Il salario base garantito per i prossimi 4 anni è di 86 milioni di dollari, ma una serie di bonus alla portata del giocatore dovrebbero far salire l'importo totale a 94. L'accordo prevede poi ulteriori incentivi (questa volta più difficili da centrare) che porterebbero far lievitare la cifra fino a quota 106 milioni
Dopo le dichiarazioni senza giri di parole al termine dell’ultima amichevole di preseason e il video diventato virale in cui, rivolto verso Vlade Divac, fa chiaramente il gesto dei soldi, Buddy Hield ha raggiunto il suo obiettivo. Restare a Sacramento alle sue condizioni (o quasi), firmando il rinnovo prima che la deadline di mercato delle 23 lo rendesse un restricted free agent. Un braccio di ferro durato giorni, che a fasi alterne era apparso come il pretesto per un strappo che sarebbe potuto rivelarsi definitivo. Così non è stato, visto che Sacramento ha alzato l’offerta e Hield abbassato le pretese: un venirsi incontro che ha mostrato la buona volontà da entrambe le parti. I Kings inizialmente avevano offerto 90 milioni di dollari per i prossimi quattro anni, la sesta scelta del Draft 2016 ne chiedeva 110. Alla fine entrambe le cifre compariranno sul contratto che Hield ha deciso di firmare: 86 milioni di dollari garantiti nel prossimo quadriennio, che possono diventare 94 raggiungendo dei bonus alla portata del giocatore dei Kings (come diventare ad esempio uno dei primi dieci tiratori per percentuale dalla lunga distanza della Lega). Nulla vieta però di puntare più in alto, visto che saranno previsti ulteriori compensi - più complicati da ottenere - che potrebbero portare la cifra complessiva a 106 milioni di dollari. Proprio quelli che Hield sperava di ottenere e che adesso Sacramento gli permetterà di “potersi guadagnare” nelle prossime stagioni sul parquet.
Hield, uno dei migliori tiratori dall’arco dell’intera NBA
Le dure dichiarazioni di qualche giorno fa infatti avevano lasciato il segno e preoccupato non poco la dirigenza dei Kings, rimasta a trattare a lungo nella notte appena trascorsa con l’agente del giocatore pur di trovare un punto di contatto. Più che dare peso alle minacce di partenza, nella testa di Divac e degli altri dirigenti c’era soprattutto la voglia di confermare agli occhi di Hield che Sacramento non ha alcuna intenzione di privarsi di lui. Arrivato dai Pelicans nella trade che ha visto partire DeMarcus Cousins, il n°24 dei Kings si è da subito rivelato un tassello fondamentale nel nuovo progetto tecnico che sotto la guida di Luke Walton spera di raggiungere l’ambito traguardo playoff. Hield è reduce dalla sua migliore stagione in carriera: oltre 20 punti di media, cinque rimbalzi e 3.5 assist. Le cifre però che più interessano ai Kings sono altre: Hield è uno dei due giocatori NBA che nella passata stagione ha messo a segno almeno 250 triple, tirando con oltre il 40% dall’arco. L’altro è Steph Curry - il giocatore a cui il proprietario dei Kings Vivek Ranadive lo aveva accostato non appena sbarcato in California (scatenando l’ironia di molti, almeno i primi tempi). Un paragone a livello di qualità di tiro che resta la ragione fondante di un rinnovo a quelle cifre: 94 milioni di dollari in cambio della merce più preziosa di cui le franchigei NBA vanno a caccia, il tiro da tre punti ad alta percentuale.