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NBA, Kyrie Irving chiede i rinforzi: “Ai Nets serve qualche giocatore di talento in più”

NBA

Parole dure del n°11 di Brooklyn al termine della sfida persa contro Philadelphia, amareggiato per la nona sconfitta incassata dai Nets nelle ultime 11 sfide: "Per diventare una contender abbiamo bisogno di un altro paio di giocatori di primo livello. I ragazzi hanno fatto un grande lavoro, ma per competere ad alto livello c'è bisogno di altro"

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“È evidente, sotto gli occhi di tutti: a questa squadra mancano ancora dei pezzi per pensare di essere competitiva ad alto livello”. A pochi giorni dal suo ritorno sul parquet, Kyrie Irving non nasconde le difficoltà di una squadra ancora orfana di Kevin Durant – fuori per tutta la stagione a causa della rottura del tendine d’Achille – a cui però sembra mancare ancora qualcosa per puntare al titolo NBA. “Questo non è un alibi per rallentare o tirare i remi in barca in questa stagione, continueremo a fare il massimo con i giocatori presenti in squadra, preoccupandoci di metterci a posto il gruppo e di cercare l’assetto migliore. La situazione resta complicata: Temple è fuori, Jordan è rimasto fuori, Chandler invece è rientrato da poco. Abbiamo un gruppo di ragazzi giovani che hanno fatto un lavoro straordinario nelle ultime stagioni, ma manca ancora qualcosa. Come collettivo siamo attrezzati, ma è evidente che a livello individuale c’è bisogno di un paio di aggiunte che possano essere affiancate a me, Durant, Jordan, Temple, Dinwiddie e LeVert. Vedremo come evolveranno le cose nelle prossime settimane”. Parole che inevitabilmente spaccano in due il roster di Brooklyn, che spesso ha fatto affidamento ai vari Joe Harris e Jarrett Allen – rimasti però fuori dalle considerazioni dell’All-Star ex-Celtics. Un messaggio non semplice da digerire per un gruppo reduce da nove sconfitte nelle ultime 11 gare giocate, consapevole del fatto che questa regular season sarebbe stata di rodaggio a causa della lunga lista di infortunati con cui Kenny Atkinson ha dovuto spesso fare i conti. A pesare invece nella sconfitta contro Philadelphia sono soprattutto i tanti tiri sbagliati nel finale: 6/23 dal campo nel quarto periodo, un misero 26% dal campo a cui ha contribuito anche lo stesso Irving: “Nell’ultimo periodo alcune conclusioni che di solito vanno dentro senza problemi, sono finite corte sul primo ferro. Dobbiamo convivere purtroppo con serate del genere, per fortuna Dinwiddie ha continuato ad attaccare trascinando il più possibile la squadra. Philadelphia però ha dimostrato di essere al momento a un altro livello”. Nei prossimi mesi bisognerà capire cosa fare per colmare il gap.