Dopo il caso Bogdanovic, per i Kings si complica anche il prolungamento di contratto con Hield. L’offerta da 90 milioni in quattro anni è stata respinta dal diretto interessato che ha spiegato con chiarezza: “I fatti contano più delle parole. Se volete trattenermi, alzate la cifra. Altrimenti sarò costretto a cercare una nuova casa”
A Sacramento è tempo di rinnovi e la stagione inizia a farsi complicata con anticipo anche rispetto alla prima palla a due della regular season. Dopo l’offerta da 51.4 milioni di dollari per quattro anni fatta a Bogdan Bogdanovic - restio a firmare e convinto che in estate da restricted free agent possa puntare a cifre ben più importanti - i Kings sono tornati alla carica anche con Buddy Hield; ricevendo una risposta ancora più secca da parte del n°24. La proposta da 90 milioni di dollari complessivi per i prossimi quattro anni è stata definita “un insulto” dal diretto interessato, che ha sottolineato come per lui un contratto del genere sia la rappresentazione e la dimostrazione di quanto sia sottovalutato dalla franchigia per la quale gioca. A queste condizioni, se l’offerta non sale, Hield potrebbe chiedere alla squadra di essere scambiato nelle prossime settimane: “So bene quanto valgo, molto più di quanto messo sul piatto dai Kings - racconta al termine dell’ultima gara di preseason vinta da Sacramento - se mi dici che sono l’uomo franchigia, quello attorno a cui costruire una squadra, lo devi dimostrare. Le azioni spiegano molte più cose delle parole. Se discuti delle tue intenzioni, ma non agisci di conseguenza, non puoi pretendere il mio rispetto. A me piace giocare a Sacramento, voglio restare perché questa è diventata casa mia. Tutto però adesso è in stand-by perché non riesco a capire se la dirigenza vuole davvero legarsi a lungo con me”.
Hield fissa il prezzo: almeno 110 milioni in quattro anni
Hield a 26 anni va a caccia del contratto più importante (a livello economico) della sua carriera ed ha confermato al Sacramento Bee che neanche qualora l’offerta salisse a 100 milioni di dollari complessivi le cose cambierebbero. Stando alle indiscrezioni, il suo agente ha posto come base d’asta 110 milioni garantiti per quattro anni, ma lo stesso Hield ha spiegato che non ha molte speranze rispetto al fatto che la cosa possa risolversi prima della deadline di mercato. “Se le cose non si risolveranno, io e il mio staff ci guarderemo attorno e cercheremo altre opportunità. Probabilmente un’altra casa. Fino a quel momento però capiremo le intenzioni dei Kings, se davvero vogliono trattenermi. Il mio obiettivo è quello di restare, amo Sacramento ma se la società non mi considera parte del nucleo fondante del gruppo… Beh, troverò altri posti dove sentirmi apprezzato”. Le regole NBA in fondo parlano chiaro: il n°24 dei Kings può puntare a incassare un rinnovo fino a 130.7 milioni di dollari in quattro anni, oppure di ben 170 per cinque qualora gli venisse proposta da Sacramento la designated-player extension. Scartata la seconda opzione, Hield sa bene che il mancato accordo gli permetterebbe di diventare un restricted free agent la prossima estate: i Kings manterrebbero dunque il diritto di poter pareggiare qualsiasi tipo d’offerta proveniente da altre squadre interessate. Il problema però è non logorare troppo i rapporti: “Vado d’accordo con tutti - chiosa Hield - basta soltanto che facciano un deciso passo avanti prima della deadline di mercato. Ci sono delle persone di cui devo prendermi cura. Se i Kings non credono in me o non si fidano, inizierò a pensare come andare avanti cercando delle nuove opportunità”.