NBA, risultati della notte: Lakers battuti da Indiana, Melli va ko in overtime
Si interrompe a 14 la striscia di successi in trasferta dei Lakers privi di Anthony Davis, battuti nel finale sul campo degli Indiana Pacers. Tutto facile per i Clippers contro i Suns, che ritrovano Deandre Ayton in campo dopo 25 gare di squalifica. I Pelicans di Nicolò Melli perdono in casa al supplementare contro i Brooklyn Nets, Utah supera Orlando con la coppia Mitchell-Bogdanovic. Largo successo di New York su Atlanta, Charlotte batte Sacramento. Tutti i risultati e gli highlights della notte NBA
INDIANA PACERS-LOS ANGELES LAKERS 105-102 | Successo pesantissimo dei Pacers in casa contro i Lakers, che interrompono a 14 la striscia di successi consecutivi lontano da Los Angeles - la seconda più lunga nella storia della franchigia, a -2 dal record NBA. Un testa a testa chiuso dal canestro in penetrazione di Malcolm Brogdon a 36 secondi dalla sirena, a cui James prima e Rondo poi allo scadere non riescono a rispondere dalla lunga distanza. I gialloviola sbagliano così tre tentativi con i piedi oltre l’arco del potenziale pareggio e incassano la quarta sconfitta stagionale in 28 gare giocate - conservando il miglior record NBA al pari dei Bucks
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Niente Anthony Davis sul parquet, rimasto a riposo per colpa di una distorsione alla caviglia. LeBron è dunque costretto a fare tutto da solo (vista anche l’assenza di Kyle Kuzma): 20 punti, 9 assist e 9 rimbalzi per il numero 23, con i Lakers sempre costretti a inseguire nella ripresa fino al 9-0 di parziale che aveva portato gli ospiti avanti di 5 lunghezze a 200 secondi dalla sirena. Un margine che non è bastato ai Lakers per vincere, così come i 20 punti di Dwight Howard - nuovo massimo in stagione- raccolti con un perfetto 10/10 dal campo
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Il miglior realizzatore del match è Domantas Sabonis, che approfitta dell’assenza di Anthony Davis sotto canestro e chiude con 26 punti e 10 rimbalzi. Indiana manda ben sei giocatori in doppia cifra dei nove che scendono sul parquet, con il quintettone Sabonis-Turner-Warren che riesce a tenere botta contro il dinamismo dei Lakers
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L.A. CLIPPERS-PHOENIX SUNS 120-99 | Dopo due settimane di lontananza dallo Staples Center, gli L.A. Clippers tornano a casa e vincono agilmente la sfida con i Phoenix Suns grazie ai 24 punti di Paul George e i 20 di Kawhi Leonard. Merito soprattutto di un terzo quarto dominante da parte della nuova coppia di stelle dei Clippers, capaci di segnare 18 dei 32 punti che dopo l’intervallo hanno portato il vantaggio dei padroni di casa da +5 a +21, aprendo in due la gara. Insieme a loro anche i 20 di Lou Williams (11 per aprire l’ultimo quarto), i 15 di Montrezl Harrell e i 12 di Ivica Zubac
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Per i Suns, sempre privi di Devin Booker, la notizia di serata è il ritorno in campo di Deandre Ayton dopo 25 partite di squalifica per doping. Nei suoi 24 minuti in campo ha mostrato un po’ di comprensibile ruggine, ma ha comunque chiuso in doppia doppia con 18 e 12 rimbalzi, secondo miglior marcatore dietro i 19 di Kelly Oubre che ha avuto un paio di battibecchi con George. I loro sforzi non sono comunque bastati per evitare la quarta sconfitta in fila
NEW ORLEANS PELICANS-BROOKLYN NETS 101-108 OT | Perdono ancora i Pelicans, che allungano a 13 la striscia di sconfitte consecutive incassate dopo il ko casalingo all’overtime contro Brooklyn. L’ennesima serata storta per una squadra che chiude il match con 71 errori dal campo (su 108 tentati, 34%) e che nonostante questo non è mai andata oltre le otto lunghezze di svantaggio ed è arrivata a una tripla di Jrue Holiday di distanza dall’interrompere un’astinenza da vittoria ormai diventata davvero troppo lunga
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Protagonista per i Nets è stato ancora una volta Spencer Dinwiddie, autore di 31 punti e 7 assist - sempre più leader di un gruppo che continua a conquistare successi anche senza Kyrie Irving (cinque vittorie nelle ultime sette gare). Jarrett Allen aggiunge 12 punti, 14 rimbalzi e la schiacciata del pareggio a quota 93 sul finire dei tempi regolamentari. Da lì in poi, 15-8 di parziale Brooklyn e partita chiusa
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Altra prestazione incolore per Nicolò Melli, che non trova mai il fondo della retina dal campo, sbaglia due triple e chiude con 2 punti a referto in 12 minuti di utilizzo. Meglio di lui Brandon Ingram e Jrue Holiday, che segnano 43 punti in due, ma come ormai d’abitudine nell’ultimo mese vengono meno quando c’è da decidere e vincere la gara. Un vizio che i Pelicans non riescono proprio a togliersi di dosso
UTAH JAZZ-ORLANDO MAGIC 109-102 | Terzo successo in fila per i Jazz, che dopo un periodo difficile stanno lentamente cercando di rimettersi in piedi. Contro Orlando, però, è stato necessario vincere la gara due volte: la prima costruendo un vantaggio di 17 lunghezze nel terzo quarto, la seconda con un parziale di 19-5 per chiudere i conti dopo che le riserve dei Magic erano riuscite a rimontare tutto lo svantaggio. Ad accendere la scintilla è stata una schiacciata clamorosa di Donovan Mitchell, miglior realizzatore dei suoi con 30 punti pareggiati da Bojan Bogdanovic, mentre Mike Conley è dovuto uscire nel terzo quarto dopo aver riaggravato il suo precedente infortunio al bicipite femorale
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La rimonta dei Magic è stata possibile soprattutto per via dei 22 punti di DJ Augustin, a tratti impredibile per la difesa dei Jazz, e dai 19 di Evan Fournier. Per vincere a Salt Lake City però serve qualcosa di più di un tremendo 7/35 dalla lunga distanza, reso ancora più pesante dalla presenza sotto canestro di Rudy Gobert per sconsigliare qualsiasi conclusione al ferro. Agli ospiti non è servita la doppia doppia da 12+11 di Vucevic (pur con 4/15 al tiro) e i 14 di Markelle Fultz
NEW YORK KNICKS-ATLANTA HAWKS 143-120 | Terza vittoria nelle ultime quattro gare per i New York Knicks, che hanno incontrato una squadra messa ancora peggio di loro (quantomeno in classifica). Un parziale di 26-5 per aprire la gara ha messo immediatamente la sfida sui binari giusti per i padroni di casa, festeggiando non solo il massimo stagionale per punti ma anche i massimi in carriera di RJ Barrett (27 punti) e Mitchell Robinson (22+13), seguiti dai 22 di Marcus Morris e i 17 a testa di Julius Randle e Kevin Knox. Una serata di festa, almeno per una sera
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Il momento è tutt’altro che felice invece per gli Hawks, arrivati alla quinta sconfitta consecutiva nonostante i 42 punti di un Trae Young sempre più frustrato. Non a caso dopo la gara coach Pierce ha tardato a presentarsi davanti ai microfoni della stampa, rimanendo di più in spogliatoio per parlare ai suoi: “C’è frustrazione, specialmente dopo uno sforzo come quello contro i Lakers. La cosa più importante per noi è avere sempre uno spirito competitivo: in questo momento non lo abbiamo”
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Protagonista della serata è stato Vince Carter, probabilmente alla sua ultima partita al Madison Square Garden. La leggenda NBA — pur avendo un passato con i Nets — è stato salutato con grandi applausi da parte del pubblico blu-arancio e dei suoi colleghi in campo, regalandogli un ultimo ricordo della “World’s Most Famous Arena”
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CHARLOTTE HORNETS-SACRAMENTO KINGS 110-102 | Con Devonte’ Graham e Terry Rozier in serata no, gli Charlotte Hornets avevano bisogno che qualcuno salisse di livello per portare a casa la quarta vittoria nelle ultime cinque gare. Quel qualcuno è stato Malik Monk, che ha segnato 14 dei suoi 23 punti (massimo stagionale) nel solo ultimo quarto con 5/5 al tiro, svegliando anche Graham che subito dopo ha realizzato due triple all’interno di un parziale da 23-11 che ha deciso la gara
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Per i Kings viene così rovinato l’atteso ritorno in campo di De’Aaron Fox, che aveva saltato le ultime 17 partite per un infortunio alla caviglia. Nonostante sia uscito dalla panchina, Fox ha comunque chiuso come miglior marcatore dei suoi con 19 punti e 8 assist rimanendo in campo per 30 minuti, senza riuscire però a mettere in ritmo i suoi compagni (41.3% dal campo e 35% da tre di squadra per Sacramento)