
NBA, risultati della notte: San Antonio batte i 50 di Harden, i Lakers sbancano Denver
James Harden segna 50 punti ma i Rockets si fanno rimontare 22 punti di vantaggio e perdono al doppio supplementare contro San Antonio (Belinelli non entrato). I Lakers tornano a vincere sul campo di Denver con la coppia James-Davis, Doncic ne mette 33 con 18 rimbalzi nel successo di Dallas a New Orleans (7+8 per Melli). Colpo di Miami a Toronto dopo un supplementare, i Clippers regolano Portland. Tutti i risultati e gli highlights della notte NBA

SAN ANTONIO SPURS-HOUSTON ROCKETS 135-133 2OT | Partita pazza e divertentissima quella all’AT&T Center, chiusa soltanto dopo 2 tempi supplementari. I Rockets nel secondo tempo sembrano in totale controllo, sopra anche di 22 punti, ma San Antonio (pur senza LaMarcus Aldridge) non molla e dopo una rimonta ispirata da un Lonnie Walker IV strepitoso, alla guida di un quintetto più giovane e atletico del solito, impatta la gara a quota 115 mandando la gara in overtime. Nei dieci minuti supplementari necessari a decidere l’incontro, James Harden viene fischiato per due sfondamenti in attacco, e la difesa degli Spurs trova in Jakob Poeltl (al suo massimo in carriera a rimbalzo con 15, cui aggiunge anche 5 stoppate, 5 assist e 6 punti) l’autore di giocate decisive. Ne mette 23 con 9 assist DeMar DeRozan, che fa 3/4 dalla lunetta negli ultimi 30 secondi di gara.
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Protagonista indiscusso della rimonta nero-argento è Lonnie Walker IV, che segna 19 dei suoi 28 punti finale – nuovo massimo in carriera – in un quarto quarto in cui tira 7/8 dal campo e 3/4 dall’arco. Ci aggiunge 5 punti anche nei supplementari, dando la spinta decisiva agli Spurs per avere la meglio dei rivali texani. La guardia di coach Popovich supera il suo massimo realizzativo (16 punti contro Denver) e anche di minuti giocati (35 contro i 26 di una gara contro Golden State): si spiegano anche così i 48 minuti passati interamente in panchina da Marco Belinelli
CHE SHOW, LONNIE WALKER IV!
Houston perde una gara in cui ha un giocatore in doppia doppia ai 20 (Clint Capela chiude con un perfetto 9/9 dal campo per 22 punti cui aggiunge anche 21 rimbalzi di cui ben 9 offensivi, un altro in tripla doppia (Russell Westbrook, autore di 19 punti, con 10 rimbalzi e 10 assist) ma soprattutto un James Harden da 50 (+2 annullati sul giallo della schiacciata con il pallone che entra e poi esce dalla retina), stabilendo il nuovo record di franchigia per numero di tiri liberi segnati senza un errore su singola partita (24/24 dalla lunetta per lui). Harden però non fa altrettanto bene dalla lunga distanza (solo 4/20) e dal campo le percentuali combinate sue e di Westbrook parlano di un insufficiente 18/68
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La schiacciata non convalidata a James Harden nel quarto quarto scatena le proteste dei Rockets, che si fanno rimontare e vengono sconfitti dopo 2 OT. Gli arbitri ammettono l'errore, spiegano perché ai Rockets non è stato concesso il "challenge", Houston ora aspetta (con fiducia) le decisioni della lega: si potrebbero anche dover rigiocare gli ultimi 7 minuti e 50 secondi della partita
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DENVER NUGGETS-LOS ANGELES LAKERS 96-105 | Tornano subito a vincere i Los Angeles Lakers, che dopo il passaggio a vuoto di domenica contro Dallas vanno a sbancare un campo difficile come quello dei Denver Nuggets. Nonostante i problemi influenzali che hanno messo in dubbio la presenza di Anthony Davis, il numero 3 dei Lakers ha chiuso con 25 punti punti e 10 rimbalzi, mettendone 13 solo nel terzo periodo per permettere ai suoi di rimanere avanti dopo essere stati rimontati
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I Lakers hanno poi costruito un altro vantaggio di 10 lunghezze a metà quarto periodo, ma ancora una volta i Nuggets li hanno ripresi fino al -1 a 2:23 dalla fine. A chiudere definitivamente i conti è stata la difesa dei gialloviola (che non ha più concesso punti agli avversari) e una schiacciata in tap-in di LeBron James, autore di 25 punti con 9 assist nella sua partita. In doppia cifra dalla panchina anche Dwight Howard (13) e Rajon Rondo (11)
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I Nuggets subiscono così la seconda sconfitta in fila nonostante i 22 punti di Jamal Murray e i 21 di Paul Millsap, con Nikola Jokic tenuto a 13 punti (4/12 al tiro) pur distribuendo 8 assist per i compagni. La squadra di coach Malone è andata in difficoltà sotto tutti i punti di vista, concedendo 18 punti da seconda opportunità e 22 in contropiede, oltre a tirare malissimo dalla lunga distanza (6/29 per un pessimo 20.7% complessivo)

NEW ORLEANS PELICANS-DALLAS MAVERICKS 97-118 | Ottava vittoria nelle ultime nove gare per i lanciatissimi Dallas Mavericks, che si godono l’ennesima prestazione superlativa di Luka Doncic. Il miglior giocatore del mese di novembre per la Western Conference è esploso nel terzo quarto segnando 15 dei 25 punti dei Mavs nel finale di frazione, costruendo un vantaggio di 9 lunghezze che i Pelicans non sono più riusciti a colmare. Con Kristaps Porzingis limitato dai problemi di falli (7 punti in 18 minuti), a farne le veci sono stati Seth Curry con 19 e i 12 a testa di Kleber e Hardaway Jr.
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Questa volta niente tripla doppia, ma Doncic è comunque riuscito a lasciare senza parole il suo allenatore chiudendo con 33 punti e soprattutto 18 rimbalzi in soli 28 minuti. “Diciotto rimbalzi sono un sacco per una point guard” ha detto Carlisle. “Non mi interessa da che pianeta vieni, è incredibile”. Anche le percentuali non sono state da meno, con 9/18 dal campo, 5/12 da tre punti e 10/13 ai liberi, distribuendo 5 assist e firmando tutte le giocate più importanti della gara, tra cui due triple da otto metri prese con la consueta naturalezza: “Posso tirare anche da metà campo” ha detto lo sloveno con un sorriso
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Si tratta invece della sesta sconfitta in fila per i Pelicans, a cui non sono serviti i 24 di Brandon Ingram e i 18 di Jrue Holiday sprecando un vantaggio di 11 lunghezze costruito a inizio secondo quarto, prima di farsi rimontare dalle riserve dei Mavs. Per Nicolò Melli 7 punti, 8 rimbalzi e 2 assist in 22 minuti di gioco tirando 3/7 dal campo e 1/4 da tre all’interno di una serata da 27% dall’arco per i padroni di casa, che non sono andati oltre al 40% complessivo. “Abbiamo sbagliato 12 layup e 21 tiri in area: in questa lega bisogna segnare e noi non ci siamo riusciti” l’amaro commento di coach Gentry
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TORONTO RAPTORS-MIAMI HEAT 110-121 OT | Colpo grosso dei Miami Heat, unica squadra capace di vincere per ben due volte sui campi delle migliori squadre della Eastern Conference. Dopo aver vinto a Milwaukee a inizio regular season, la squadra di coach Spoelstra nella notte ha violato anche il campo di Toronto, facendo la differenza nel supplementare grazie a otto punti in 55 secondi di Jimmy Butler nel 13-2 che ha deciso la sfida, dopo che gli Heat si erano fatti rimontare 7 punti negli ultimi due minuti dei regolamentari
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La stella dei Miami Heat ha chiuso con una tripla doppia da 22 punti, 13 rimbalzi e 12 assist, seguito dai 22 di Duncan Robinson, i 18 di Bam Adebayo, i 17 di Justise Winslow e 16 del canadese Kelly Olynyk davanti ai suoi connazionali. Per Miami è la terza vittoria consecutiva nonché la seconda fuori casa, ma il prossimo obiettivo è già fissato: espugnare anche il campo dei Boston Celtics, imbattuti con 7-0. “Ne abbiamo parlato, dobbiamo vincerne ancora una: questa dobbiamo lasciarcela alle spalle molto in fretta” ha detto Butler dopo la gara
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Toronto era reduce da nove vittorie consecutive in casa senza sconfitte e da sette successi in fila, vedendo interrotta la sua striscia nonostante i 23 punti di Norman Powell e i 19 di Fred VanVleet. A rendere inutile la loro rimonta negli ultimi due minuti dei regolamentari sono state le pessime percentuali al tiro, sbagliando i primi 9 tiri del supplementare di cui 8 da tre punti. Tremenda, per sua stessa ammissione, la prima gara di Kyle Lowry al rientro dopo 11 gare saltate per la frattura del pollice sinistro: l’All-Star ha sbagliato i primi 11 tiri della sua gara chiudendo con 2/18 (0/11 da tre) per 12 punti e 11 assist in 41 minuti. “La prossima sono sicuro che andrà meglio” ha detto dopo la gara

L.A. CLIPPERS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 117-97 | Facile vittoria per gli L.A. Clippers, a cui basta stringere un po’ le viti in difesa nel secondo tempo (solo 28 punti concessi) per portare a casa la vittoria contro Portland. A guidare la squadra di Doc Rivers sono i 25 punti di Paul George e i 26 di Montrezl Harrell, con Patrick Patterson che si regala il massimo stagionale da 19 punti uscendo da una panchina che ha segnato 14 punti in più dei titolari (66-51). “La cosa migliore di questa squadra è che non siamo neanche vicini a quello che saremo” l’avvertimento di coach Rivers al resto della lega
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Per i Blazers si interrompe il momento positivo da tre successi in fila, nonostante i 20 punti di CJ McCollum, i 18+13 di Hassan Whiteside e i 16 (ma con 5/15 al tiro) di Damian Lillard. Il giocatore della settimana Carmelo Anthony ne mette 9 con 2/9 dal campo in 28 minuti di gioco, raccogliendo il grosso del suo bottino ai liberi (5/5)

WASHINGTON WIZARDS-ORLANDO MAGIC 120-127 | Successo esterno degli Orlando Magic, che battono Washington nella capitale e si riavvicinano al 50% di vittorie. Merito dei 31 di Evan Fournier e del massimo in carriera da 20 punti di Markelle Fultz, che già nella gara precedente contro gli Wizards — sua squadra di casa essendo cresciuto a Marlboro, nel Maryland — aveva fissato la sua asticella a 19. Importanti anche i 24 di DJ Augustin, di cui 16 sono arrivati nel quarto finale per la seconda vittoria in trasferta stagionale di Orlando
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La quinta sconfitta nelle ultime sei gare ha il sapore amaro del “già visto” per Bradley Beal, ancora una volta eccellente con 42 punti e ancora una volta uscito battuto dal campo. I 21 punti di Davis Bertans e il massimo stagionale da 20 di Isaiah Thomas non hanno cancellato i problemi difensivi di una squadra che non è in grado di fermare nessuno nella propria metà campo, concedendo 127 punti anche a un attacco sotto media come quello dei Magic
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CLEVELAND CAVALIERS-DETROIT PISTONS 94-127 | Cleveland non è il test più impegnativo – i Cavs hanno perso nove delle ultime dieci gare – ma la vittoria di Detroit in Ohio è sicuramente convincente e lancia segnali positivi a coach Casey. Che arrivano innanzitutto da Blake Griffin, autore di 16 dei suoi 24 punti nel primo quarto, quando segna anche 4 delle sue 6 triple di serata. Andre Drummond è in doppia doppia con 17 punti e 14 rimbalzi, ma i Pistons hanno anche 4 giocatori in doppia cifra dalla panchina, guidati da Sviatoslav Mykhailiuk a quota 5. Le ottime percentuali di Detroit raccontano anche della scarsa opposizione difensiva dei Cavs: gli ospiti tirano oltre il 54% dal campo e oltre il 51% da tre
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Cleveland subisce 35 punti nel terzo quarto e altri 30 nel quarto, quando in campo ci sono soltanto le riserve dei Pistons: il migliore dei padroni di casa è Collin Sexton, che chiude a quota 22 col 50% al tiro, ma il secondo miglior realizzatore dei Cavs è Kevin Porter Jr. con 12 dalla panchina. Doppia doppia per Tristan Thompson con 10 punti e 14 rimbalzi ma solo 4/11 al tiro. Si tratta del quarto ko consecutivo, tutti interni, davanti al pubblico di casa