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Moto3, GP Malesia: Veijer vince a Sepang, Sasaki 2° e Masià 3°. HIGHLIGHTS

sepang

Paolo Lorenzi

©Ansa

Prima vittoria in carriera per Veijer, che a Sepang precede il compagno di squadra Sasaki e Masià. Il giapponese accorcia a 13 punti il distacco dal leader del Mondiale. Fuori gioco Alonso, protagonista di una maxi caduta, fortunatamente senza conseguenze per i piloti. Farioli 8° e primo degli italiani dopo la penalizzazione di Munoz (retrocesso da 5° a 17°)

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La prima vittoria di Collin Veijer arriva alla terzultima gara. Il rookie olandese guasta la festa al compagno di squadra Sasaki, in lotta per il titolo, secondo davanti al leader del mondiale Masia che mantiene la testa, ma concede quattro punti al giapponese. La classifica del campionato resta aperta con il pilota di Leopard avanti ancora, ma per 13 punti. Masia ha controllato il duello dei due piloti Husqvarna, dopo una gara accorta nel gruppo di testa. Ha rischiato molto al quinto passaggio, quando Munoz (a cui sono stati dati 27 secondi di penalizzazione con retrocessione dalla 5^ alle 17^ posizione per aver steso Toba) davanti a lui ha perso il controllo della sua moto, l’unico sussulto di una corsa gestita con attenzione. Troppo alta la posta in palio, Jaume ha lasciato sfogare i due compagni di squadra, Veijer non ha badato alle strategie di squadra, Ayumo ha tentato un ultimo sorpasso al tornante prima del traguardo, ma l’olandese è uscito più forte; fine dei giochi.

 

Polemiche a parte - se Veijer avesse favorito Sasaki, la distanza da Masia si sarebbe ridotta a 8 lunghezze - la lotta per il titolo ha subito un duro colpo al quinto giro quando Alonso, partito ventunesimo e risalito fino al decimo posto, ha innescato una carambola in cui sono rimasti coinvolti Moreira, Rossi. Furusato e Holgado. Caduta senza conseguenze per nessuno, nonostante la sequenza drammatica (Alonso è rimasto sulla pista rischiando di essere travolto), se non per la classifica. Il colombiano ha lasciato sull’asfalto malese i suoi sogni di lottare ancora per il titolo, al primo anno di Moto3, nonostante l’aritmetica lasci ancora aperte le sue speranza, ma 41 punti di ritardo (ne aveva 25 prima del via) sono tanti con solo due gare da disputare.

 

Condizione fotocopia per Holgado, stesso distacco e titolo che si allontana. Masia ringrazia, favorito dalla stella dei predestinati. All’undicesimo giro, Rueda ha eliminato anche Deniz Oncu, altro contendente al mondiale (ora attardato di 51 lunghezze). Una staccata al limite, lo spagnolo che finisce addosso al turco e addio possibilità di giocarsi la volata finale. Nell’incidente è rimasto coinvolto, senza conseguenze fisiche, anche Matteo Bertelle, fin lì autore di una gara maiuscola, costretto ad allargare nella ghiaia per evitare i due piloti. Il primo degli italiani al traguardo è stato Filippo Farioli, ottavo, Uscito di scena Fenati al quarto giro, Rossi coinvolto nell’incidente di gruppo, Bertelle decimo, un bilancio non proprio esaltante per i colori nazionali.

L'ordine d'arrivo della Moto3

La classifica piloti a due gare dalla fine