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NBA, Nicolò Melli al Rising Stars: il ricordo di Kobe, l'incontro con Obama e le Bahamas

NBA
©Getty

Impegnato nel Rising Star dell’All-Star Weekend di Chicago, Nicolò Melli ha ricordato quanto fosse importante Kobe Bryant per la sua città natale, Reggio Emilia: “Suo padre ha giocato da noi per due anni, conosco uno dei suoi migliori amici”. L’azzurro ha anche raccontato come ha dovuto rimandare le vacanze alle Bahamas per essere a Chicago, dove ha stretto la mano a Barack Obama

Per Nicolò Melli quello di Chicago è stato un weekend molto particolare, ma di sicuro uno dei punti più alti del suo primo anno in NBA. Nei 16 minuti passati in campo allo United Center è andato a segno solo con una tripla, ma non è quello il punto del Rising Stars: l’importante è esserci e venire riconosciuto come uno dei migliori giocatori internazionali del primo o del secondo anno in NBA. “È sicuramente un grande onore, inaspettato, ed è bellissimo essere qui per questo evento” ha detto nella conferenza stampa prima del Rising Stars, di cui è diventato il quinto giocatore più anziano a prenderne parte dopo Arvydas Sabonis, Sarunas Jasikevicius, Zeljko Rebraca e Jorge Garbajosa. A tutti i giocatori impegnati è poi arrivata una domanda su Kobe Bryant, il cui ricordo è fortissimo nel weekend delle stelle come testimonia anche la coccarda sulle maglie dei giocatori in campo: “Per noi voleva dire tantissimo” ha detto Melli. “Suo padre ha giocato per due anni nella mia città natale, perciò per me personalmente è stato ancora più pesante. Conosco uno dei suoi migliori amici a Reggio Emilia”.

Come Melli ha scoperto della convocazione: “Ma alle Bahamas ci vado comunque”

La convocazione per Melli è arrivata in maniera inaspettata, venendo chiamato come sostituto dell’infortunato Deandre Ayton per Team World. E all’inizio l’azzurro non ci voleva neanche credere: “David Griffin [il capo della dirigenza dei Pelicans, ndr] e io abbiamo un rapporto particolare, ci prendiamo tantissimo in giro, continuamente. Tutti sapevano da giorni che non vedevo l’ora di andare alle Bahamas – forse lo avevo detto fin troppo a tutti quanti… – perciò, quando alla fine dello shootaround mi ha detto ‘Ehi Nik, devi andare all’All-Star Game’, pensavo fosse uno dei suoi soliti scherzi. Poi però ho capito che era vero, perciò mi sono organizzato per prendere un aereo dopo la partita contro Oklahoma City. Alle Bahamas ci vado comunque, dopo l’impegno qui”.

L’incontro e la stretta di mano con Barack Obama

Per uno strano scherzo del destino, andando a Chicago ha finito per incontrare uno dei personaggi più importanti e conosciuti della città dell'Illinois. Nel corso di un evento di beneficienza, infatti, Melli ha potuto stringere la mano e conoscere il 44° Presidente degli Stati Uniti Barack Obama. L’incontro, testimoniato dal giornalista Marc J. Spears di The Undefeated, è durato pochi secondi, ma c’è da scommettere che anche solo per un momento del genere sia valsa la pena rimandare le vacanze di qualche giorno.