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NBA, Russell Westbrook firma la 139^ tripla doppia: superato Magic Johnson al 2° posto

NBA

Contro New Orleans la stella degli Houston Rockets ha realizzato la tripla doppia numero 139 della sua carriera, lasciandosi alle spalle Magic Johnson nella classifica ogni epoca e salendo al secondo posto. Ora davanti a lui rimane solo Oscar Robertson con 181: un traguardo che Westbrook può raggiungere già nella prossima stagione

Era solo questione di tempo prima che Russell Westbrook superasse Magic Johnson. D’altronde già al termine della scorsa stagione lo aveva agganciato al secondo posto ogni epoca a quota 138 in carriera, ma la prima con gli Houston Rockets ha un sapore speciale. I suoi 28 punti con 10 rimbalzi e 13 assist non solo lo hanno portato al secondo posto ogni epoca — Oscar Robertson è lassù in vetta con 181 —, ma sono stati infatti necessari per superare i New Orleans Pelicans e conquistare il primo successo stagionale, sopperendo anche a una serata storta al tiro di James Harden (29 punti ma con 29 tiri e 2/18 da tre punti). La sua energia è stata fondamentale nel parziale di 8-0 che ha dato il vantaggio ai suoi a inizio ultimo quarto, nel quale prima ha realizzato un gioco da tre punti, poi ha servito un assist per una tripla dall’angolo di P.J. Tucker e infine ha rubato un pallone andando a schiacciare in contropiede nel tripudio del Toyota Center. Come se non bastasse, a 6.1 dalla fine ha anche mandato a segno entrambi i tiri liberi per mettere un possesso pieno di distanza tra le due squadre, suggellando così la vittoria. “So che di questi tempi fare una tripla doppia sembra normale, ma è un motivo di grande orgoglio per me” ha detto Westbrook dopo la gara. “Ci metto tanta energia, tanti sacrifici, tanto lavoro fuori dal campo per prepararmi a competere ogni singola sera ad alto livello. Per me è un grande risultato, specialmente perché da ragazzino non avrei mai pensato di giocare in NBA. Ora esserne nei libri di storia è una benedizione, e non lo dò per scontato. Non mi prendo mai del tempo per pensare a quello che ho fatto, ma stasera me lo prenderò: sono grato di poter giocare a questo livello”.

I complimenti di Magic e i cori dei tifosi Rockets: "Ci ha trascinati"

Sempre attivissimo su Twitter e pronto a complimentarsi con i giocatori in attività, Magic Johnson non ha tardato a festeggiare il traguardo di Westbrook, senza regalare chissà quali spunti particolari (“Congratulazioni a Russell Westbrook per avermi superato ed essere diventato il secondo con maggiore numero di triple doppie nella storia NBA”). Ora rimane solamente Robertson da raggiungere a 42 di distanza con 181 — un traguardo che Westbrook dovrebbe riuscire ad avvicinare in questa stagione per poi compiere il sorpasso nella prossima, mantenendo un ritmo anche solo di 30 all’anno (nella scorsa stagione furono 34, in quella prima 25 e in quella da MVP le indimenticabili 42, record ogni epoca). Certo, la presenza di James Harden potrebbe togliergli qualche possibilità di realizzarle, ma il ritmo forsennato che Mike D’Antoni vuole dare a questa squadra (anche stanotte 111 possessi giocati dopo i 109 dell’esordio con Milwaukee) dovrebbe aiutarlo ad accumulare statistiche su statistiche. Senza comunque perdere d’occhio le vittorie: il record delle squadre di Westbrook quando va in tripla doppia è di 111 successi e 28 sconfitte, sfiorando l’80%. Forse è anche per questo che i tifosi dei Rockets — che per anni lo hanno considerato un nemico perché ha vinto l’MVP 2017 al posto di Harden — ora si sono ricreduti, tanto da cantare il suo nickname “Brodie! Brodie!” dopo i due liberi a pochi secondi dal termine. Per i suoi compagni, invece, non c’è mai stato un dubbio: “Russ ci ha trascinati, è stato incredibile” ha detto Austin Rivers. “Mai vista un’energia del genere, non ha paragoni. Va in campo e prende rimbalzi sopra gente 20 centimetri più alta di lui, spinge sull’acceleratore a ogni possesso. È motivante: ti fa venire voglia di alzare il tuo livello di energia”. E forse il segreto di Westbrook è proprio questo: nel bene e nel male non dipende mai solo da lui, ma dall'effetto che fa su chi gli sta intorno. E quando va in tripla doppia, quasi sempre è positivo.