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NBA, Nicolò Melli e la prima gara tutta in panchina: "Scelta tecnica, la strada è lunga"

NBA
©Getty

Per la prima volta in questo inizio di stagione Nicolò Melli non è sceso in campo per i New Orleans Pelicans contro Brooklyn: "Scelta tecnica, sono nuovo in questo ambiente e sapevo sarebbe stato diverso. Fosse l'Eurolega saprei cosa manca, qui devo imparare. Aspettiamo Zion Williamson ma possiamo vincere anche senza" ha detto a Skysport.it

BROOKLYN, NY — "DNP-CD", acronimo di "Did Not Play - Coach’s Decision". È il modo in cui sui tabellini vengono indicati i giocatori che non vengono schierati per decisione dell’allenatore, trattamento che per la prima volta in stagione è toccato a Nicolò Melli. Dopo due partenze in quintetto consecutive, l’azzurro è stato tenuto in panchina per 48 minuti filati da coach Alvin Gentry nella sconfitta dei New Orleans Pelicans sul campo dei Brooklyn Nets, la sesta a fronte di una sola vittoria in questo inizio di stagione. "L’adattamento sta andando bene, anche se i risultati di squadra ovviamente non sono positivi" ha detto Melli a SkySport.it negli spogliatoi dopo la partita. "A parte una partita [quella contro Oklahoma City, ndr] ce la siamo giocata con tutti. Non saprei dire cosa manca a questa squadra perché sono nuovo in questo mondo: forse in Eurolega potrei sapere cosa serve, ma qui onestamente non saprei. Però siamo solo alla settima partita, perciò la strada è molto lunga: speriamo di aggiustare il tiro in fretta".

Melli: "Tutta la gara in panchina? Scelta tecnica. Possiamo vincere senza Zion"

Non ci sono comunque motivi fisici o di altro tipo per il mancato ingresso in campo di Melli, anche se l’azzurro si rende conto che si tratta di una tappa di un lungo percorso: "È stata una scelta tecnica, sicuramente. Sono nuovo in questo ambiente e sapevo che sarebbe stato diverso rispetto all’Europa, ma fa tutto parte di un processo. Siamo solo alla settima gara e la strada è ancora lunga. Però la pallacanestro è la pallacanestro: si tratta solo di prendere un po’ il ritmo, capire bene le rotazioni, cosa vogliono i miei compagni e cosa posso dare io. È un processo, cercherò di renderlo il più veloce possibile". Di sicuro aiuterebbe avere in squadra un giocatore come Zion Williamson, prima scelta assoluta dell’ultimo Draft fermato poco prima dell’inizio della stagione per un’operazione al ginocchio: "Stiamo aspettando Zion, ma credo che si possa vincere anche senza di lui" ha detto Melli. Con un record di 1-6 e l’ultimo posto solitario nella Western Conference, la strada è davvero molto lunga.