Una franchigia spacciata meno di due mesi fa che adesso invece guarda con fiducia e speranza al futuro: l'ambiente ideale per l'azzurro ex-Fenerbahce, pronto alla sua prima esperienza in carriera in NBA
ARRIVA IL TERZO ITALIANO IN NBA: MELLI AI PELICANS
Quelle palline della Lottery a New Orleans le ricorderanno a lungo. Una coincidenza fortunata che ha letteralmente rivoluzionato da cima a fondo la franchigia, portando Zion Williamson in Louisiana, sbloccando la trattativa con i Lakers, permettendo l’ulteriore trade con Atlanta a poche ore dal Draft e infine, importante soprattutto dal nostro punto di vista, permettendo ai Pelicans di mettere sotto contratto Nicolò Melli. Il 28enne azzurro, già contattato in passato ad esempio dagli Atlanta Hawks, ha trovato un accordo con i Pelicans per due anni a otto milioni di dollari. Un’avventura stimolante soprattutto immaginando quanto potrà accadere sul parquet: una combinazione di mix, talento e gioventù in cui Zion, Lonzo, Ingram e gli altri cercheranno di integrarsi nel migliore dei modi con il giocatore ex-Fenerbahce. Melli infatti ha dimostrato negli ultimi anni di poter fare della sua duttilità un’arma con cui colpire qualsiasi tipo di avversario: una capacità di avere più dimensioni ideale in una squadra in cui si cercherà spesso e volentieri la sperimentazione, quintetti atipici, senza centro e magari in cui farlo correre al fianco di Williamson. Una suggestione, certo, ma che potrebbe facilmente trovare riscontro in un laboratorio come quello di New Orleans: negli ultimi 40 giorni i Pelicans hanno aggiunto al proprio roster Ball, Ingram, Hart, Williamson, Hayes, Alexander-Walker e infine Melli - che nonostante si ritrovi per la prima volta in uno spogliatoio NBA è già uno dei giocatori più esperti in squadra. Un roster intrigante quello messo insieme dal gm David Griffin con l’aiuto di Trajan Langdon - che conosce molto bene Melli e che già in passato aveva mostrato grande interesse nei suoi confronti. La situazione ideale per provare ad avere impatto in NBA.
Arriva anche JJ Redick: saggezza e tiro da tre punti
Forse l’unico vero difetto che si può trovare al roster dei Pelicans, così intrigante sotto l’aspetto dell’atletismo e della futuribilità, è la pericolosità dal perimetro, unita in parte alla scarsa esperienza. Caratteristiche entrambe alle quali a New Orleans hanno subito provveduto, pochi minuti dopo l’inizio ufficiale della free agency, ingaggiando un super tiratore come JJ Redick - due anni a 26 milioni di dollari complessivi - pronto a fare da chioccia a un gruppo che attorno a lui può definitivamente sbocciare. Un’arma letale dal perimetro, un atleta esemplare dal quale trarre spunto e ispirazione quando ci saranno da affrontare sfide nuove. Un mix perfetto quindi, che a questo punto toccherà soltanto vedere all’opera.