Tripletta italiana nelle qualifiche del Mugello e 5 Ducati nelle prime 5 posizioni. Prima pole in carriera per Di Giannantonio, seguito dai piloti del team Mooney VR46: Bezzecchi 2° e Marini 3°. Bagnaia partirà 5°. Intanto Marc Marquez ha annunciato che dopo il GP Italia volerà negli Stati Uniti, dove sarà operato per la quarta volta all'omero destro (tra l'altro era stato protagonista di una spettacolare caduta in qualifica). Per lui verosimilmente la stagione è finita
Fantastica MotoGP, mai avara di sorprese. Due rookies ai primi due posti, Di Giannantonio ad aprire la griglia del GP del Mugello, di fianco a lui Marco Bezzecchi; solo una volta era accaduto in passato con Lorenzo e Toseland a Losail nel 2008.. Due piloti privati con moto satellite che mettono dietro gli ufficiali, sorprese di una giornata già ricca di colpi di scena, a cominciare dal meteo che ha scombussolato strategie e previsioni. Prima in Q1, con Miller rimasto fuori, e non di poco, in quelle condizioni (chiazze d’umidità per la pioggia caduta a inizio turno) dove l’australiano di solito regala lezioni di guida. E poi l’inizio della Q2 interrotto dopo trenta secondi per la caduta di Marquez alla seconda curva (moto in fiamme, olio in pista, ma il pilota integro). Sotto un cielo minaccioso e gravido di pioggia, qualche gocciolina che cadeva qua e là, la classifica si è ribaltata. Davanti sono finiti "quelli che nessuno s’aspettava"”, o meglio "quelli che sono qui a fare esperienza". Quei due, Diggia e Bez, hanno dato una piccola lezione, dolorosa per l'orgoglio dei big, che hanno faticato oltre il dovuto. Forse con altre condizioni sarebbe andata diversamente, ma tant'è, davanti a festeggiare ci sono loro, 46 anni in due (un numero magico oggi), Marco e Fabio ("sono sempre andato forte al Mugello, m'aspettavo una buona qualifica, certo non la pole. Pazzesco"). E poi Luca Marini, l'altra sorpresa, e una conferma per la Ducati che ne ha piazzate ben cinque di moto là davanti. In gara non sarà facile confermarsi, Zarco parte in seconda fila col quarto tempo insieme a Bagnaia, quinto. Quartararo chiude la seconda fila col sesto tempo, con una Yamaha assai poco brillante (l’impressione che sia lui a metterci una pezza è sempre forte).
I delusi: Aleix Espargaró e Bastianini
Ad aprire la schiera dei delusi c'è invece Aleix Espargaró, che ha dominato le prove fino al momento cruciale: il capitano dell’Aprilia non ha raccolto quanto seminato da venerdì, e come lui Bastianini che si è dovuto accontentare della quinta fila (decimo tempo per lui). Enea era anche caduto in mattinata lottando contro le difficoltà rappresentate dall’ultimo tratto della pista, ancora un po’ ostico per lui. Ma sul passo gara il romagnolo c’è, come Bagnaia (sperando in una gara asciutta). A livello statistico resta una giornata storica per la casa bolognese e per l’Italia delle moto con quattro italiani ai primi quattro posti è un record, così come le cinque Desmosedici nelle stesse posizioni. Dominio italiano, che se fosse confermato in gara…
Marc Marquez ancora fermo ai box.
Trio italiano davanti ancora 7 minuti per l'assalto alla pole.
Solo i primi tre ora sotto l'1:49: ancora 8 minuti di Q2.
Cambio di setup per Marquez: da bagnato ad asciutto. Ora monteranno le nuove dopo una sorta di giro di shakedown, per fare il time attack.
I piloti in pista:
Anche Marc Marquez torna in pista in questo momento.
13 minuti e 22 secondi di Q2: le qualifiche sono riprese dopo la caduta di Marc Marquez.
Bandiera rossa: caduta di Marquez. Moto a fuoco, pilota ok
La top ten finale del Q1:
1 | 49 | F. DI GIANNANTONIO | 1:47.219 |
2 | 93 | M. MARQUEZ | +0.075 |
3 | 43 | J. MILLER | +0.402 |
4 | 51 | M. PIRRO | +0.990 |
5 | 88 | M. OLIVEIRA | +1.012 |
6 | 33 | B. BINDER | +1.036 |
7 | 36 | J. MIR | +1.513 |
8 | 73 | A. MARQUEZ | +1.627 |
9 | 87 | R. GARDNER | +1.688 |
10 | 40 | D. BINDER | +2.252 |
La pista si sta asciugando, i tempi potrebbero abbassarsi ulteriormente.