L'azzurro assicura di aver completamente recuperato dagli infortuni e fissa un obiettivo importante: "Giocare ogni partita". Fondamentale per arrivare ai playoff, un "obiettivo alla nostra portata: siamo profondi, versatili e forti in difesa". E sul possibile arrivo di Jimmy Butler dice...
IL RACCONTO DI TUTTI I MEDIA DAY NBA
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Pronto a dare il via alla sua decima stagione NBA, Danilo Gallinari affronta il media day in casa Clippers (prima che la squadra parti alla volta delle Hawaii per il training camp) con una voglia particolare di rivincita. Non può essere altrimenti, vista la scorsa annata – trascorsa più in infermeria che in campo (21 partite disputate su 82) e conclusa con la mancata qualificazione ai playoff. L’azzurro inizia rassicurando tutti sul suo stato di salute: “Ora sto molto bene, l’estate è stata tosta, trascorsa passando molte ore in palestra. Quest’anno l’obiettivo è di giocare tutte le 82 partite dell’anno”. E con Gallinari in campo gli obiettivi dei Clippers automaticamente cambiano: “Noi vogliamo arrivare ai playoff, l’obiettivo è quello – afferma il n°8 di L.A. – ma per qualche motivo mi sembra di capire che le aspettative siano alte più all’interno, tra noi giocatori in spogliatoio, che all’esterno, tra la gente e gli addetti ai lavori. Se i mille esperti di pallacanestro che ci sono in giro non pensano che ce la possiamo fare, il perché andrebbe chiesto a loro – non a me, io non lo so. Io nel nostro roster vedo tanta qualità, abbiamo tecnica, talento, aggressività, esperienza, possiamo far male tanto in difesa quanto in attacco: se riusciamo a restare sani per tutto l’anno ci possiamo davvero divertire”, la convinzione di Gallinari. Che va avanti nell’analizzare in profondità i punti di forza di questi Clippers versione 2018-19: “Siamo molto profondi, i veterani del primo quintetto sono – anzi siamo – i giocatori chiave, ma il fatto che nel gruppo ci siano tanti giocatori intercambiabili, tutti molto versatili, ci permette di avere tante soluzioni differenti, con molti quintetti diversi e altrettante opzioni. Spetterà al nostro coaching staff trovare gli equilibri migliori”. A partire dalla sua posizione in campo: “In attacco mi verrà chiesto di giocare parecchio da 4 ma finirò per alternarmi molto con Tobias Harris nei due ruoli di ala, piccola e grande”, conferma il Gallo, che però – più che sulla metà campo offensiva – vuole soffermarsi sulle potenzialità della sua squadra su quella difensiva: “Siamo una squadra che difensivamente ha tanti giocatori validi, anch’io, ovviamente – scherza l’azzurro, sicuramente più conosciuto per il suo attacco – soprattutto nel quintetto base, dove possiamo contare su due tra i migliori difensori dell’intera lega [Patrick Beverley e Avery Bradley, ma dalla panchina si alzerà anche Luc Mbah-a-Moute, ndr]. In questa lega le partite si vincono soprattutto in difesa, e quest’anno la metà campo dietro è sicuramente un nostro punto di forza”. Con queste caratteristiche – all’ombra dei Lakers sotto gli occhi di tutti dopo l’arrivo di LeBron James – i Lakers vogliono far innamorare il pubblico di Los Angeles e tornare a recitare da protagonisti nella Western Conference. Anche se le voci di mercato che avvicinano Jimmy Butler ai Clippers potrebbero disturbare i sonni del ragazzo di Graffignana: “Le voci su un suo possibile arrivo a L.A.? Dopo tanti anni nella NBA non me ne preoccupo più”, assicura. “L’obiettivo è semplicemente quello di andare in palestra e lavorare, senza preoccuparsi di elementi che non posso controllare. È quello che sto facendo”. In attesa della prima palla a due.
[intervista di Zeno Pisani | video di Sheyla Ornelas]