Il centro di Phoenix è rientrato sul parquet a quasi due mesi di distanza dalla prima e ultima gara giocata in questa stagione. Il periodo difficile però ormai è alle spalle: "Tutti mi hanno dato una mano, all'inizio contro i Clippers mi sembrava di essere in mezzo a un campo da calcio..."
Una sola partita giocata in questa stagione, poi la squalifica per 25 gare a seguito della positività al test antidoping. Phoenix ha dovuto fare a meno di Deandre Ayton per due mesi, ma finalmente questo lungo calvario per lui e per i Suns è finito: “È stato molto frustrante restare fuori, so quello che ho fatto e mi rendo conto di aver commesso senza volerlo il più grande errore della mia vita. È stata un’esperienza dalla quale ho imparato molto, in fondo tutti sbagliano: la differenza sta nel tipo di reazione dopo aver capito quali aspetti migliorare. È giustamente quello che mi chiedono: lasciarmi questo periodo alle spalle e tornare più forte di prima. Questa organizzazione mi è stata vicina, mi ha aiutato tantissimo ad affrontare settimane complicate”. Contro i Clippers è rimasto 24 minuti sul parquet, chiusi con 18 punti, 12 rimbalzi, 3 assist e una stoppata. Qualche lampo, ma ci vorrà inevitabilmente qualche settimana per tornare a essere pienamente in forma: “Come mi sento? All’inizio mi sembra di essere in mezzo a un campo da calcio, non mi raccapezzavo… Dopo un po’ invece ho finalmente ritrovato i miei spazi, i movimenti e in parte anche il ritmo. Dopo essere tornato sul parquet a gara in corso mi sono reso conto che era tutta un’altra cosa. I miei compagni hanno iniziato a muovere tanto il pallone in attacco, si gioca a un ritmo molto più veloce rispetto a 25 partite fa. Devo darmi una mossa, ci sono tre tiratori sull’arco che chiedono il mio aiuto e al momento le mie gambe bruciano già dopo il secondo blocco”. Ayton ha sottolineato di aver preferito non presentare ricorso contro la condanna per restare focalizzato sulla sua crescita fisica e tecnica, preparando al meglio il ritorno in campo. “Non so bene cosa abbia ingerito, ma so di essere colpevole e le cose sono andate così soltanto per colpa mia. Adesso voglio chiudere il cerchio e recuperare il tempo perso. Nessuna voglia di creare un caso attorno a quanto successo”.