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La 'vendetta' sportiva di Martin: il n°1 sarà sull'Aprilia nel 2025

MotoGp

Paolo Beltramo

C'era da immaginarselo che prima o poi sarebbe successo: Martin è il nuovo campione del mondo, il primo a trionfare con un team non ufficiale nell'era MotoGP. Nessun favoritismo dalla Ducati, scelta da ammirare e prendere come esempio, nonostante Jorge avesse annunciato da mesi il suo trasferimento in Aprilia. E a Noale porterà con sé il numero 1, ulteriore soddisfazione dopo il titolo iridato e la scelta di Borgo Panigale di promuovere Marc Marquez in rosso al suo posto...

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Che prima o poi potesse accadere ci stava. Jorge Martin è sempre cresciuto, ha saputo progredire, mantenere le sue caratteristiche migliori e nel contempo lavorare sui pochi difetti. Il risultato è un nuovo campione del mondo spagnolo, il quinto per la precisione, dopo Alex Crivillé (1999, Honda 500), Jorge Lorenzo (2010, '12 e '15 Yamaha), Marc Marquez (2013, '14, '16, '17, '18, '19, Honda) e Joan Mir (2020, Suzuki) tutti in MotoGP. Il pilota del Team Pramac è il primo ad aver trionfato con un team esterno e non in sella a un mezzo della squadra ufficiale nella storia della MotoGP. Una bellissima soddisfazione, immaginiamo, per tutti loro.

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Luigi Dall'Igna a colloquio con Paolo Campinoti, patron di Pramac Racing - ©Motorsport.com

Nessun favoritismo: Ducati sia d'esempio

Magari, invece, un po' meno soddisfatti saranno Bagnaia e la squadra rossa, ma il gran capo Gigi Dall'Igna aveva promesso che non ci sarebbero stati favoritismi, che le chance tecniche sarebbero state assolutamente identiche per i due contendenti. Questo nonostante Jorge, già dal Mugello, avesse annunciato di aver firmato per Aprilia dal 2025 e Pramac passi a fare il secondo team della Yamaha. Diciamo che dal punto di vista sportivo e morale la decisione di Ducati è non soltanto da rispettare, ma addirittura da prendere ad esempio. Non è facile per nessuna casa vedere andare il proprio campione dai rivali senza cercare di tenersi il titolo.

Jorge Martin con Pecco Bagnaia e Marc Marquez durante una delle tante conferenza a 3 della stagione - ©Motorsport.com

In Aprilia con il numero 1

Per Jorge credo invece che l'idea di andare in Aprilia portandosi dietro il numero 1 (che ha già confermato che utilizzerà) strappato alla casa che gli ha preferito Marc Marquez come compagno di Bagnaia nella squadra interna per il prossimo biennio, sia una soddisfazione ulteriore. Jorge aveva il difetto di essere qualche volta un po' troppo istintivo, aggressivo, combattivo. In pista ha imparato a contenersi ma al Mugello, in attesa che arrivasse l'annuncio di Marquez in Ducati Lenovo, aveva già risolto e firmato per Aprilia. Una scelta ovviamente consapevole e pensata, ma anche impulsiva: voleva essere un pilota ufficiale a tutti gli effetti e nella casa veneta lo sarà, anzi è già chiaro che il punto di riferimento per la nuova avventura di Aprilia è proprio lui. Lui col suo numero da campione.

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Invertiti i titoli rispetto all'anno scorso

Curioso constatare che l'anno passato il team campione del mondo è stato quello Pramac, mentre il pilota Bagnaia. Quest’anno i successi si sono invertiti: campione squadre Ducati Lenovo, piloti Martin. Con quel #1 che emigra sulla carenatura di una rivale. Sono gli scherzi del destino che pure nelle gare, a volte, sembra proprio divertirsi a combinare piccole-grandi provocazioni, a mettere un po' più di spezie in un piatto già di per sé molto saporito come una vendetta sportiva. 

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