Precipita la situazione in casa Wizards: volano parole pesanti in allenamento tra John Wall e coach Brooks, multa per il n°2 di Washington con la dirigenza che si è detta disponibile ad ascoltare proposte di scambio per entrambi i suoi All-Star
Prima o poi bisognava arrivare a questo punto: gli Washington Wizards hanno reso disponibile sul mercato tutti i membri del suo roster, compresi John Wall e Bradley Beal. È quello che scrive Adrian Wojnarowski di ESPN, che utilizza terminologie più caute (“ha cominciato a dare l’impressione alle altre squadre che ogni giocatore possa essere discusso in uno scambio”) per riportare un’idea chiara: questi Wizards così costruiti non funzionano più e qualcosa va fatto. La preferenza della dirigenza sarebbe quella di cedere uno degli altri “pezzi” della squadra come Otto Porter o Kelly Oubre per aggiungere un terzo titolare di livello al fianco delle due guardie, ma finora il mercato è stato molto freddo nei confronti dei due giocatori, specialmente Porter che si porta dietro un contratto da 81 milioni in questa e nelle prossime due stagioni.
Per questo si è aperta la possibilità che la coppia Wall-Beal venga disgiunta, anche se tra i due quello più difficile da muovere è certamente il primo. La point guard dal prossimo anno vedrà entrare in essere la mega estensione da cinque anni a 42 milioni di dollari di media, un importo davvero ingente per qualsiasi squadra per un giocatore che in questo inizio di stagione non sta rendendo per quello che costa. Diverso il discorso per Beal, che è più giovane di tre anni rispetto al compagno ed è sotto contratto per altre due stagioni oltre a questa per 55.7 milioni di dollari complessivi, decisamente più gestibili rispetto al contrattone di Wall anche senza considerare le capacità tecniche, decisamente più malleabili in qualsiasi contesto tattico grazie alle doti di tiro (che invece Wall non ha).
Giusto ieri notte dopo la sconfitta interna con i Portland Trail Blazers, coach Scott Brooks ha definito come “imbarazzante” il livello di impegno profuso dai suoi, sottolineando come avesse dovuto cercare sul fondo della panchina qualcuno che potesse dare un minimo di energia. Con un record di 5-11 e uno spogliatoio del tutto spaccato, la situazione non è più sostenibile in queste condizioni: la dirigenza di Washington pare essersene resa finalmente conto, ma ora bisognerà trovare il modo per risollevare una situazione finita presto in una spirale negativa difficile da invertire.
La lite in allenamento e la multa a John Wall
Molto discutibile anche l’impegno profuso in allenamento, almeno stando alle indiscrezioni venute fuori nelle scorse ore. Durante una sessione in cui gli Wizards stavano come spesso succede affrontando l’allenamento senza le giuste motivazioni, Jeff Green e coach Brooks hanno iniziato a lamentarsi con il resto del gruppo e in particolare con John Wall. Parole che hanno fatto rapidamente precipitare la situazione, con il n°2 di Washington che non ha accettato di buon grado il richiamo, ma ha risposto per le rime mandando a quel paese entrambi. Qualche istante dopo sono arrivate le sue scuse, ma la situazione non è migliorata. Una sceneggiata che non è passata inosservata, visto che la dirigenza degli Wizards ha deciso di multarlo; ennesimo segno di come si stiano deteriorando i rapporti tra Wall e il resto del gruppo. A margine dell’allenamento, stando a quanto raccontato da Shams Charania di The Athletic, anche Bradley Beal ha rotto gli indugi e si è a lungo confrontato con i dirigenti e il presidente Ernie Grunfeld, sottolineando senza mezzi termini le difficoltà di dividere il parquet con Wall: “Sono 7 anni che sono costretto a convivere con questa me**a”. Uno scontro che ha coinvolto anche Austin Rivers, uno dei tanti nuovi arrivati contro cui l’All-Star di Washington ha già più volte puntato il dito. Di fronte a questa situazione sembra quindi inevitabile ricorrere al mercato per provare a rimettere in piedi un gruppo allo sbando.