Undici partite per oltre dodici ore di pallacanestro NBA: ecco tutto il programma del Martin Luther King Day, a partire dalla sfida tra Atlanta e San Antonio in prima serata fino al ritorno di Chris Paul a Los Angeles
Il Martin Luther King Day è un’occasione fondamentale per ricordare la memoria di MLK, specialmente quest’anno che segna il 50° anniversario del suo assassinio al Lorraine Hotel di Memphis datato 4 aprile 1968. La NBA è sempre stata molto attenta a celebrare la festività, organizzando il proprio calendario in modo tale da avere un ricchissimo programma di partite per il terzo lunedì di gennaio. Anche quest’anno non fa eccezione, con la bellezza di undici partite per più di dodici ore consecutive di pallacanestro NBA da gustare dall’aperitivo alla colazione del giorno dopo. Due sono quelle offerte da Sky Sport: in prima serata alle 21 su Sky Sport 2 HD con commento di Francesco Bonfardeci e Matteo Soragna la reunion tra Marco Belinelli e i suoi vecchi compagni dei San Antonio Spurs, uno dei tanti incroci tra due squadre allenate da un mentore (Gregg Popovich) e uno dei suoi discepoli (Mike Budenholzer). A seguire la replica dell’incontro di ieri sera tra New York Knicks e New Orleans Pelicans (per chi si fosse perso lo spettacolare scontro tra Kristaps Porzingis e Anthony Davis), apripista per il vero piatto forte della notte di Sky con il secondo incontro stagionale tra Cleveland Cavaliers e Golden State Warriors. Per chi non riuscisse a farsi la notte in piedi, il giorno dopo a partire dalle 12 su Sky Sport 2 HD verranno trasmesse in replica sia la partita tra Hawks e Spurs che la rivincita delle ultime tre Finals (dalle 14:00 con commento di Flavio Tranquillo e Davide Pessina), per rivivere tutte le emozioni delle due gare NBA trasmesse da Sky. Il MLK Day però non si ferma lì: ecco l’intero programma di una giornata di basket infinita e bellissima da vivere tutta d’un fiato, con diversi incroci importanti anche in ottica playoff in entrambe le conference.
Ore 18:30: Detroit Pistons-Charlotte Hornets
Si comincia all'orario dell'aperitivo con due squadre alla ricerca di contiuità: sia i Pistons che gli Hornets hanno un record di 5-5 nelle ultime dieci gare, anche se Detroit mantiene il sesto posto nella Eastern Conference mentre Charlotte sta cercando di tornare in corsa per l'ottavo dopo un brutto periodo coinciso con l'assenza di coach Steve Clifford. L'allenatore degli Hornets tornerà in panchina solo settimana prossima, saltando così l'incontro col suo ex capo Stan Van Gundy.
Ore 19:00: Philadelphia 76ers-Toronto Raptors
Una delle partite più interessanti del MLK Day si gioca a Philly, dove i Sixers al rientro da Londra trovano subito una squadra caldissima come i Toronto Raptors, vicini a una clamorosa rimonta contro i Golden State Warriors qualche giorno fa. Joel Embiid e Ben Simmons vogliono ricominciare la corsa all'ottavo posto interrotta dalla sconfitta londinese contro i Celtics, mentre i canadesi siedono comodamente al secondo posto nella conference. All'ultimo incontro tra le due squadre DeRozan ne segnò 45, al tempo il suo massimo in carriera poi superato qualche giorno dopo.
Ore 20:00: Washington Wizards-Milwaukee Bucks
Altro scontro interessante all'ora di cena: gli Wizards ospitano i Bucks reduci dalla sconfitta di ieri sul campo degli Heat, cercando di vincerne per tenere la scia e riprendere i Cavaliers e giocarsi il fattore campo ai playoff. Da segnalare lo scontro tra i due ex compagni a Kentucky tra John Wall e Eric Bledsoe, oltre agli occhi puntati su due probabili All-Star come Giannis Antetokounmpo e Bradley Beal.
Ore 21:00: Atlanta Hawks-San Antonio Spurs (diretta Sky Sport 2 HD)
Piatto ricco in prima serata su Sky Sport anche per Marco Belinelli, che ha saltato l'ultima partita contro Brooklyn per un problema alla caviglia ma sarà regolarmente in campo. Dall'altra parte la sua ex squadra guidata da un allenatore, Gregg Popovich, che considera suo mentore e che sta ritrovando un po' dei suoi protagonisti, avendo avuto quasi il roster al completo contro Denver con i rientri di Danny Green e Kawhi Leonard.
Ore 21:00: Brooklyn Nets-New York Knicks
È tempo di Derby a New York, con Nets e Knicks che tornano ad affrontarsi per la terza volta in stagione. Nelle prime due hanno sempre vinto i fratelli maggiori blu-arancio, che anche a Brooklyn potranno godere di una gara casalinga "aggiuntiva" visto che sugli spalti ci sono sempre più tifosi dei Knicks che quelli dei Nets. Dopo la delusione della sconfitta in overtime contro New Orleans al Madison Square Garden, c'è da scommettere che Porzingis e soci arriveranno dall'altro lato del fiume Hudson con la voglia di cominciare bene una trasferta da sette partite, la più lunga della stagione.
Ore 21:30: Chicago Bulls-Miami Heat
Gli Heat di Erik Spoelstra si presentano allo United Center forti di una striscia di sette vittorie consecutive, ma anche con le scorie della gara giocata ieri contro Milwaukee e un viaggio non banale per risalire gli Stati Uniti nel corso della notte. Ad accoglierli i Bulls di Zach LaVine, rientrato sabato contro Orlando e apparso subito in buone condizioni dopo undici mesi di inattività per la rottura del ginocchio: il test contro una difesa tosta e atletica come quella di Tyler Johnson, Josh Richardson e tutti gli altri Heat sarà interessante per verificare le sue condizioni atletiche.
Ore 23:30: Memphis Grizzlies-Los Angeles Lakers
Di passaggio tra le gare in prima serata e quelle delle due di notte c'è la sfida tra Grizzlies e Lakers, non particolarmente interessante per la classifica (si affrontano le due peggiori squadre della Western Conference) ma piena di significati per la forza emotiva di una gara giocata a Memphis nel 50° anniversario della morte di Martin Luther King. Le squadre hanno fatto visita ieri al Lorraine Hotel e i Grizzlies scenderanno in campo con la nuova maglia City Edition ispirata agli slogan delle proteste dei lavoratori che ispirarono MLK.
Ore 2:00: Oklahoma City Thunder-Sacramento Kings
I Thunder sono tornati al successo contro Charlotte dopo aver perso tre partite in fila, interrompendo il buon momento che sembrava aver dato una svolta alla loro stagione. A rallentarli è stato soprattutto l'infortunio ad Andre Roberson, senza il quale la squadra di coach Donovan ha vinto solo tre delle ultime otto gare. I Kings invece scendono in campo per evitare la quinta sconfitta consecutiva (2-9 nelle ultime 11), di cui due per mano degli L.A. Clippers che li hanno fatti crollare all'ultimo posto tanto per efficienza offensiva che per quella difensiva.
Ore 2:00: Cleveland Cavaliers-Golden State Warriors (diretta Sky Sport 2 HD)
La gara tra le "duellanti" più rinomate della NBA non può essere limitato a poche righe: a questo link trovate tutto quello che c'è da sapere sul secondo incontro stagionale tra Cavs (in un momento di crisi nera) e Warriors (reduci da dodici vittorie consecutive in trasferta).
Ore 3:00: Utah Jazz-Indiana Pacers
Con quattro partite e mezza di ritardo dall'ottavo posto e avendo perso 14 delle ultime 18, per i Jazz ogni partita rappresenta un mini-banco di prova per cercare di rimettersi in carreggiata. Aver perso Thabo Sefolosha per il resto della stagione non aiuta, così come dover fare a meno di Rudy Gobert ormai da 14 partite in fila, ma non c'è più tempo per piangersi addosso. Anche perché i Pacers sono in un momento positivo, avendo vinto 4 delle ultime 5 da quando è rientrato Victor Oladipo, tra cui l'ultima rimontando 22 punti ai Cleveland Cavaliers.
Ore 4:30: L.A. Clippers-Houston Rockets
Se sarete ancora svegli per il grande finale, a Los Angeles c'è un appuntamento di quelli da segnare sul calendario a inizio anno, il primo ritorno di Chris Paul da avversario contro i "suoi" Clippers. Che peraltro tra mille difficoltà stanno trovando la loro quadratura, affidandosi alle improvvisazioni dal palleggio di uno scatenato Lou Williams e un gruppo di contratti non garantiti che cerca il proprio posto nella lega. Con Danilo Gallinari ancora out, la squadra di Doc Rivers cerca di continuare il buon momento contro i Rockets, anche loro alle prese con l'assenza di James Harden che però dovrebbe rientrare giovedì o sabato, secondo quanto detto da coach D'Antoni.