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NBA, Barack Obama sorprende Zion Williamson: "Ne hai messi 32 l'altra sera, eh?"

NBA

L'ex presidente USA è intervenuto a sorpresa a un evento NBA Cares organizzato durante il weekend delle stelle nella sua città, Chicago. E ha scherzato a lungo con la matricola dei Pelicans ma anche con Trae Young, Luka Doncic e tutti gli altri protagonisti del Rising Stars

Una sorpresa – e di quelle da ricordare per sempre. Prima di scendere in campo sul parquet dello United Center nella gara del Rising Stars, i giocatori al primo e secondo anno che stavano partecipando a un evento sociale organizzato dalla lega per NBA Cares hanno visto l’ingresso a sorpresa dell’ex presidente USA Barack Obama. Orgoglioso cittadino di Chicago – e altrettanto orgoglioso amante della pallacanestro – Obama non ha perso l’occasione di conoscere da vicino alcuni tra i giocatori destinati a scrivere la storia della NBA nel prossimo futuro, a partire da Zion Williamson (come si vede dal video realizzato dal giornalista di ESPN Marc Spears): “Non dico che sia stato il momento più incredibile della mia vita – perché quello forse rimane la sera del Draft – ma sicuramente è tra i primi due”, la reazione della matricola di New Orleans, che non ha nascosto la sua emozione: “Mi ha detto che gioco alla grande, ed era tutto quello che avevo bisogno di sentire [Obama ha approcciato il rookie dei Pelicans ricordandogli il suo career-high appena realizzato: “32 ieri sera, eh?”, ndr]: da lì in poi sinceramente non ricordo più nulla”. Come al solito il 44° presidente USA ha impressionato tutti i presenti per la sua simpatia e disponibilità alla chiacchiera – ma questo non ha evitato a qualche giocatore di restare assolutamente incantato davanti a Obama: “Avrei voluto chiedergli una foto assieme, ma ero troppo nervoso per farlo”, ha ammesso Miles Bridges, che poi si sarebbe aggiudicato il titolo di MVP della gara tra Team USA e Resto del Mondo. “È stato pazzesco ritrovarsi al suo fianco”, ha commentato Trae Young, con cui Obama si è intrattenuto a parlare per quasi un quarto d’ora. “Sapeva tutto della mia stagione NBA e del mio gioco, per cui sono stato io a fargli un sacco di domande. La cosa più incredibile è vedere quanto si comporti come una persona normale, perché sei abituato a vederlo in tv e non realizzi che possa essere così. Invece mi parlava proprio come una persona normale, ma per me incontrare un’icona del suo calibro è qualcosa di davvero speciale”. Bel siparietto anche quello tra Obama e l’ultimo rookie dell’anno NBA, la meraviglia slovena Luka Doncic: “Stai giocando in maniera fantastica”, il commento dell’ex presidente, prima di aggiungere scherzando: “Non ascoltare Jason Kidd se vuole darti consigli sul tiro”, ricordando le difficoltà nel fondamentale all’inizio della carriera dell’attuale vice allenatore dei Lakers. Presenti all’evento anche i due allenatori chiamati ad allenare durante il weekend delle stelle, Nick Nurse (“A Toronto sta facendo un grandissimo lavoro”, il parere di Obama) e Frank Vogel, coach dei Lakers, che ha così commentato l’incontro speciale: “Non posso paragonarlo a nient’altro: un presidente, giovane, davvero amato da tutta America e in particolare dalla grande famiglia NBA. Si vede che ama tantissimo il nostro sport e lo capisce: incontrarlo è stato un grande onore”.