A metà stagione la Ducati si ritrova con tanti piloti competitivi, ma piuttosto distanti dal leader del Mondiale Fabio Quartararo: stagione altalenante per Bagnaia tra vittorie e cadute e per Bastianini, partito fortissimo e poi calato negli ultimi Gran Premi. Promossi anche i piloti del Team Mooney VR46, rimandati i Pramac e bocciato il partente Jack Miller. Voti e pagelle di Paolo Beltramo alla casa di Borgo Panigale
La Ducati è la forza numericamente e tecnicamente superiore. Con ben 8 piloti surclassa la concorrenza che al massimo schiera 4 moto (Yamaha, Honda, KTM), se non soltanto 2 (Aprilia e Suzuki). La presenza Ducati in MotoGP è varia e di qualità. Ci sono piloti esperti, veloci e schierati per vincere, altri più giovani, addirittura esordienti o alla seconda stagione. Questo mix ha prodotto grandi risultati di marca, meno per il campionato piloti dove chi vince è uno solo
Ha però reso felici tutti i team che hanno creduto nelle capacità del reparto corse di Borgo Panigale, sia considerando le moto più evolute, sia quelle del 2021, comunque competitive. Insieme alla crescita di Aprilia (e pure di Ferrari e scuderie da lei motorizzate in F1), un fantastico biglietto da visita per il “Made in Italy”
L’altro lato della scintillante medaglia è che c’è la possibilità che nessun mezzo italiano sarà anche campione del mondo piloti. C’è pure quella, però, che si vinca pure quelle classifiche. Vedremo, visto che alla fine dei mondiali manca ancora più o meno metà stagione e c’è quindi la possibilità di ribaltare le classifiche attuali
Il pilota di punta di Ducati è sempre stato Pecco Bagnaia schierato nella squadra ufficiale con Jack Miller. Il torinese ha iniziato con tanti problemi visti i limiti di gioventù della moto 2022, limiti poi superati col lavoro e qualche gara di tempo. Inoltre a questi guai dobbiamo aggiungere qualche errore di troppo di Pecco e una sfortuna a volte esagerata
In sostanza ha vinto 3 gare (come Bastianini e Quartararo), tante e bene, ha ottenuto pole, ma è piuttosto lontano dal leader Quartararo anche se prima delle vacanze il francese è caduto e lui ha vinto, potendosi così godere un periodo con spirito positivo, Al suo mondiale fino a qui darei 7 perché lui per primo si aspettava di più, considerando il buono e il negativo che però sembra oramai alle spalle.
Miller invece ha deluso e si è messo nella condizione di dover tornare in un team satellite o cambiare. Ha scelto di andare in KTM lasciando così un buco umano molto grande in Ducati, ma a scelta dei dirigenti ha senso: con Miller il mondiale difficilmente si vince, anche se è un ottimo pilota e un compagno generoso e fedele. A lui, 5
Benissimo ha fatto immediatamente Enea Bastianini con la moto 2021, cioè un mezzo già a punto e maturo fin da subito dopo lo stupefacente finale di stagione passata. Ha vinto 3 gare, è stato in testa al campionato, ha messo in mostra qualità da top, poi però ha cominciato a commettere errori e a guidare meno bene. In più si devono sommare i pensieri per il rinnovo del contratto (fatto, per 2 anni con moto ufficiale) e quelli ancora non risolti per la destinazione futura: team ufficiale o Pramac?
In ballo ci sono lui e Martin, con Bagnaia che aspetta pure lui di sapere. Tutti aspetti che possono aver contribuito alla seconda parte di campionato meno buono insieme alla crescita delle moto ’22 che hanno reso più difficile stare davanti. Insomma, a lui 8, considerando che è stato spesso bravissimo e 8 anche al Team Gresini che lo ha messo nelle condizioni migliori per rendere al massimo
Il Team Pramac ha schierato come sempre ormai due ottimi piloti, Martin e Zarco. Il primo, però ha dovuto convivere a lungo con un problema all’avambraccio destro che non gli permetteva di guidare al meglio. Diciamo che la sua è stata una stagione negativa, ma giustificata da questo grave problema. Direi quindi che per valutare al meglio Martin si dovrà attendere la sua seconda parte di campionato. Per ora NG
Il francese invece ha disputato buone prove e anche buone gare, ha confermato la sua appartenenza al gruppo di quelli buoni, ma ancora non è riuscito a vincere una gara, il suo obiettivo dichiarato dopo un bel po’ di anni in MotoGP. 6.
E veniamo ai due piloti del Team VR46, Luca Marini e Marco Bezzecchi. La squadra ha superato molto bene l’esame MotoGP dimostrando professionalità, capacità, un ambiente appassionato e sorridente e ambizioso. Marini ha avuto qualche problema iniziale, ma lavorando sodo e impegnandosi ha messo in pista ottime prestazioni in alcune gare dimostrando di aver capito i suoi punti deboli e di sapere come migliorare al suo secondo anno. 7 di stimolo, considerando gli step in avanti
Bezzecchi, invece, è un debuttante e ha stupito in più di un’occasione con la sua velocità sia in prova, sia in gara. Bene 7, un altro italiano che potrà diventare uno di quelli buoni, in pista a cercare di contrastare spagnoli e quel francese là