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NBA, no Leonard, no problem: Toronto non si ferma più, distrutti anche gli Warriors

NBA

Ancora senza la loro superstar i canadesi - 24 ore dopo aver battuto i Clippers a L.A. - si confermano la squadra più forte della lega dominando a domicilio i campion in carica, già sconfitti due settimane fa a Toronto. Protagonisti Kyle Lowry e Serge Ibaka, entrambi in doppia doppia

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Golden State Warriors-Toronto Raptors 93-113

Una delle sfide più attese della regular season non vede in campo Kawhi Leonard, ancora fuori per il problema all’anca che già gli ha fatto saltare la sfida con i Clippers solo 24 ore prima. I Raptors, senza la loro superstar, perdono anche Jonas Valanciunas nel secondo quarto, quando il centro lituano subisce un colpo al pollice della mano sinistra da Draymond Green che lo manda ko. Gli infortuni però non sembrano fermare i canadesi, che anzi partono fortissimo e già nel primo quarto piazzano un parziale di 18-2 che li proietta sul 22-9 con Kyle Lowry subito protagonista. Il vantaggio degli ospiti tocca anche il +19 sulla schiacciata di uno scatenato Serge Ibaka, ma Golden State reagisce con un immediato 7-0 per non perdere troppo contatto. Quando le due squadre vanno negli spogliatoi per l’intervallo, il distacco degli Warriors (-16 sul 57-41) è il secondo più alto mai fatto registrare in stagione, e anche questo arriva davanti al pubblico di casa. Kevin Durant, già a quota 12 dopo i primi due quarti, si carica però sulle spalle la squadra nel terzo quarto e produce un terzo periodo da 13 punti che prova a guidare la rimonta dei suoi: Toronto però non si scompone, resiste alla carica dei padroni di casa e mantiene comunque 15 punti di vantaggio prima degli ultimi dodici minuti. Che si aprono nel miglior modo possibile per la squadra di Nick Nurse, che confeziona un parziale in apertura di 11-0 che sostanzialmente chiude la gara e affossa ogni speranza di rimonta finale di Steph Curry e compagni. Proprio il n°30 incappa in una serata tutt’altro che positiva (solo 10 punti con 3/12 al tiro e 4 perse) e anche la mano dell’altro “Splash Brother” Klay Thompson non è particolarmente calda (sono 14 i suoi punti ma con 17 tiri, di cui soltanto 7 realizzati) Solo Kevin Durant fa di tutto per dare una partita ai fedelissimi tifosi degli Warriors accorsi alla Oracle Arena: il n°35 chiude con 30 punti, 7 rimbalzi e 5 assist con 13/22 al tiro, ma non è abbastanza per evitare il secondo ko contro i Raptors dopo quello incassato due settimane fa a Toronto (senza Green e Curry in campo). Dall’altra parte la miglior squadra NBA (che vince la gara n°23 delle prime 30) manda l’ennesimo bel messaggio di forza e solidità al resto della lega: pur senza Leonard infatti, il successo contro Golden State è un successo di squadra, dato che i Raptors mandano tutto il quintetto base in doppia cifra; a distinguersi dagli altri e recitare da protagonisti sono però un Serge Ibaka da 20 punti e 12 rimbalzi e un Kyle Lowry finalmente tornato ai suoi livelli e capace di chiudere in doppia doppia con 23 punti e 12 assist.