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Mercato NBA, clamoroso: DeMarcus Cousins firma con i Golden State Warriors

NBA

Il quattro volte All-Star ha deciso di unirsi ai campioni in carica con un contratto di un anno a 5.3 milioni di dollari, sorprendendo tutta la NBA. Il motivo sono le scarse offerte ricevute dal resto della lega, complice il recupero dal grave infortunio al tendine d'Achille che lo farà rientrare in campo solo a stagione in corso

Che il mercato NBA possa prendere delle svolte inattese è più o meno la normalità a inizio luglio, ma quanto successo questa notte ha pochissimi precedenti: DeMarcus Cousins ha deciso di unirsi ai Golden State Warriors con un contratto di un anno da 5.3 milioni di dollari, secondo quanto riportato da ESPN. L’ex centro di Sacramento e New Orleans è rimasto scottato dal fatto che non siano arrivate offerte di rilievo per lui sul mercato, complice il recupero dall’infortunio al tendine d’Achille che ha messo fine alla sua stagione a febbraio, e per questo ha deciso di scommettere su se stesso con un contratto annuale per i campioni in carica. Agli Warriors potrà permettersi di recuperare con tutta calma dal suo problema — il rientro potrebbe avvenire verso dicembre/gennaio — e poi inserirsi gradualmente nel quintetto di All-Star già composto da Steph Curry, Klay Thompson, Kevin Durant e Draymond Green. Golden State diventa così la sesta squadra nella storia della NBA a poter contare su cinque All-Star della stagione precedente, la prima dai tempi dei Boston Celtics nel 1975-76 — un dato che fa capire la portata e la rarità della decisione di “Boogie”. “Questo è il mio asso nella manica, il mio scacco matto” ha dichiarato Cousins, confuso e deluso dal fatto che nessuno abbia fatto offerte per lui, neanche i New Orleans Pelicans che hanno invece firmato Julius Randle con un biennale. A quel punto Cousins ha preso in considerazione solo le opzioni migliori dal punto di vista cestistico (bisogna ricordare che non ha mai disputato i playoff in carriera, men che meno vincere il titolo), arrivando a scegliere tra gli Warriors e i Boston Celtics accontentandosi di un contratto ben al di sotto del suo reale valore anche considerando quanto sia problematico il recupero da un infortunio come la rottura del tendine d’Achille. A girare la situazione in favore di Golden State sono state le conversazioni avute con Curry, Durant e Green, tutti eccitatissimi per la possibilità di aggiungere un talento del genere in squadra come dimostra anche il tweet di Steph dopo l’annuncio della decisione. E il resto della NBA, intanto, trema.