NBA, risultati della notte: Booker ne fa 40, 1° ko per Phila. Che duello Irving-Ingram
Phoenix si prende la soddisfazione di interrompere la striscia di Philadelphia, rifilandole la prima sconfitta stagionale con un grande Devin Booker. Super duello tra Kyrie Irving e Brandon Ingram a Brooklyn, vinto dai Nets con Nicolò Melli non entrato. James Harden ne fa 44 dopo la batosta di Miami, battendo Memphis a domicilio. Giannis Antetokounmpo spazza via Minnesota con 34 punti, prima storica vittoria Warriors al Chase Center contro Portland
PHOENIX SUNS-PHILADELPHIA 76ERS 114-109 | Potete chiamarli "Suns Ammazzagiganti": dopo aver rifilato agli L.A. Clippers la prima sconfitta stagionale, Phoenix concede il bis superando anche gli imbattuti Philadelphia 76ers, al primo ko dopo cinque vittorie consecutive per aprire la stagione. Merito del grande lavoro di Monty Williams (fino allo scorso anno assistente di Brett Brown a Philly) e di un secondo tempo da 59-48 per i padroni di casa, capaci di fare la differenza con un parziale di 8-1 negli ultimi 3 minuti di partita
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Grande protagonista è stato un Devin Booker assolutamente on fire: 40 punti con 15/19 al tiro, 3/4 da tre punti e 7/7 ai liberi in 32 minuti, mettendo a ferro e fuoco una delle migliori difese della NBA e regalando la quinta vittoria su sette gare in questo splendido inizio di stagione dei Suns. Insieme a lui altri quattro giocatori in doppia cifra: Ricky Rubio ha firmato una doppia doppia da 21 punti e 10 assist, Aron Baynes ha chiuso con 15 punti, 7 rimbalzi e 6 assist e Kelly Oubre ne ha messi 14
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Per i Sixers è arrivata la prima sconfitta stagionale nonostante una serata da 45% dalla lunga distanza, con tre giocatori sopra quota 20 punti. Il migliore è stato di nuovo Al Horford con 32 punti e 13/20 al tiro (5/8 da tre), seguito dai 24 con 10 rimbalzi di Tobias Harris e dai 20 di Furkan Korkmaz (4/7 dall’arco). Serata storta invece per Ben Simmons, che ha raccolto solo 6 punti (2/8 al tiro), 5 rimbalzi e 6 assist pur con 7 palloni recuperati
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BROOKLYN NETS-NEW ORLEANS PELICANS 135-125 | Non è bastato neanche il miglior Brandon Ingram della carriera e il miglior quarto nella storia dei Pelicans per evitare la sesta sconfitta in sette partite. La squadra di coach Gentry ha avuto il massimo in carriera da 40 punti da parte dell’ex Laker (in dubbio dopo la botta alla testa subita con OKC) e ha realizzato 48 punti nel terzo quarto, rimontando quasi del tutto le 20 lunghezze di svantaggio accumulate, ma senza riuscire a chiudere l’opera
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A fermarli ci ha pensato infatti un Kyrie Irving da 39 punti e 9 assist, leader di un quintetto tutto in doppia cifra con 23 di Caris LeVert, 19 di Joe Harris, 18+10 di Jarrett Allen e 12+11 di Taurean Prince, a cui si aggiungono i 13 di Garrett Temple. Per i Nets si tratta di una vittoria importante prima di partire per la più lunga trasferta stagionale, con cinque gare consecutive lontano dal Barclays Center
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Per Nicolò Melli è arrivato il primo “DNP-CD” stagionale, lasciato in panchina da coach Gentry per tutti i 48 minuti dopo essere partito in quintetto nelle ultime due. La grande prestazione di Ingram (17/24 al tiro) e altri cinque compagni in doppia cifra (15 per Holiday e Ball, 14 per Hard, 12 per Redick e Jackson) non è riuscita a invertire il trend nei Pelicans, proprietari della seconda peggior difesa della NBA dietro solo ai Golden State Warriors
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MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 100-107 | Dopo l’imbarazzante prestazione di Miami, i Rockets si rialzano subito affidandosi con anima e corpo a James Harden. Russell Westbrook infatti è stato tenuto a riposo per la prima volta in stagione e l’MVP 2018 ha ripagato con una prova da 44 punti, 10 rimbalzi e 6 assist pur con 12/28 dal campo e 7/16 da tre punti, strappando una vittoria nonostante il 37.6% al tiro di squadra
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L’episodio della gara è arrivato a due minuti dal termine, quando Harden per liberarsi in palleggio da Jae Crowder ha colpito l’avversario all’inguine. Un contatto che ha portato alla chiamata di un flagrant di tipo 1 per il Barba, che si è poi preso a male parole con Crowder (espulso dalla terna). Con i Grizzlies tornati a -7 a meno di due minuti dalla fine, ci ha pensato poi una tripla spezzagambe di Harden a rimettere le cose a posto
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Memphis si è comunque data da fare in una gara da 15 parità e 7 avvicendamenti nella guida del punteggio, con Ja Morant da 23 punti e una larga dose di consigli da parte di Westbrook a fine partita. Ce ne sono anche 17 per Dillon Brooks e una doppia doppia da 10+10 di Jonas Valanciunas
MINNESOTA TIMBERWOLVES-MILWAUKEE BUCKS 106-134 | Come tutte le grandi squadre da regular season, ai Bucks è bastato un terzo quarto da 38-25 per aprire in due la partita e non voltarsi più indietro. Il solito grande Giannis Antetokounmpo ha fatto la maggior parte del lavoro: 34 punti, 15 rimbalzi, 6 assist e 14/19 dal campo per l’MVP in carica in meno di 27 minuti, accompagnato dai massimi stagionali di Khris Middleton (26) e di Eric Bledsoe (22) in una serata in cui i Bucks hanno segnato 62 punti in area
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Neanche il ritardo di 50 minuti dovuto a un canestro da sistemare ha salvato i T’Wolves, rimasti in partita giusto un tempo prima di essere travolti senza il loro leader Karl-Anthony Towns (che tornerà alla prossima dopo la squalifica). A guidare i padroni di casa sono stati i 25 punti di Andrew Wiggins e i 15 di Robert Covington con altri quattro giocatori in doppia cifra, ma senza riuscire ad opporre resistenza ad Antetokounmpo
WASHINGTON WIZARDS-DETROIT PISTONS 115-99 | Successo meritato per gli Wizards, che vincono tutti i quarti della sfida contro Detroit dopo la brutta sconfitta casalinga contro Minnesota. Il pubblico di Washington non si è presentato al palazzetto nonostante la prima partenza in quintetto stagionale di Isaiah Thomas, autore di 9 punti e 6 assist. Bradley Beal ha guidato tutti con 22 punti, 5 rimbalzi e 6 assist con altri cinque compagni in doppia cifra
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Ai Pistons non sono serviti i 24 punti di Luke Kennard e la doppia doppia da 15+24 di Andre Drummond (6/20 al tiro), complici le assenze di Blake Griffin, Derrick Rose e Reggie Jackson che cominciano a farsi sentire. Coach Casey però non ne vuole proprio sapere: “Questa è la NBA, non ci sono scuse. Avevamo abbastanza giocatori per competere e per combattere, ma loro hanno lavorato più di noi”
GOLDEN STATE WARRIORS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 127-118 | Festa grande al Chase Center: i Golden State Warriors sono riusciti a vincere la prima partita nella nuova arena battendo una squadra con ambizioni di playoff come i Portland Trail Blazers. Senza neanche un giocatore dei 15 a roster delle ultime finali di conference, gli Warriors hanno festeggiato insieme a Eric Paschall: nel giorno del 23° compleanno, il rookie si è regalato una prestazione da 36 punti e 13 rimbalzi, seguito dai 19 di Ky Bowman e altri quattro giocatori in doppia cifra per un "upset" in piena regola
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Senza scusanti la sconfitta dei Blazers, che dopo aver perso all’ultimo secondo con Philadelphia si aspettavano probabilmente una facile vittoria a San Francisco. Invece Golden State ha dato battaglia dal primo all’ultimo minuto e i Blazers non hanno saputo rispondere, se non con un Damian Lillard da 39 punti e con la doppia doppia da 22+11 di Hassan Whiteside
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