Senza DeRozan e Aldridge, i San Antonio Spurs vengono travolti dai campioni in carica, che scappano via con un terzo quarto da 49 punti. Marco Belinelli parte in quintetto per la prima volta in stagione e chiude con 9 punti in 24 minuti
Golden State Warriors-San Antonio Spurs 141-102
Se i San Antonio Spurs fossero una contender per il titolo, diremmo che coach Gregg Popovich ha tenuto a riposo i suoi migliori giocatori per non dare punti di riferimento ai suoi avversari in vista di un’eventuale serie di playoff. Una mossa che coach Pop ha fatto spesso in passato — memorabile una trasferta a Miami affrontata senza Duncan, Ginobili, Parker, Leonard e Green, punita con una multa da 250.000 dollari dalla NBA —, ma che di questi tempi ha poco senso di esistere. La distanza tra i Golden State Warriors e i texani, infatti, sarebbe stata ampia anche se ci fossero stati in campo LaMarcus Aldridge e DeMar DeRozan, come dimostra il +39 realizzato dai campioni in carica ai danni degli speroni. Alla fine sono sei i giocatori in doppia cifra della squadra di coach Kerr, con Klay Thompson pressoché infallibile (26 punti con 11/13 al tiro e 4/5 da tre), Kevin Durant vicino alla tripla doppia (23 punti, 8 rimbalzi e 9 assist con 9/13 dal campo) e Steph Curry subito dietro (19 punti con 3 triple a segno). Insieme a loro anche i 15 di un DeMarcus Cousins perennemente in lunetta (9/13 dalla linea) e le doppie cifre dalla panchina di Looney (10) e Iguodala (11), scavando un solco insormontabile con il classico terzo quarto dominante, segnando 49 punti con 16 assist di squadra. A cavallo di secondo e terzo quarto hanno segnato 24 canestri su 25 tiri, di cui 14 consecutivi, rendendo inutile l’utilizzo dei titolari nell’ultimo quarto. Questo successo dà agli Warriors il primato solitario nella Western Conference con una partita e mezzo di vantaggio su Denver.
Belinelli 9 punti nella prima partenza in quintetto stagionale
Il turnover voluto da coach Popovich ha portato Marco Belinelli a partire in quintetto per la prima volta in questa stagione, chiudendo con 9 punti e 3/9 al tiro in poco meno di 25 minuti di gioco. Non è bastato però per impedire la seconda sconfitta consecutiva dopo quella sul campo dei Sacramento Kings, con cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 16 di Patty Mills (4/7 da tre punti) e i 15 di Rudy Gay, ma venendo distrutti in contropiede dagli avversari (50-8 il conto dei punti). La decisione di tenere a riposo le due stelle della squadra va letta anche nel fatto che gli Spurs saranno di nuovo impegnati in campo a Portland contro una diretta avversaria per un posto ai playoff, un impegno ritenuto più importante (o più abbordabile?) rispetto alla trasferta di Oakland.