
NBA, risultati della notte: Antetokounmpo batte Boston, che duello Ingram-Mitchell
Giannis Antetokounmpo firma 32 punti e 17 rimbalzi nel successo di Milwaukee su Boston, a cui non bastano i 40 di Kemba Walker. Brandon Ingram fissa il suo nuovo massimo in carriera a quota 49, fermando la striscia di successi dei Jazz e vincendo il duello contro un Donovan Mitchell da 46 (massimo in carriera pareggiato). Vittorie facili per Phoenix e Clippers, i Nuggets rimontano Golden State. Tutti i risultati e gli highlights della notte

MILWAUKEE BUCKS-BOSTON CELTICS 127-123 | Non si ferma la marcia dei Milwaukee Bucks, che conquistano la quinta vittoria consecutiva reggendo al tentativo di rimonta dei Boston Celtics privi di Jaylen Brown. I Bucks infatti sono andati avanti anche di 27 lunghezze, ma nella frazione finale gli ospiti sono tornati anche a -4 sbagliando la tripla del possibile -1, con Khris Middleton che ha poi chiuso i conti dalla lunetta
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Protagonista assoluto ancora una volta è stato Giannis Antetokounmpo, autore di 32 punti, 17 rimbalzi e 7 assist per la sua 35^ doppia doppia stagionale, seguito dai 23 di Middleton e accompagnato dai 19 di Donte DiVincenzo (massimo in carriera), i 16 di Brook Lopez e i 13 di George Hill. I 76 punti realizzati nel primo tempo rappresentano il nuovo massimo stagionale per la squadra con il miglior record della NBA
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Ai Celtics non è servita la seconda gara stagionale a quota 40 di Kemba Walker, che ha provato a sopperire all’assenza di Jaylen Brown dopo la distorsione al pollice subita a Detroit. Il suo sostituto Marcus Smart ha chiuso con 24 punti, seguito dai 17 di Jayson Tatum e dai 12+10 di Daniel Theis in una serata in cui Gordon Hayward ha chiuso con solo 7 punti e 1/10 dal campo

NEW ORLEANS PELICANS-UTAH JAZZ 138-132 OT | Si interrompe a dieci la striscia di vittorie degli Utah Jazz, sconfitti solamente al supplementare sul campo dei Pelicans. Il modo in cui è stato disputato quell’overtime è stato però rocambolesco: prima Brandon Ingram ha firmato un canestro quasi allo scadere per andare in vantaggio, lasciando solo 2 decimi sul cronometro. Sulla rimessa, però, gli arbitri hanno ravvisato un fallo del tutto veniale di Jaxson Hayes su Rudy Gobert, dando al francese due liberi per vincere la gara. Il centro dei Jazz ne ha realizzato però solamente uno, e nell’overtime i Pelicans si sono ripresi la vittoria grazie anche alla bellezza di 14 tiri liberi conquistati
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Il protagonista non può che essere Brandon Ingram, assolutamente magnifico nella serata del suo nuovo massimo in carriera: 49 punti, 8 rimbalzi e 6 assist con 15/25 al tiro, 3/8 dalla lunga distanza e 16/20 ai liberi in 41 minuti, mettendo la ciliegina sulla sua stagione da All-Star. Insieme a lui anche i 21 dell’ex Derrick Favors e i contributi dalla panchina di E’Twaun Moore (16), Nickeil Alexander-Walker (12) e Frank Jackson (10)
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Ingram ha vinto il duello incrociato con Donovan Mitchell, che a sua volta ha firmato il suo massimo in carriera (pareggiato) a quota 46 punti, pur sbagliando un tiro a meno di 10 secondi dal termine dei regolamentari e un paio di conclusioni nel supplementare che avrebbero dato la vittoria ai suoi. Insieme a lui ci sono i 26 di Bojan Bogdanovic e i 17+14 di Rudy Gobert, al termine di una gara combattutissima con 23 parità, 23 avvicendamenti alla guida nel punteggio e nessuna delle due squadre capace di costuire un vantaggio in doppia cifra
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Sette punti in 25 minuti per Nicolò Melli, partito in quintetto per far fronte alle assenze di Jrue Holiday, JJ Redick, Kenrich Williams e Jahlil Okafor, oltre ovviamente a Zion Williamson che sta però scaldando i motori in vista del debutto del 22 gennaio contro San Antonio. Per Melli 50% al tiro (3/6) e una tripla a segno con 4 rimbalzi e due falli, pur chiudendo con il peggior plus-minus di squadra (-18)
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L.A. CLIPPERS-ORLANDO MAGIC 122-95 | A differenza dei Lakers i Clippers non si fanno sorprendere, battendo i Magic con ampio vantaggio. Sempre senza poter contare su Paul George, la squadra di coach Rivers prende il controllo della gara nel primo quarto e supera le 20 lunghezze di vantaggio già nel secondo, dominando a piacimento il resto del match
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A guidare i losangeleni è ancora una volta Kawhi Leonard, a cui bastano meno di 30 minuti per mettere assieme 32 punti con 5 rimbalzi e 5 assist, segnando 12 dei 20 tiri tentati tra cui 4/7 dalla lunga distanza. Insieme a lui altri sei giocatori in doppia cifra, con Montrezl Harrell sempre produttivo in uscita dalla panchina con 21 punti e JaMychal Green in doppia doppia con 11+13
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I Magic non sono riusciti a espugnare di nuovo lo Staples Center, nonostante i cinque giocatori in doppia cifra guidati dai 22+9 di Nikola Vucevic e i 20 con 8/11 al tiro di Aaron Gordon. In generale la squadra di coach Clifford ha segnato 20 punti in area meno degli avversari (52-32) e perso la lotta a rimbalzo 59 a 42: difficile pensare di vincere andando così sotto fisicamente in trasferta sul campo dei Clippers

NEW YORK KNICKS-PHOENIX SUNS 98-121 | Serata di tutto relax per i Suns, che passano facilmente al Madison Square Garden dominando gli ultimi tre quarti della sfida ai Knicks con percentuali superiori al 50% e cinque giocatori in doppia cifra. La squadra di coach Monty Williams si gode un Deandre Ayton in grande spolvero, capace di chiudere con 26 punti e 21 rimbalzi (massimo in carriera) come non capitava dai tempi di Amare’ Stoudemire
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Ayton non è però stato il miglior marcatore dei suoi, superato dai 29 di Devin Booker e dai 25 con 13 assist del neo papà Ricky Rubio, conquistando la terza vittoria nelle ultime quattro gare disputate per salire a un record di 17-24 — che non sembrerà molto, ma è la miglior prima metà di stagione da cinque anni a questa parte per la franchigia dell’Arizona

Settima sconfitta nelle ultime otto gare per i Knicks, a cui si aggiunge anche la cattiva notizia dell’infortunio alla caviglia di RJ Barrett, uscito dall’arena in stampelle. I 26 punti di Julius Randle e i 17 del rientrante Marcus Morris non sono bastati per impedire un’altra serata terribile all’MSG, crollando già nel secondo quarto riuscendo al massimo a rientrare a -4 all’inizio della ripresa

GOLDEN STATE WARRIORS-DENVER NUGGETS 131-134 OT | I Nuggets soffrono senza Jamal Murray, chiudono il primo quarto sotto di 15 lunghezze, finiscono anche a -19 e devono rincorrere per tutta la partita, ma forzano il supplementare e alla fine vincono sul campo dei Golden State Warriors. Merito del massimo stagionale di Will Barton, capace di segnare 31 punti con 7 triple a segno. Insieme a lui anche i 27 di Malik Beasley, i 23 con 12 rimbalzi e 8 assist di Nikola Jokic e i 18+10 di Michael Porter Jr., oltre che i 15+15 di Mason Plumlee
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Si tratta della decima sconfitta consecutiva per gli Warriors, che non ne perdevano così tante in fila dal lontano marzo del 2002. I sette giocatori in doppia cifra guidati dai 25 dalla panchina di Alex Burks e i 21 di Damion Lee non sono bastati a coach Steve Kerr per evitare l’ennesima sconfitta, con D’Angelo Russell da 19+9 assist e 6/12 da tre punti, fallendo però tutti i 6 tentativi da due della sua gara