, che dopo le qualifiche ha dichiarato che Bagnaia si meritasse la pole: "Mi sono piaciute tantissimo le sue parole, Quartararo è stato un signore, tanto di cappello alla sua onestà, è stato in gentleman". Infine, le prospettive per la gara di Bagnaia: "Partire 11° è complicato, dovrà fare un’ottima partenza. Sicuramente la cosa positiva è aver dimostrato, dopo il Qatar, che anche qui le nostre moto sono molto competitive".

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