
NBA, la lega assegna i premi per febbraio: allenatori, rookie e gli MVP del mese
Mese dopo mese, la NBA incorona i migliori interpreti della propria stagione: tutti i giocatori, i rookie e gli allenatori premiati dalla lega per la stagione 2019-20

ALLENATORE DEL MESE DI FEBBRAIO, EASTERN CONFERENCE: MIKE BUDENHOLZER (MILWAUKEE BUCKS) | Altro mese eccellente per la squadra con il miglior record della NBA, capace di vincere 10 delle 11 partite disputate (terzo miglior mese nella storia della franchigia con almeno 10 partite). Il margine medio è stato di 15.2 punti a partita, guidando la lega per punti segnati (quasi 121) pur mantenendo la miglior difesa della NBA (105.6). Nove delle dieci vittorie dei Bucks è arrivata in doppia cifra, tra cui il +47 rifilato agli Oklahoma City Thunder. Per Budenholzer è il sesto riconoscimento in carriera, di cui cinque con Milwaukee

ALLENATORE DEL MESE DI FEBBRAIO, WESTERN CONFERENCE: MIKE D'ANTONI (HOUSTON ROCKETS) | Il mercato gli ha lasciato in eredità un roster senza lunghi di riferimento e Mike D’Antoni è andato all-in, portandosi a casa il decimo premio di allenatore del mese della carriera (il quinto da quando è a Houston). Il record dei Rockets a febbraio è stato di 9-2, di cui sette con almeno 10 punti di scarto e una media di 7.9 punti, schierando giocatori più alti di 2.06 per un totale complessivo di 33 minuti. La media di triple segnate, in compenso, è stata di 17.5 a partita, 6.2 in più degli avversari, recuperando 10.2 palloni a gara e forzando quasi 18 palle perse agli avversari. D’Antoni è salito al 20° posto per numero di vittorie in carriera con 667, raggiungendo Mike Fratello

ROOKIE DEL MESE DI FEBBRAIO, EASTERN CONFERENCE: COBY WHITE (CHICAGO BULLS) | Un mese da rookie ad almeno 20 punti, 4 rimbalzi, 4 assist e un recupero di media nella storia dei Bulls lo aveva fatto (6 volte, cioè sempre!) solo Michael Jordan. Ora invece ci è riuscito anche un altro prodotto di North Carolina, Coby White, che a febbraio ha viaggiato a 20.1 punti, 4.1 assist, 4 rimbalzi e 1.0 recupero, in un mese che lo ha visto anche mettere a segno il suo massimo in carriera contro OKC con 35 punti

ROOKIE DEL MESE DI FEBBRAIO, WESTERN CONFERENCE: ZION WILLIAMSON (NEW ORLEANS PELICANS) | Zion è arrivato. Atteso, non ha fatto rimpiangere le aspettative: al suo primo mese completo di NBA in nove partite disputate ha viaggiato a 25.7 punti di media (la prima tra i rookie, l’11^ in tutta la lega) aggiungendoci anche 6.2 rimbalzi (ma ben 3.2 in attacco), 2.6 assist e un recupero a partita. Diventa così il quinto giocatore di New Orleans a ottenere questo riconoscimento, dopo Chris Paul, J.R. Smith, Darren Collison e Buddy Hield

GIOCATORE DEL MESE DI FEBBRAIO, EASTERN CONFERENCE: JAYSON TATUM (BOSTON CELTICS) | Per la prima volta nei tre anni della sua carriera il n°0 dei Celtics viene riconosciuto come miglior giocatore del mese: un riconoscimento meritato sulla scia dei quasi 31 punti e 8 rimbalzi di media (30.7+7.9 per l’esattezza) con cui ha viaggiato a febbraio. Ancora più impressionanti le percentuali: Tatum ha tirato il 49.4% dal campo ma soprattutto il 48.1% da tre punti. Nel mese in cui si è anche guadagnato la convocazione al suo primo All-Star Game Boston ha compilato un record di 9-3

GIOCATORE DEL MESE DI FEBBRAIO, WESTERN CONFERENCE: LEBRON JAMES (LOS ANGELES LAKERS) | Nove vittorie e due sole sconfitte in tutto il mese, 26 punti di media (con il 49.7% dal campo) ma anche più di 10 assist e più di 8 rimbalzi a sera: il n°23 gialloviola ha messo a segno quattro trentelli (i Lakers sono 19-0 quando succede) e un quarantello, non a caso contro Zion Williamson. Sono 40 anche le volte in cui “King” James è stato premiato come giocatore del mese: un altro record NBA (bissando il riconoscimento ottenuto anche a gennaio)

ALLENATORE DEL MESE DI GENNAIO, EASTERN CONFERENCE: NICK NURSE (TORONTO RAPTORS) | Terzo riconoscimento in carriera per l’allenatore dei Raptors, il secondo quest’anno: merito di un gennaio da 12 vittorie su 15 partite disputate, nonostante i tanti infortuni. Dal 15 al 31 gennaio Toronto è stata letteralmente imbattibile (10-0) e nel mese gli uomini di coach Nurse hanno guidato la lega per canestri da tre punti (quasi 13 a sera di media) e recuperi (10 a gara). Come dire: attacco&difesa, tutto quello che serve per mantenere i Raptors ai vertici della Eastern Conference

ALLENATORE DEL MESE DI GENNAIO, WESTERN CONFERENCE: TAYLOR JENKINS (MEMPHIS GRIZZLIES) | L’allenatore di Memphis si aggiudica il riconoscimento per la prima volta e a soli 35 anni diventa il più giovane allenatore a riuscirci dai tempi di Lawrence Frank nell’aprile 2005. Al suo esordio su una panchina NBA, Jenkins ha visto i Grizzlies inanellare 7 vittorie consecutive dal 4 al 17 gennaio, chiudendo il mese con 11 successi e solo 4 sconfitte (miglior bilancio della Western Conference). I 118.9 punti di media segnati da Memphis a gennaio sono un record di franchigia, mentre per assist (28.6 a partita) e punti in area (60.3) la squadra di coach Jenkins è stata la migliore dell’intera lega

ROOKIE DEL MESE DI GENNAIO, WESTERN CONFERENCE: KENDRICK NUNN (MEMPHIS GRIZZLIES | Terzo mese di stagione NBA e terzo premio per il giocatore degli Heat mai scelto al Draft: Nunn è solo il secondo Heat di sempre a ottenere questo riconoscimento più di una volta in stagione (Caron Butler l’altro), grazie ai 16.8 punti di media tenuti a gennaio (miglior dato tra i rookie a Est). I suoi 713 punti complessivi sono il secondo risultato di sempre per un giocatore mai scelto al Draft dal 1966 a oggi: nelle 11 partite giocate ha collezionato anche 3.5 assist e 2.8 rimbalzi tirando il 50.7 dal campo e il 37.5 da tre punti

ROOKIE DEL MESE DI GENNAIO, WESTERN CONFERENCE: JA MORANT (MEMPHIS GRIZZLIES) | Il prodotto di Murray State incassa il terzo riconoscimento mensile e così facendo pareggia il risultato ottenuto da Pau Gasol nella stagione 2001-02, ultimo giocatore dei Grizzlies a vincere il premio di rookie del mese per tre volte. Morant ha guidato tutte le matricole NBA per punti (17.5) e assist (8.3), tirando anche con il 54.2% dal campo

GIOCATORE DEL MESE DI GENNAIO, EASTERN CONFERENCE: GIANNIS ANTETOKOUNMPO (MILWAUKEE BUCKS) | Ancora Antetokounmpo, sempre Antetokounmpo. Terza vittoria a Est per lui su tre mesi, la settima volta che al premio di miglior giocatore del mese a Est viene associato il suo nome nelle ultime otto occasioni. Quasi 30 punti di media a sera (29.2) ma anche 13.4 rimbalzi e 5.7 assist di media, con ben sei partite chiuse con almeno 30 punti e 10 rimbalzi. Nel suo mese di gennaio anche una tripla doppia, la quarta di stagione, messa a segno il 20 gennaio contro Chicago

GIOCATORE DEL MESE DI GENNAIO, WESTERN CONFERENCE: LEBRON JAMES (LOS ANGELES LAKERS) | “King” James torna ad aggiudicarsi questo premio per la prima volta dal marzo/aprile 2018. È la 39^ volta in carriera che LeBron si merita il riconoscimento di giocatore del mese, ed è il primo Lakers da Kobe Bryant nel febbraio 2013 a riuscirci. Per il 23 gialloviola 25.4 punti, 10.4 assist, 8.1 rimbalzi e 1.4 recuperi di media, in un gennaio che ha visto i suoi Lakers vincere 10 delle 14 gare disputate. In otto di queste James ha chiuso in doppia cifra negli assist, categoria in cui guida l’intera lega con 10.7 passaggi smarcanti a sera

ALLENATORE DEL MESE DI DICEMBRE, EASTERN CONFERENCE: MIKE BUDENHOLZER (MILWAUKEE BUCKS) | Per la terza volta da quando è a capo dei Bucks (per la quinta in carriera) coach Bud viene premiato dalla lega. Il dicembre suoi e di Milwaukee è stato da incorniciare: 13 vittorie e 2 sole sconfitte, +16.5 lo scarto medio (con 11 delle 13 vittorie in doppia cifra e 7 con 20 o più punti di scarto) per una squadra che ha segnato più di tutte (119.3 punti a sera) e ha chiuso il mese al n°1 anche per rimbalzi (52.2) e percentuale al tiro (49.1), tenendo contemporaneamente gli avversari al 40.0% (anche qui, miglior dato di lega). Tutti i rating avanzati – offensivi (115.5 punti per 100 possessi), difensivi (99.3 concessi) e di conseguenza net rating (+16.2) – a dicembre hanno incoronato la squadra di coach Budenholzer

ALLENATORE DEL MESE DI DICEMBRE, WESTERN CONFERENCE: BILLY DONOVAN (OKLAHOMA CITY THUNDER) | Nessuna squadra a Ovest ha fatto meglio nella Western Conference degli Oklahoma City Thunder, capaci di compilare un record di 11 vinte e 4 perse, con sette successi nelle ultime otto partite disputate. In particolare nelle gare in equilibrio fino alla fine – i cosiddetti clutch game – OKC ha chiuso il mese con 9 vittorie su 11 partite, tirando oltre il 53% dal campo in queste sfide punto a punto. In generale Danilo Gallinari e compagni hanno stretto le maglie in difesa, concedendo agli avversari solo il 32.7% al tiro e mandando in lunetta gli avversari meno di 17 volte a sera, il dato migliore della lega

ROOKIE DEL MESE DI DICEMBRE, EASTERN CONFERENCE: KENDRICK NUNN (MIAMI HEAT) | Non è mai stato scelto al Draft, ma ora che ha trovato il suo ruolo (nel quintetto di Erik Spoelstra) nella NBA il prodotto di Chicago non vuole più fermarsi. Per la seconda volta in fila Kendrick Nunn viene riconosciuto come miglior rookie della Eastern Conference, in virtù di un mese di dicembre chiuso con 15.5 punti di medie e anche 3.9 assist e 3.3 rimbalzi. Tra le matricole ha fatto registrare più punti di tutti (233) compreso anche un massimo in carriera da 36 punti contro Atlanta. Diventa la prima matricola di sempre – tra quelle mai scelte - a vincere due volte il premio
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ROOKIE DEL MESE DI DICEMBRE, WESTERN CONFERENCE: JA MORANT (MEMPHIS GRIZZLIES) | Doppietta tra le matricole (nel suo caso nella Western Conference) anche per Ja Morant, che diventa il primo giocatore nella storia dei Grizzlies a vincere consecutivamente questo premio. Per lui a dicembre 15.5 punti di media con anche 6.5 assist, tirando il 48.5% dal campo e il 37.5% da tre punti, guidando Memphis a sette vittorie sulle undici giocate.
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GIOCATORE DEL MESE DI DICEMBRE, EASTERN CONFERENCE: GIANNIS ANTETOKOUNMPO (MILWAUKEE BUCKS) | Ha vinto il premio di MVP lo scorso anno, sembra intenzionato a ricandidarsi il n°34 dei Bucks, che a dicembre bissa il riconoscimento (limitato alla Eastern Conference) vinto anche il primo mese di stagione (e in sei degli ultimi sette mesi). Negli ultimi 31 giorni per Antetokounmpo 29.5 punti di media conditi da 12. 4 rimbalzi e 5.2 assist, con un ottimo 55% al tiro ma soprattutto una percentuale vicinissima al 40% (39.4%) da tre punti, a lungo considerato uno dei pochi punti deboli del suo gioco. Per i Bucks 13 vinte e 2 perse con lui in campo a dicembre
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GIOCATORE DEL MESE DI DICEMBRE, WESTERN CONFERENCE: JAMES HARDEN (HOUSTON ROCKETS) | Per la quarta volta negli ultimi sei mesi il miglior giocatore della Western Conference è il n°13 dei Rockets (che nel primo mese di stagione aveva dovuto cedere l’onore a Luka Doncic). A dicembre invece 10 vinte e 4 perse per lui (5 le sconfitte di Houston nel mese, una senza “il Barba” in campo) e medie davvero stratosferiche: 37.3 punti a sera, con quasi 7 assist (6.9), 5.6 rimbalzi, 2.1 e recuperi, tirando oltre il 48% dal campo e il 42.5% da tre. Harden a dicembre ha segnato 144 punti in più di qualsiasi altro giocatore, toccando quota 34 o più in nove occasioni e regalandosi anche tre cinquantelli
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ALLENATORE DEL MESE DI OTTOBRE/NOVEMBRE, WESTERN CONFERENCE: FRANK VOGEL (LOS ANGELES LAKERS) | Il nuovo allenatore dei Lakers ha chiuso il suo primo mese e mezzo sulla panchina gialloviola con un record di 17 vittorie e 2 sconfitte e la testa della Western Conference, sfruttando al meglio un calendario fin qui favorevole, il grande impatto di Anthony Davis (26.1 punti, 9.3 rimbalzi, 3.4 assist e 2.8 stoppate di media in stagione) e l’ottimo avvio di sua maestà LeBron James, bravissimo fin qui a innescare i compagni (25.7 punti, 7.2 rimbalzi e ben 10.9 assist). I Lakers hanno chiuso il mese di novembre con una striscia di 10 vittorie consecutive, prima di venire sconfitti in casa da Dallas (114-100) nella prima partita di dicembre

ALLENATORE DEL MESE DI OTTOBRE/NOVEMBRE, EASTERN CONFERENCE: NICK NURSE (TORONTO RAPTORS) | Grande lavoro anche quello di Nick Nurse, che dopo il sorprendente titolo conquistato nella scorsa stagione ha saputo ripartire in modo vincente nonostante l’addio di Kawhi Leonard. Per i Raptors secondo posto a Est dietro a Milwaukee con un record di 14 vittorie e 4 sconfitte fino a fine novembre. Assoluto protagonista dei successi di Toronto è stato Pascal Siakam: 25.6 punti, 8.4 rimbalzi e 4.0 assist di media per il camerunese. Nurse non è intenzionato a cedere il suo scettro di campione NBA troppo facilmente

ROOKIE DEL MESE DI OTTOBRE/NOVEMBRE, EASTERN CONFERENCE: KENDRICK NUNN (MIAMI HEAT) | Non scelto al Draft ma subito protagonista in NBA. Kendrick Nunn è stato una delle sorprese dell’inizio di stagione, segnalandosi come miglior realizzatore a Est della classe di rookie con 16.4 a partita grazie a un ottimo 47% dal campo e sfiorando il 40% da tre punti

ROOKIE DEL MESE DI OTTOBRE/NOVEMBRE, WESTERN CONFERENCE: JA MORANT (MEMPHIS GRIZZLIES) | Il playmaker dei Memphis Grizzlies è stato la miglior matricola in assoluto della NBA, guidando tutti per punti (18.6 punti a partita) e assist (6.4 a gara). L’infortunio che lo ha fermato a fine mese non gli ha comunque impedito di imporsi come il migliore finora, nonché candidato numero 1 al premio di Rookie dell’anno

GIOCATORE DEL MESE DI OTTOBRE/NOVEMBRE, EASTERN CONFERENCE: GIANNIS ANTETOKOUNMPO (MILWAUKEE BUCKS) | L’MVP in carica ha ricominciato la stagione con le marce altissime, guidando i suoi Bucks al miglior record nella Eastern Conference (17-3) con 30.9 punti, 13.4 rimbalzi e 5.9 assist di media. Da segnalare la prestazione da 50 punti contro gli Utah Jazz, il suo massimo stagionale

GIOCATORE DEL MESE DI OTTOBRE/NOVEMBRE, WESTERN CONFERENCE: LUKA DONCIC (DALLAS MAVERICKS) | Straordinario l’inizio di stagione del Rookie dell’Anno in carica: 30.8 punti, 9.9 rimbalzi e 9.6 assist a partita guidando i suoi Mavs a 12 vittorie e 6 sconfitte, chiudendo il mese di novembre in tripla doppia di media (terzo giocatore di sempre a riuscirci dopo Oscar Robertson e Russell Westbrook). Il suo massimo in carriera da 42 punti contro i San Antonio Spurs è stato accompagnato anche da 11 rimbalzi e 12 assist