Il n°9 di Golden State ha saltato le ultime quattro gare della serie vinta contro i Rockets e chiederà un secondo consulto medico dopo che il ginocchio non ha recuperato come sperato. Agli Warriors serve un giocatore in grado di rallentare LeBron James
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Neanche il tempo di godersi la festa per la vittoria ottenuta in gara-7 contro Houston che Golden State è già con la testa al quarto incrocio consecutivo contro i Cleveland Cavaliers. Il grande interrogativo prima dell’inizio delle Finals NBA resta la condizione di Andre Iguodala, costretto a lasciare la serie contro Houston dopo il colpo al ginocchio con Harden subito in gara-3. Un infortunio che i trattamenti a cui si è sottoposto negli ultimi 10 giorni non sono riusciti a risolvere. Iguodala è stato nello scorso triennio l’arma difensiva a disposizione degli Warriors per tenere a bada LeBron James, oltre che un tassello fondamentale del quintetto schierato da coach Kerr nei momenti più delicati affrontati da Golden State negli ultimi anni. Secondo quanto riportato da Chris Haynes, la notizia delle ultime ore è che i campioni NBA in carica chiederanno un secondo parere a nuovi specialisti per valutare il problema al ginocchio sinistro, che non sta rispondendo come previsto in questa fase di recupero. Due giorni pieni di riposo sono un lusso in un periodo intenso come quello dei playoff, ma potrebbero non bastare per garantire a Iguodala la possibilità di tornare all’interno della rotazione. “È frustrato, il suo corpo non riesce a stare dietro alle sollecitazioni e alla fisioterapia”, racconta Kerr, mentre nasconde la preoccupazione per la caviglia di Draymond Green; ruotata in maniera innaturale nel finale di partita contro Houston: “Ho parlato con Chelsea Lane che mi ha detto che potrebbe essere una leggera distorsione, anche se al momento non sento nulla. Ho ancora l’adrenalina addosso, ma dopo la sfida potrebbe fare male”. Molto meno esplicito nelle sue dichiarazioni Iguodala, che prima prova a evadere i dubbi con un generico ‘non lo so’ e poi, pressato dalle domande, aggiunge: “Ci proverò, sono positivo per il futuro: domani dovrei essere ancora vivo”, provando invano a sdrammatizzare. “Ma è una contusione?”. “Se loro dicono così, vuol dire che è quello. Mi hanno rassicurato più volte che il dolore potrebbe andare via da un giorno all’altro. Speriamo”. Contenere James sarà un ruolo chiave nella serie ormai alle porte; un compito da MVP delle Finals che Iguodala non vuole lasciarsi sfuggire.