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Mercato NBA: Danilo Gallinari ai Thunder in ricostruzione, va via anche Westbrook?

NBA

All'interno della trade che ha portato Paul George ai Clippers e convinto Leonard a scegliere la squadra di Doc Rivers è rientrato anche Danilo Gallinari, finito ai Thunder assieme a un bel po' di chiamate al Draft in una franchigia che vuole pensare soprattutto al futuro

LEONARD E GEORGE PASSANO AI CLIPPERS

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I TORONTO RAPTORS NON HANNO NIENTE DA RIMPROVERARSI

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Alla fine il mistero è stato svelato: Kawhi Leonard ha aspettato che i Clippers riuscissero a concludere la trade con i Thunder per aggiungere una seconda stella al roster, prima di dare l’ok al suo passaggio nella squadra di Los Angeles, ma non in gialloviola. Una maxi operazione che ha coinvolto anche Danilo Gallinari - finito in Oklahoma assieme a Shai Gilgeous-Alexander e a ben quattro prima scelte non protette, una protetta sempre al primo giro e due possibilità di scambio di chiamate. Insomma, i Clippers hanno ipotecato il loro futuro per dare la caccia sin dal prossimo autunno al titolo NBA. Discorso inverso per i Thunder, che hanno ottenuto in prospettiva paradossalmente anche più di quanto raccolto dai Pelicans per Anthony Davis, rinunciando al terzo miglior giocatore della scorsa regular season - stando ai voti nella corsa al premio di MVP - e ripartendo da zero, o quasi. L’obiettivo di Gallinari infatti nei prossimi mesi sarà proprio quello: far capire che i Thunder con lui, Westbrook, Adams e altri giocatori interessanti, possono pensare di dire la loro sin dalla prossima regular season. Il n°8 azzurro ha salutato L.A. e accolto OKC nello spazio di un breve tweet, parlando di “nuova avventura” (come sempre accade in questi casi), ma cogliendo in realtà a fondo l’essenza di un’annata che a questo punto diventa cruciale per il suo futuro nella lega. Gallinari infatti il prossimo 8 agosto compirà 31 anni, chiamato poi ad affrontare il Mondiale in Cina prima e una stagione NBA in cui arriverà poi la fine del suo accordo. "Contract year" lo chiamano dall’altra parte dell’oceano; quello in cui dimostrare di poter avere ancora un peso in NBA. E Oklahoma City potrebbe essere il palcoscenico ideale per Gallinari per mettersi in mostra.

Il "rischio" reset da parte dei Thunder: anche Westbrook in partenza?

C’è un grosso però di cui bisognerà tenere conto nelle prossime ore: la mossa fatta dai Thunder infatti permette a OKC di avere un bel gruzzolo di scelte per il futuro, qualche giovane interessante, ma al tempo stesso non libera il salary cap di una squadra che resta ancora sopra la luxury tax di 15 milioni. E soprattutto potrebbe essere soltanto il passaggio iniziale di una lunga fase di smobilitazione, partita da Paul George ma che potrebbe coinvolgere anche Russell Westbrook. L’idea che anche il n°0 di OKC possa fare le valigie nei prossimi giorni è tutt’altro da scartare, considerato il fatto che in un colpo solo i Thunder si libererebbero di un contratto pesantissimo e di un giocatore che inevitabilmente chiederà spiegazioni e metterà in chiaro la sua intenzione di voler vincere nell’immediato futuro. Secondo quanto riportato da ESPN, poi, il GM Sam Presti avrebbe tentato di impacchettare Westbrook e George per mandarli a Toronto, ottenendo in cambio Pascal Siakam, contratti in scadenza e scelte per un reset totale - cosa che non è avvenuta subito, ma potrebbe avvenire presto. Dai report relativi è emerso che alla base della decisione di George di passare a L.A. ci sarebbe stata la chiara e insistente richiesta da parte dei n°13 di OKC di voler andare via davanti alla prospettiva di giocare a casa sua insieme a un talento generazionale come Leonard. Uno scenario che potrebbe ripetersi nelle prossime ore con Westbrook, che vorrà rimettersi in gioco nel minor tempo possibile. Tempi che non coincidono al momento con i piani di OKC, che pensa più al medio-lungo periodo: quello in cui in qualche modo spera di essere coinvolto anche Gallinari.