
NBA, risultati della notte: Lakers battuti a sorpresa da Orlando, perdono OKC e Spurs
Vittoria in volata dei Magic allo Staples Center contro i Lakers, con Markelle Fultz protagonista in tripla doppia. Toronto passa a Oklahoma City nonostante i 23 punti di Danilo Gallinari, Miami batte San Antonio e si riprende ilsecondo posto a Est. Super Doncic trascina Dallas, Brooklyn ko a Philadelphia. Di seguito risultati e highlights della notte NBA

LOS ANGELES LAKERS-ORLANDO MAGIC 118-119 | Successo a sorpresa dei Magic a Los Angeles, che interrompono la striscia di nove vittorie consecutive dei padroni di casa e sono la prima squadra con un record di affermazioni inferiore al 50% a battere i Lakers. Nel testa a testa finale a pesare sono le disattenzioni difensive dei gialloviola, che vanno a vuoto in un paio di possessi e lasciano prima il gioco da tre punti al ferro a Gordon e poi la tripla con metri di spazio a Vucevic. Allo scadere è James ha cercare i tre punti del possibile pareggio, ma il suo tiro si ferma soltanto sul secondo ferro
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Protagonista del match è Markelle Fultz, decisivo nel finale e in tripla doppia al termine di un match da 21 punti, 11 rimbalzi e 10 assist con 9/19 dal campo. I suoi due canestri proteggendosi al ferro (e battendo dal palleggio LeBron James) permettono ai Magic di rispondere colpo su colpo nel rush finale, mantenendo quel margine che nella prima metà di gara era stato ampiamente oltre la doppia cifra. Per Orlando è il successo più importante della stagione: la squadra della Florida allontana così i Nets alle sue spalle, consolidando il settimo posto a Est
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Senza l'infortunato Anthony Davis, è come al solito James a caricarsi i Lakers sulle spalle: 19 punti, 19 assist (!) e 19 conclusioni tentate, anche se nel finale LeBron ha spesso cercato i compagni sul perimetro, liberando spazio per le loro triple. Alla sirena finale sono 22 punti per Quinn Cook e 17 a testa per Daniels e Caldwell-Pope: sono loro le bocche di fuoco a cui si affida il n°23 gialloviola, vista la partita incolore da 4 punti e tanti errori di Kyle Kuzma

OKLAHOMA CITY THUNDER-TORONTO RAPTORS 121-130 | Vittoria complicata in trasferta dei Raptors che scappano via nel primo tempo contro OKC e poi difendono il vantaggio fino alla sirena. Avanti sul +30 nel secondo quarto i canadesi hanno mantenuto 21 lunghezze di margine anche all’inizio dell’ultima frazione, ma i Thunder non hanno mollato la presa fino a ritornare a un solo possesso di distanza grazie a una super schiacciata di Gallinari. L’8-2 finale in favore dei Raptors ha però chiuso definitivamente i conti
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Sono 23 i punti messi a referto da Danilo Gallinari, che chiude con 7/16 dal campo e 4 triple a bersaglio. Oltre quota 20 punti segnati anche Dennis Schroder in uscita dalla panchina (25 con 10/17 complessivo) e Shai Gilgeous-Alexander (21, 6 assist, 6 rimbalzi)
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Partita al limite della perfezione in casa Raptors per Norman Powell, che chiude con 23 punti, 9/11 al tiro, 3/4 dall’arco e tantissime giocate utili arrivate a gara in corso. Oltre a lui, tutto il quintetto di Toronto va oltre quota 10 punti realizzati, con 21 a testa di Siakam e Anunoby

BOSTON CELTICS-DETROIT PISTONS 103-116 | Sconfitta pesante in casa per i Celtics, che perdono contro Detroit concedendo il 60.3% dal campo agli avversari. Alla sirena finale sono quattro i giocatori tra gli ospiti oltre quota 20, con il rookie Sekou Doumbouya che aggiorna il suo massimo in stagione a 24 punti, a cui si aggiunge un Derrick Rose scatenato in una delle rare apparizioni da titolare in stagione: 22 punti, 11/13 al tiro e 6 assist per interrompere la striscia di tre sconfitte
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Il problema al ginocchio destro che ha tenuto fuori Jayson Tatum è soltanto una ragione parziale della brutta sconfitta incassata da Boston, che non va oltre i 25 punti di un preciso Gordon Hayward e i 24 con 4 triple di Jaylen Brown. Per i Celtics è la quarta sconfitta nelle ultime sei gare

MIAMI HEAT-SAN ANTONIO SPURS 106-100 | Miami vince ancora in casa, batte gli Spurs e si riprende il secondo posto a Est. Merito dello straordinario record fin qui raccolto all’American Airlines Arena dagli Heat (18-1) e della profondità del roster a disposizione di coach Spoelstra. Contro San Antonio è una tripla di Jimmy Butler (che non ne segnava una dallo scorso 20 dicembre) a permettere ai padroni di casa di tornare a contatto, prima di scappare via nell’ultima frazione
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Il volto del successo di Miami è Kendrick Nunn, premiato a fine primo tempo come rookie del mese per la seconda volta in stagione e protagonista anche sul parquet: 33 punti, 13/18 al tiro, 5 triple e 4 assist. Goran Dragic ne aggiunge 17 in uscita dalla panchina, mentre sono 14 con 13 rimbalzi quelli messi a referto da Bam Adebayo
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DeMar DeRozan invece prosegue con la sua striscia da record con 20+ punti tirando con più del 50% dal campo: sono 30 contro Miami, con 12/14 al tiro e 7 assist. Di gran lunga il migliore a livello offensivo in un match in cui Marco Belinelli gioca soltanto 5 minuti, senza trovare mai il fondo della retina con le due conclusioni dal campo tentate
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PHILADELPHIA 76ERS-BROOKLYN NETS 117-106 | Attacco e soprattutto difesa: questa la chiave del successo dei Sixers, che concedono soltanto 16 punti con il 26% al tiro ai Nets nel quarto e decisivo periodo. Troppo piccolo il quintetto degli ospiti con le tre guardie per provare a opporsi alla fisicità di Philadelphia, che aggiorno a 19-2 il record casalingo nonostante l’assenza dell’infortunato Joel Embiid
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Tobias Harris è decisivo nel finale con un paio di canestri che allontanano definitivamente Brooklyn, al termine di una gara da 34 punti e 10 rimbalzi con 14/20 al tiro. Ben Simmons ne aggiunge 20 con 11 assist e 6 rimbalzi, mentre sono 15 i punti messi a referto da Josh Richardson
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Per i Nets è un ko che fa male, nonostante la difficoltà della sfida in trasferta in back-to-back: 26 i punti di Spencer Dinwiddie, al fianco di un Irving impreciso che si ferma a 14 totali con 21 tentativi dal campo. Sei giocatori in doppia cifra non bastano a evitare la nona sconfitta nelle ultime 11 e il prossimo match contro Milwaukee non promette nulla di buono a livello di risultato

HOUSTON ROCKETS-PORTLAND TRAIL BLAZERS 107-117 | 49 punti in due, equamente distribuiti tra Damian Lillard e CJ McCollum, permettono ai Blazers di battere a domicilio Houston e prendersi uno dei successi più pesanti della loro stagione. Una partita particolare soprattutto per Carmelo Anthony, scaricato un anno fa dai Rockets dopo meno di tre settimane dall’inizio della passata regular season: per l’ex Knicks sono 18 punti e 12 rimbalzi con 7/10 al tiro. Una prestazione che avrebbe fatto molto comodo anche ai texani, costretti a incassare la terza sconfitta nelle ultime quattro gare
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Partita incolore e senza la solita brillantezza offensiva per James Harden, che chiude con il suo minimo stagionale da 13 punti a referto con sole 12 conclusioni dal campo. A farne in parte le veci ci pensa Russell Westbrook, rientrato dopo la gara di riposo e pieno di energie in una sfida chiusa in tripla doppia con 31 punti, il 50% al tiro dal campo, 11 rimbalzi e 12 assist. Unica spinta in un roster che tira con meno del 40% dal campo, mostrando alcuni limiti preoccupanti non appena il Barba è costretto ad abbassare il suo rendimento
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SACRAMENTO KINGS-DALLAS MAVERICKS 123-127 | Secondo successo nel giro di 24 ore in California per Dallas, che batte a domicilio anche i Kings nonostante l'ottimo contributo del quintetto dei padroni di casa: 27 punti e 12 assist per De'Aaron Fox, a cui si aggiungono i 25 punti a testa per Harrison Barnes e Buddy Hield. Uno sforzo extra che porta i Kings a un solo possesso di distanza dagli ospiti nel finale, ma non cambia la sostanza del match
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Protagonista in casa Mavs è come al solito Luka Doncic, mattatore indiscusso nell'ennesima gara in cui ha dovuto rinunciare all'infortunato Kristaps Porzingis: per il n°77 sloveno sono 25 punti, 15 rimbalzi e ben 17 assist (nuovo massimo in carriera); ennesima prestazione da MVP chiusa in tripla doppia che riporta Dallas a contatto con Houston e con le prime della classe a Ovest
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DENVER NUGGETS-CHARLOTTE HORNETS 100-86 | La buona notizia sono i tanti giovani e le riserve che all'occorrenza funzionano in casa Nugget, quella brutta è l'infortunio alla caviglia di Jamal Murray che prima dell'intervallo lungo ha dovuto abbandonare il match. Alla sirena finale sono 19 punti per Michael Porter Jr. e 12 quelli di PJ Dozier - all'esordio in NBA. Bastano loro in una serata in cui Nikola Jokic non va oltre i 12 punti e 8 assist a referto per conquistare il quarto successo nelle ultime cinque gare
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A Charlotte invece non basta chiudere con tutto il quintetto in doppia cifra, guidato dai 20 punti e 9 assist di Terry Rozier: per gli Hornets è il sesto ko in fila, ennesima battuta d’arresto di un ultimo mese davvero complicato per la squadra del North Carolina – ben lontana dall’obiettivo playoff prefissato a inizio regular season

MINNESOTA TIMBERWOLVES-INDIANA PACERS 99-104 | Domantas Sabonis – sempre più nel giro dei lunghi selezionati per l’All-Star Game di Chicago – gioca un’altra super partita e regala ai Pacers il successo contro Minnesota. Per il figlio d’arte lituano sono 29 punti e 13 rimbalzi con 13/17 al tiro e 6 assist: una prestazione a tutto tondo, come ben racconta il +21 di plus/minus messo a referto in un testa a testa serrato. Oltre al suo contributo, Indiana si gode un Malcolm Brogdon da 21 punti, 6 assist e sei rimbalzi – protagonista nel quarto successo nelle ultime cinque sfide giocate dai Pacers
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Continua invece la stagione incolore dei Timberwolves, con Jarrett Culver miglior realizzatore con i suoi 17 punti, a cui si aggiungono i 15 e 11 rimbalzi di Gorgui Dieng. Davvero troppo poco per sopperire alla lunga assenza di Karl-Anthony Towns, alla 15^ partita consecutiva fuori per un problema al ginocchio

CHICAGO BULLS-WASHINGTON WIZARDS 115-106 | Zach LaVine aggiunge un altro mattoncino alla sua candidatura per un posto all’All-Star Game, mettendo a referto 30 punti nel successo casalingo dei Bulls sugli Wizards (la seconda vittoria nelle ultime nove partite giocate). Sono ben sette i giocatori in doppia cifra per Chicago – quattro in uscita dalla panchina – città che ospiterà la partita delle stelle tra un mese esatto: il sogno del n°8 dei Bulls è quello di scendere sul parquet allo United Center anche in quella speciale occasione
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