La crisi dei San Antonio Spurs non sembra avere fine, arrivando all’ottava sconfitta in fila – mai successo nell’era Gregg Popovich. Il quale ha provato ironicamente a dribblare l’argomento, citando Donald Trump: "Noi in difficoltà? Macché, stiamo andando benissimo. Sono fake news, teorie cospirazioniste. Una caccia alle streghe". Poi ha ammesso: “Difensivamente non siamo all’altezza”
Non c’è mai stato un momento peggiore nella storia per i San Antonio Spurs, almeno per come li abbiamo conosciuti negli ultimi 20 anni. Non era mai successo infatti che i texani con Gregg Popovich in panchina perdessero otto partite consecutive, come successo questa notte dopo il ko contro Philadelphia. Prima della gara, a Coach Pop è stato chiesto di dare un’opinione su questo momento complicato, e la risposta è stata in tipico stile Pop – con una stilettata nei confronti del presidente Donald Trump: “Noi in difficoltà? Stronz…e. Stiamo facendo il culo a tutti” ha detto in maniera fortemente ironica. “Sono tutte fake news. Una teoria cospirazionista. Non credete a chiunque abbia detto che stiamo perdendo delle partite: non è vero. È una caccia alle streghe. Ci sono intrighi e comportamenti sovversivi contro di noi. Ci sono le spie. Le persone che dicono certe cose sono malate. Gentaglia”.
I problemi difensivi degli Spurs: le parole di Popovich e DeRozan
Al di là delle battute, la situazione è molto seria a San Antonio – e le scuse per giustificare quanto sta succedendo stanno finendo. Gli Spurs infatti non possono incolpare né il calendario (hanno affrontato 10 squadre su 10 con record sotto il 50%: solo Dallas ne ha avuto uno più facile) né gli infortuni (nessuno è stato in salute quanto loro, perdendo solo due partite per problemi fisici finora). A questo si aggiungono i già noti problemi difensivi di questo gruppo, a cui neanche dei cambiamenti nella rotazione (Trey Lyles nel giro di due partite è passato dal quintetto a non alzarsi dalla panchina, Dejounte Murray ha cominciato dalla panchina contro Washington ed è poi tornato titolare con Philadelphia) hanno sortito qualche effetto. “Stiamo provando cose nuove, abbiamo cambiato il quintetto base, ma sapete: l’allenatore è quello che è e i giocatori sono quello che sono. È pallacanestro: non c’è una formula magica” ha detto Popovich che poi ha individuato la differenza rispetto allo scorso anno. “Di questi tempi un anno fa avevamo un record di 8-9, ma difensivamente eravamo nella media. Quest’anno siamo in fondo a un sacco di categorie. Quello è il problema: segniamo abbastanza punti per vincere le partite, ma bisogna difendere – e non lo abbiamo fatto abbastanza bene”. Ancora più dure le parole di DeMar DeRozan (che non segna da tre punti dal 26 dicembre 2018): “Dobbiamo renderci conto che siamo una m… in difesa, molto semplicemente. Siamo tremendi. Dobbiamo avere più orgoglio perché è imbarazzante perdere così tante partite. Dobbiamo avere più orgoglio sia individualmente che di squadra”. Chissà che il cambiamento non possa arrivare anche dal mercato: è da cinque anni che gli Spurs non fanno uno scambio durante la stagione, ma era anche da più di 20 anni che le cose non andavano così male.