NBA, risultati della notte: i Suns fermano i Clippers, Melli ko con i Rockets
Phoenix supera a sorpresa L.A. che perde la prima gara in questa stagione. I Pelicans rimandano ancora l’appuntamento con il successo: Westbrook in tripla doppia si prende la prima vittoria in maglia Rockets, dieci punti per Melli. San Antonio batte in volata Washington per la 20^ volta in fila: di seguito il racconto, i risultati e gli highlights delle dieci gare della notte
PHOENIX SUNS-L.A. CLIPPERS 130-122 | Vittoria a sorpresa dei Suns, che in casa battono i Clippers e si prendono il primo successo senza lo squalificato Deandre Ayton sul parquet. Merito dei 30 punti, otto assist e sei rimbalzi di Devin Booker, a cui su aggiungono altri cinque giocatori in doppia cifra. Una prestazione da 17 triple di squadre e 50% dal campo che ha costretto L.A. a concedere 130 punti e regalato un’importante vittoria a un gruppo che vuole imparare a dare continuità ai risultati
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Prima doppia doppia in carriera con gli assist per Kawhi Leonard - sempre più in modalità passatore in questa sua nuova versione ai Clippers. Per l’MVP delle ultime Finals sono 27 punti, 10 assist e otto rimbalzi - sfiorata la prima storica tripla doppia, in una gara in cui Leonard però non è riuscito a incidere come al solito (-11 di plus/minus in 32 minuti sul parquet)
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Non è mancato neanche il contributo dalla panchina per i Clippers: Harrell chiude con 28 punti e 9/10 dal campo, Williams ne aggiunge 23 in una gara da 66 punti complessivi raccolti da giocatori entrati a partita in corso. Il solito enorme contributo quindi, che stavolta non è bastato contro un avversario che ha saputo rispondere colpo su colpo in attacco a L.A.
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HOUSTON ROCKETS-NEW ORLEANS PELICANS 126-123 | Terza partita combattuta ma terza sconfitta per i New Orleans Pelicans, sconfitti anche sul campo di Houston. Colpa soprattutto della coppia Westbrook-Harden, che pur affrontando un normale periodo di adattamento non ha fatto mancare il proprio contributo: tripla doppia da 28 punti, 10 rimbalzi e 13 assist per Westbrook, 29 punti per Harden nonostante un tremendo 2/18 da tre punti e 8 palle perse. Insieme a loro altri quattro giocatori sopra 13 punti per la prima vittoria stagionale di coach Mike D’Antoni
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Tocca la doppia cifra anche Nicolò Melli, autore di 10 punti negli 11 minuti concessi da coach Alvin Gentry (per lui anche due rimbalzi, un assist, una palla persa e tre falli con 4/6 al tiro). New Orleans, priva di Jrue Holiday per una distorsione al ginocchio sinistro, non è riuscita a capitalizzare sui 35 punti con 15 rimbalzi di un ottimo Brandon Ingram, insieme ai 23 di Josh Hart, i 18 con 10 assist di Lonzo Ball e i 23 di JJ Redick (chiamato a un certo punto Josh Reddick come il giocatore degli Houston Astros del baseball, impegnato nelle World Series)
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La prima tripla doppia in maglia Rockets di Westbrook non ha solo propiziato la vittoria — data anche dai suoi due tiri liberi mandati a segno a 6.1 secondi dalla fine per andare a +3 —, ma ha anche permesso all’MVP 2017 di firmare una pagina di storia: sono ora 139 le sue triple doppie in carriera, superando Magic Johnson e salendo al secondo posto solitario. L’asticella fissata da Oscar Robertson è ancora lassù a 181
TRIPLA DOPPIA N.139 DI WESTBROOK: SUPERATO MAGIC
SAN ANTONIO SPURS-WASHINGTON WIZARDS 124-122 | C’è voluto più del previsto ai San Antonio Spurs per prendersi la ventesima vittoria consecutiva in casa contro Washington. Merito soprattutto del canestro di DeMar DeRozan, autore di 26 punti alla fine e del sottomano in traffico che ha dato il vantaggio ai suoi a 5.5 secondi dalla sirena. Ci ha poi pensato la difesa combinata di Derrick White e Dejounte Murray su Bradley Beal a fare il resto, mantenendo ancora imbattuti i neroargento con cinque giocatori in doppia cifra
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Tra questi non c’è Marco Belinelli, che nei suoi 12 minuti in campo ha segnato solo uno dei cinque tiri tentati, chiudendo con 2 punti, un rimbalzi e 3 assist. Il migliore per gli Spurs è stato LaMarcus Aldridge con 27 punti, seguito dalla doppia doppia di Murray (19 con 10 rimbalzi), i 16 di Bryn Forbes e i 10 di Patty Mills
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Nonostante il ko ci sono delle notizie positive per gli Wizards, che non sono riusciti a sfruttare la doppia doppia da 25 punti (ma con 8/25 al tiro) e 11 assist di Beal. Una di queste è il ritorno in campo di Isaiah Thomas, autore di 16 punti con 6/14 al tiro alla sua prima gara con Washington; l’altra sono i 23 punti di uno scatenato Davis Bertans (7/7 al tiro con 5 bombe), ceduto in estate da San Antonio per il pasticcio contrattuale con Marcus Morris. Bene anche il rookie Hachimura con 16 e 8 rimbalzi, così come i 19 di Ish Smith
MILWAUKEE BUCKS-MIAMI HEAT 126-131 | I Bucks, in vantaggio di 21 punti nel terzo quarto contro gli Heat in casa, si fanno rimontare e perdono all’overtime una partita che sembrava già vinta. Nonostante l’assenza di Jimmy Butler, sono sette i giocatori di Miami in doppia cifra alla sirena finale. Dopo le 14 triple a segno nel primo tempo - massimo mai concesso dalla squadra della Florida - qualcosa si inceppa nell’attacco di Milwaukee, che perde prima la mira da lontano e poi la concentrazione e la calma necessarie per gestire il vantaggio. Il risultato è una sconfitta che accende (un minimo) un campanello d’allarme per i ragazzi di Mike Budenholzer
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Giannis Antetokounmpo è straripante come al solito, in una gara da 29 punti, 17 rimbalzi, nove assist, tre rubate, due stoppate ma anche ben otto palle perse. Per poco non arriva la tripla doppia (sarebbe stata la seconda consecutiva in apertura di stagione, un record che spetta soltanto a Magic Johnson 1981 e 1982, Jerry Lucas nel 1972 e Oscar Robertson nel 1961), mentre anche questa volta l’MVP greco lascia il campo con qualche minuto d’anticipo a causa del raggiunto limite di falli
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Goran Dragic è il miglior realizzatore degli Heat: 25 punti e otto assist in uscita dalla panchina. Uno dei volti del match assieme a Tyler Herro, che alla prima trasferta NBA della sua carriera si è ritrovato in campo contro la “sua” Milwaukee (venendo anche fischiato, reo di aver scelto Kentucky per la sua carriera universitaria). Quattordici punti per lui che si aggiungono ai 18 di Kendrick Nunn, l’altro rookie di Miami partito in quintetto in questa nuova e giovane versione della squadra della Florida
DETROIT PISTONS-PHILADELPHIA 76ERS 111-117 | Vincono ancora i Sixers, protagonisti a Detroit nonostante l’assenza per una distorsione alla caviglia di Joel Embiid (perso il primo scontro stagionale con Andre Drummond) contro una squadra che ha dovuto fare a meno ancora una volta di Blake Griffin. I Pistons partono meglio, vanno avanti anche di 13 lunghezze nel terzo quarto, ma devono arrangiarsi quando - costretti a rinunciare a Drummond per problemi di falli - vengono travolti dalla rimonta di Philadelphia. Da lì in poi i Sixers tornano al comando e riescono a portare a casa il secondo successo in questo avvio di regular season
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L’ex Tobias Harris punisce Detroit segnando 29 punti decisivi, assieme ai 23 di Al Horford e ai 17 dalla panchina di Mike Scott: 33 dei 69 punti combinati dal trio arrivano grazie a un convincente 11/19 dall’arco (no, Ben Simmons non ha ancora tentato il suo primo tiro dalla lunga distanza). Se Philadelphia mette a posto la mira da tre punti può diventare davvero una candidata al titolo
Il migliore in casa Pistons è Derrick Rose, autore di 31 punti in 27 minuti in uscita dalla panchina. Nel momento di massima difficoltà di Detroit, non casualmente anche lui era in panchina. Una decisione rinfacciata a coach Casey nel post-partita: “Credetemi: sarei l’uomo più felice del mondo se potessi lasciarlo sul parquet per 40 minuti, ma purtroppo non è così semplice”
ATLANTA HAWKS-ORLANDO MAGIC 103-99 | Un uomo solo al comando, un dominatore di primissimo livello, un giocatore sempre più maturo e pronto a trascinare Atlanta. Gli Hawks vincono in volata una partita non scontata contro i Magic, guidati neanche a dirlo da Trae Young. È lui il protagonista assoluto del secondo successo in fila per Atlanta in questo avvio di regular season - determinante con le sue giocate nel riuscire ad avere la meglio contro i 23 punti di Fournier e i 16 con 10 rimbalzi di Nikola Vucevic
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Young chiude con 39 punti (unico con più di dieci complessivi a referto in casa Hawks), nove assist e sette rimbalzi, tirando 16/25 dal campo e 5/10 dalla lunga distanza. È lui l’autore degli ultimi otto punti di Atlanta, compresa la tripla (di tabella) che regala il +5 a 25 secondi dalla sirena agli Hawks - celebrata mettendoci un bel po’ di peperoncino sopra. “È il nostro All-Star, l’uomo a cui sappiamo di poterci affidare quando ne abbiamo bisogno”, commenta John Collins, interpretando in realtà il pensiero di tutta Atlanta
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NEW YORK KNICKS-BOSTON CELTICS 95-118 | Non c’è mai veramente partita al Madison Square Garden tra Knicks e Celtics. Gli ospiti, guidati da un Kemba Walker finalmente ispirato e autore di 32 punti con 11/17 al tiro dal campo e 7/12 dall’arco, scappano via nella ripresa (72-44 il parziale) senza voltarsi più indietro - condannando New York alla terza sconfitta in fila in questo avvio di stagione. In casa Knicks sono 26 i punti di RJ Barrett; uno dei quattro giocatori in doppia cifra alla sirena finale. Davvero troppo poco per impensierire i Celtics
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La nota di colore della serata è l’esordio NBA di Tacko Fall - accolto con una standing ovation dal Madison Square Garden e osannato nei suoi primi quattro minuti sul parquet in carriera. Quattro punti (due schiacciate, portandosi a casa il ferro e senza necessariamente staccare i piedi da terra) e tre rimbalzi che il lunghissimo centro di Boston ricorderà a lungo
CLEVELAND CAVALIERS-INDIANA PACERS 110-99 | Prima partita in casa e primo successo in carriera da allenatore NBA per coach Beilein - celebrato al rientro in spogliatoio con un gavettone da Kevin Love (21 punti e tripla doppia sfiorata con nove assist) e Tristan Thompson, i protagonisti del successo dei Cavaliers. Indiana invece conferma tutte le sue difficoltà in questo avvio di regular season, nonostante una partita da 30 punti e dieci assist di Malcolm Brogdon. La scossa sul parquet che a Indianapolis sperano arrivi presto, risponde al nome di Victor Oladipo
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La storia della partita però è la prima tripla a segno in carriera da parte di Tristan Thompson, che nel primo quarto trova il fondo della retina con la prima conclusione da lontana tentata dal 2017 a oggi. Il lungo dei Cavaliers infatti non è mai stato (neanche lontanamente) pericoloso con i piedi oltre l’arco, ma se in futuro vorrà riprovare non ci saranno problemi: “Semaforo verde per lui, quando vuole”, conferma coach Beilen sorridendo
CHICAGO BULLS-TORONTO RAPTORS 84-108 | Parziale nel secondo quarto per portarsi in testa, bissato poi da quello a inizio ripresa per chiudere i conti: la doppia mossa dei campioni NBA in carica basta ai Raptors per avere la meglio nella prima gara stagionale casalinga per i Bulls. Con questo fanno dieci successi in fila per Toronto contro Chicago: merito dei 19 punti di Siakam, dei 18 di Ibaka e dei 17 di Anunoby, in una squadra ancora alla ricerca del suo nuovo equilibrio dopo la partenza di Leonard
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Per Chicago invece si prospetta un’altra lunga e complicata stagione: Otto Porter gioca solo 20 minuti, limitato da una gomitata involontaria subita al volto nel primo tempo; Carter Jr. e LaVine sono gli unici in doppia cifra, ma non vanno rispettivamente oltre i 12 e gli 11 punti, in una gara da 29.9% dal campo e 25% dall’arco di squadra. Meno del 30% al tiro, senza apparire come un fenomeno di passaggio ma più che altro come una vera e propria tendenza
UTAH JAZZ-SACRAMENTO KINGS 113-81 | Tornano a casa e soprattutto al successo gli Utah Jazz, che si godono un Bojan Bogdanovic scatenato nei 24 minuti sul parquet - limitato in parte da un fastidio alla caviglia. Per l’ex Pacers sono 26 punti con 10/18 al tiro, cinque triple e un eloquente +32 di plus/minus. Al resto pensano Mitchell e Conley, oltre a una difesa tornata a essere efficace come quella dello scorso anno dopo il passaggio a vuoto contro i Lakers di 24 ore fa
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Dall’altra parte invece i Kings devono rammaricarsi soprattutto per la pessima prestazione offensiva, in cui soltanto Dedmon e Bogdan Bogdanovic sono riusciti a superare la doppia cifra alla voce punti. Un 37% dal campo di squadra che non porta i Kings da nessuna parte, se non a incassare la terza sconfitta in altrettante gare giocate in questo avvio