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Team USA pensa a Zion Williamson per i Mondiali 2019 in Cina

NBA

La Nazionale USA sta pensando di convocare il giovane fenomeno di Duke come dodicesimo uomo per i Mondiali in Cina in programma a settembre (esclusiva Sky Sport). Le discussioni avverranno verso la notte del Draft, mentre attorno a Williamson è già cominciata la guerra tra i brand sportivi per metterlo sotto contratto

NIENTE MONDIALI PER LEBRON JAMES

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Gli appassionati di NBA potrebbero avere la possibilità di vedere Zion Williamson in campo con giocatori professionisti prima ancora del suo debutto nella lega di Adam Silver. Il fenomeno di Duke, prossima prima scelta assoluta al Draft, potrebbe infatti essere inserito tra i dodici che voleranno in Cina per i Mondiali 2019 – manifestazione che si svolgerà dal 31 agosto al 15 settembre in esclusiva su Sky Sport. È quanto riporta Marc Stein del New York Times, che ha raccontato di come i vertici della nazionale statunitense stiano pensando a tastare il suo interesse. Al momento non ci sono ancora state discussioni ufficiali, anche perché la carriera universitaria di Williamson si è appena conclusa con la sconfitta alle Elite 8 del Torneo NCAA contro Michigan State (e per la verità il giocatore non si è ancora ufficialmente dichiarato per il Draft, anche se la decisione sembra scontata). Probabile che una proposta venga fatta tra qualche mese, nei giorni più vicini alla notte del Draft del 20 giugno, perché al momento Williamson non ha ancora un agente. Bisognerà anche sapere cosa ne pensa la franchigia che avrà la fortuna di vincere la Lottery a metà maggio, ma intanto la notizia ha cominciato a girare.

Non sarebbe una novità quella di inserire un giocatore universitario in un roster di superstar: già nel 1992, nel celeberrimo Dream Team di Barcellona 1992, venne chiamato Christian Laettner di Duke come rappresentante del college basket, che fino a due anni prima dava tutti i suoi giocatori alle rappresentative nazionali. Una tradizione rinverdita poi nel 2012, quando Anthony Davis venne inserito nella squadra di Londra prima ancora del suo debutto in NBA, pur ricoprendo un ruolo da dodicesimo uomo.

È già cominciata la guerra per le scarpe di Zion

Saranno mesi pieni di impegni per il giovane classe 2000: oltre alla scelta di un’agente e l’attesa per Lottery e Draft, su di lui hanno messo gli occhi tutti i più grandi marchi di calzature sportive per metterlo sotto contratto come testimonial. E secondo l’informata opinione del leggendario Sonny Vaccaro, “Quella per Zion sarà la più grande guerra mai realizzata in vita mia. Fosse per me, punterei su di lui tutto quello che ho”. Come riporta ESPN, Williamson dovrebbe firmare il suo accordo di endorsement prima della Lottery del 14 maggio per evitare che il mercato in cui finirà faccia diminuire il suo valore, ma le cifre che girano sono già da capogiro. Zion dovrebbe finire nella top-3 degli accordi prima del debutto in NBA avvicinandosi al record di LeBron James (100 milioni di dollari in sette anni nel 2003) e Kevin Durant (60 milioni sempre in sette anni, rifiutando l’offerta da 70 di adidas).

Oltre ai colossi Nike e adidas, anche altri brand come Under Armour, New Balance, Puma e Anta faranno le loro offerte per farlo entrare tra le proprie fila – e con una concorrenza del genere, le cifre saliranno rapidamente. “Dopo cinquant’anni in questo business, Zion mi ha fatto sentire come se fosse di nuovo il 1984” ha detto il 79enne Vaccaro, che quell’anno convinse Nike a mettere tutto il suo budget su un ragazzo di nome Michael Jordan. “Se non cambia, sarà il primo atleta 18enne con la concreta possibilità di diventare miliardario. Sì, miliardario. Diventerà il volto di qualsiasi compagnia e azienda. È la persona con più appeal di marketing che io abbia mai visto, per un sacco di motivi diversi”. E chissà se l’esplosione della sua scarpa che ha fatto il giro del mondo avrà un influenza sulla sua scelta, anche perché per un fisico esplosivo (in tutti i sensi) come quello di Zion servirà una scarpa personalizzata. E molto probabilmente una signature shoe, diventando il decimo rookie a debuttare con la propria scarpa ai piedi dopo Olajuwon (Etonic), Jordan (Nike), Shaq (Reebok), Grant Hill e Jerry Stackhouse (Fila), Iverson (Reebok), Marbury (AND1), LeBron (Nike) e Lonzo Ball (Big Baller Brand). Vada come vada, sarà una delle storie da seguire nelle prossime settimane.