Un altro passo nella leggenda per Dirk Nowitzki: con un canestro nel primo quarto della sfida con New Orleans, il tedesco ha superato Wilt Chamberlain a quota 31.419 diventando il sesto marcatore nella storia NBA. "Aspettavo questo momento da tutta la stagione"
Sin dall’inizio della stagione Dirk Nowitzki aveva messo nel mirino un traguardo straordinario: superare Wilt Chamberlain e diventare il sesto miglior marcatore nella storia NBA. Ci è riuscito questa notte con il suo secondo canestro nella sfida contro i New Orleans Pelicans, ricevendo il pallone dal suo erede Luka Doncic e segnando un difficile canestro dalla media distanza come ne ha segnati centinaia nella sua inimitabile carriera. Nowitzki aveva bisogno di quattro punti per superare i 31.419 di Chamberlain e ci è riuscito mandando a segno i primi due tiri tentati: “‘The Big Dipper’, eh? È incredibile” ha commentato dopo la partita chiusa con 8 punti. “Aspettavo questo momento da tanto, visto che mi mancavano circa 200 punti a inizio anno. Ci sono stati momenti in cui pensavo che non ce l’avrei fatta, visto come è andata la stagione con l’infortunio. Il recupero è stato estremamente lento. Ma nelle ultime settimane mi sono sentito meglio e anche le prestazioni sono migliorate, e la squadra ovviamente mi ha cercato chiedendomi di segnare. Sono contento che ora sia finito tutto”.
Il tributo di Dallas e quello a Wilt
Il pubblico dell’American Airlines Center è ovviamente esploso al momento del canestro della leggenda, per il quale è stata lanciata una nuova campagna intitolata “41.21.1” indicando il numero di maglia, il numero di stagioni e l’unica franchigia con cui ha giocato in NBA. “È davvero un risultato monumentale e storico” ha commentato coach Rick Carlisle. “Non sono in tanti là fuori a sapere quali sacrifici abbia fatto solamente per scendere in campo e raggiungere un traguardo del genere. È l’ennesima dimostrazione di come abbia approcciato la sua intera carriera”. L’occasione è servita a Dirk comunque per rendere omaggio a una figura leggendaria della pallacanestro come Wilt: “Ha dominato nella sua era come nessun altro ha dominato nella propria epoca. Ovviamente è venuto prima di me, ma tutti sanno cosa ha fatto, quanto fosse atletico, quanto fosse forte, quanto potesse saltare in alto. Era uno scherzo della natura, totalmente immarcabile. Ha giocato solo 13 o 14 anni ed è comunque lassù in alto con i migliori: avesse continuato ancora più a lungo, sarebbe al numero 1 o al numero 2”.
Dirk: "Ancora surreale vedermi con quei nomi"
Nowitzki non ha ancora ufficialmente annunciato il ritiro, ripetendo ad ogni occasione pubblica che ogni decisione verrà rimandata a fine stagione. Ma le indicazioni che arrivano da questa difficile stagione vanno in quella direzione, anche perché difficilmente il tedesco riuscirà a scalare ulteriori posizioni in classifica. Il quarto posto di Michael Jordan è distante 1.050 punti e Nowitzki ne ha segnati a malapena 229 quest’anno, viaggiando a soli 6 punti a partita dopo averne saltate 26 ad inizio regular season. “A volte è ancora surreale vedermi lassù con quei nomi” ha detto Dirk. “Ma mi renderò bene conto di quello che ho fatto quando sarà finita la mia carriera, mostrandolo ai miei figli”.
Il saluto dei suoi colleghi
In tanti sui social hanno speso un post per congratularsi con Dirk Nowitzki, da LeBron James (con cui si è scontrato nelle Finals del 2011) all'MVP James Harden passando per gli europei cresciuti nel suo mito come Nikola Vucevic, Rudy Gobert e soprattutto il suo attuale erede Luka Doncic.