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Bagnaia prima del GP Thailandia: "La missione è recuperare punti, qui mi sento più forte"

motogp a buriram

Paolo Lorenzi

Il campione del mondo in carica è fiducioso in vista del GP Thailandia, si sente più forte su questo tracciato rispetto a Phillip Island: "La pista è più adatta a me, la missione è recuperare terreno". A tre gare e tre Sprint dalla fine Bagnaia è a -20 punti dal leader Martin: "Non è un grosso svantaggio, ora con le Sprint si perdono o recuperano punti con grande facilità..."

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Pecco Bagnaia sa cosa l’aspetta, da qui in poi. Deve dare il massimo, come sempre, e magari anche qualcosa di più, per ricucire il distacco da Martin. "La missione è recuperare punti - esordisce nella conferenza stampa di giovedì in Thailandia - e questo tracciato è più adatto a me, rispetto all’Australia che è stata una trasferta un po’ complicata. Perché abbiamo preso la direzione sbagliata sabato e domenica ho dovuto rallentare per chiudere la corsa, a causa del consumo eccessivo delle gomme. Qui il nostro potenziale è più alto".

"Buriram dalla mia parte"

Pecco ne è convinto, anche se l’anno scorso Martin, proprio in Thailandia, fece bottino pieno vincendo entrambe le gare. "Non dico che lui qui non sia veloce, l’anno scorso ha corso anche con intelligenza, ma altri piloti sono veloci su questa pista. Pista che io valuto anche in funzione del suo tracciato e delle gomme che si possono portare in gara. Quindi penso che per tutti questi motivi sia un po’ più dalla mia parte". 

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"20 punti non sono un grande svantaggio"

Recuperare 20 punti non sarà facile, ma nemmeno impossibile. Bagnaia ovviamente deve crederci fino all’ultimo. "Due anni fa era più difficile recuperare uno svantaggio simile, ma adesso è diverso: 20 punti non sono uno svantaggio così grosso perché guadagnare o perdere un sacco di punti oggi è facilissimo". Strategia? "Devo fare di più, ma l’approccio alla gara non cambierà. Sarà la stessa di sempre. D’altronde è la quarta stagione che lotto per il titolo. Che si tratti di inseguire o di essere inseguito non cambia".

Sull'incidente Bezzecchi-Vinales in Australia

Gli chiedono anche dell’incidente di Bezzecchi con Vinales in Australia, che Pecco giustifica per via dell’effetto dell’aerodinamica. Difficile da gestire secondo lui. "Ci sono curve complicate sotto questo aspetto. E’ già successo in passato, pure a me l’anno scorso in Qatar. Se stai superando e ti capita di trovarti sulla stessa linea del tuo avversario, puoi finire risucchiato dalla sua scia. Possiamo anche dibatterne in Safety Commission ma non cambierebbe molto".

Sul possibile ritorno di Iannone in MotoGP

Infine gli chiedono del possibile ritorno di Iannone in MotoGP, nelle ultime due gare come sostituto di Di Giannantonio che deve operarsi alla spalla. "Credo che troverà una Ducati diversa. Lui ha smesso di correrci nel 2016, io ho avuto modo di provare la Desmosedici del 2017 che era un mixi di vecchio e nuovo, e posso dire che era molto diversa dall’odierna. Quella attuale si adatta un po’ meglio a tutti, ma per sfruttarne il potenziale devi forzarla, devi guidarla in modo aggressivo, altrimenti finisci ultimo come Bautista l’anno scorso, in Malesia". Lui comunque preferirebbe Bulega, come sostituto di Diggia: "Speravo di vedere Nicolò su quella moto, perché quando hai la possibilità di guidare una MotoGP devi coglierla. Iannone penso che si divertirà un sacco, certo la Malesia non è una pista facile, ma Andrea la conosce bene e poi sa come muoversi".